Inventa una fiaba: Il principe saggio - StudentVille

Inventa una fiaba: Il principe saggio

Inventa una fiaba: Il principe saggio

Il principe saggio, fiaba di Gabriele T.

La forza dell’ingegno è più potente della forza fisica: è ciò che ci insegna questa fiaba di Gabriele T., allievo del Liceo Scientifico A. Guarasci di Soverato. Continua a leggere se vuoi scoprire come sconfiggere un drago con la sola forza della mente!

Inventa una fiaba: Il principe saggio di Gabriele T.

C’era una volta, in un regno lontano e sconosciuto, un re che aveva tre figli. Due di loro erano, fin da piccoli, coraggiosi e forti e quando diventarono adulti divennero dei grandi guerrieri, ognuno a capo di un esercito. Il terzo principe, invece, era sempre stato il più gracile e debole di tutti e, anche quando diventò adulto, preferiva stare lontano da ogni tipo di pericolo o di avventura. Inoltre i fratelli erano molto popolari, avevano molti amici e venivano stimati da tutto il regno, lui invece come amici aveva solo gli innumerevoli libri dell’enorme biblioteca del castello. Con il passare degli anni, i due guerrieri conquistavano con i loro eserciti numerosi territori ed espandevano il loro regno, mentre il terzo fratello diventava sempre più intelligente e saggio, rimanendo intere giornate a studiare.

Vi erano anni di prosperità per tutto il regno, ma tutto questo un giorno finì. Il re si ammalò e si venne a sapere che non ci sarebbe stato nulla da fare; gli erano rimaste poche settimane di vita. Il regno era caduto nella disperazione, tutti i cittadini sapevano che avrebbero perso il sovrano con cui avevano vissuto felici per decenni, e non erano sicuri se mai uno dei principi sarebbe stato all’altezza di regnare. Arrivò il giorno in cui il re scelse il suo successore e dal suo letto, sofferente, scelse il più inaspettato: il terzo figlio.  Questo scatenò subito l’ira degli altri due, loro erano guerrieri, avevano conquistato molte terre, erano i preferiti del popolo e pensavano di essere più adatti a prendersi cura del regno e sostituire il padre, ma lui era irremovibile, ormai aveva preso la sua decisione. Passarono alcuni giorni, il re stava sempre peggio, i segni della malattia si vedevano e in paese erano sempre più tristi. Ma, quando sembrava ormai tutto perduto, il prescelto comunicò a corte che negli ultimi giorni si era dedicato alla ricerca di una cura per la malattia del padre; aveva cercato in tutti i libri di medicina che c’erano, arrivò a leggere anche gli antichi libri lasciati dai loro antenati, che nessuno aveva mai preso in considerazione, e proprio in uno di questi trovò scritto che esisteva una sola cura per quella malattia: era una pozione magica lasciata proprio dagli antichi nella grotta di un’alta montagna, ma per proteggerla, dato che era unica in tutto il mondo, avevano messo a fare la guardia un drago; solo chi fosse riuscito ad ucciderlo avrebbe potuto trovare la pozione.

Nel regno si creò subito il caos, molti avrebbero voluto tentare l’impresa ma nessuno aveva mai visto un drago e nessuno sapeva come ucciderlo. Per i due fratelli invece questa era l’occasione da cogliere al volo, se uno di loro due avesse preso la pozione sarebbe diventato il re senza discussioni, e il giorno dopo partirono ognuno per conto proprio. Viaggiarono per diversi giorni e finalmente arrivarono in cima alla montagna dove c’era la grotta: era enorme e buia, faceva paura, ma uno dei due si fece coraggio ed entrò per primo; appena mise un piede all’interno si sentì un rumore fortissimo, che risuonò in tutta la grotta; all’improvviso spuntarono dal buio due occhi rossi che fissavano proprio il principe, lui si spaventò e uscì ma il drago lo seguì. Era enorme, terrificante, aveva denti affilatissimi e una bocca da cui faceva uscire delle fiamme. Mise così tanta paura al giovane che scappò via, disinteressandosi della pozione. Il secondo fratello, però, non si lasciò intimorire e tirò fuori la sua spada, era determinato a diventare re. Si avvicinò, correndo, al drago, colpendolo con forza, ma la sua pelle era troppo dura e la spada si spezzò. Allora il mostro colpì il ragazzo con la possente coda e lo spazzò via; dopo essersi rialzato anche lui scappò.

Nessuno dei due era riuscito a recuperare la pozione, quindi il povero re sembrava ormai senza speranza, ma all’improvviso davanti alla grotta si presentò inaspettatamente il terzo fratello che non cercò di uccidere il drago con la forza, che a lui mancava, ma grazie al suo studio aveva scoperto che esisteva una pianta così velenosa da poter uccidere i draghi. Il principe avanzò con sicurezza, per fargli credere di essere più forte e quando la bestia aprì la bocca per sputare fuoco gli gettò tra le fauci la pianta. Il drago cominciò a perdere la vista, ogni soffio infuocato finiva sempre più distante dal giovane. Pian piano anche le forze gli vennero a mancare fino a quando cadde a terra privo di vita. Il ragazzo ce l’aveva fatta: prese la pozione dalla grotta e la portò al padre, che guarì miracolosamente. Si fece una grande festa in tutto il regno e dopo molti anni fu proprio lui a diventare il re, mentre i due fratelli ritornarono a combattere come avevano sempre fatto.

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