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Bilancio: stato patrimoniale

Cos'è lo stato patrimoniale e come si presenta.
Cos'è lo stato patrimoniale e come si presenta.

Lo Stato Patrimoniale è un prospetto contabile obbligatorio che indica, in colonne contrapposte, gli elementi attivi e passivi, precisando il loro valore. Quindi troveremo da una parte le passività (cioè da dove viene il denaro), e dall’altra parte le attività (cioè come il denaro è stato investito). Questo documento rappresenta la consistenza patrimoniale al termine dell’esercizio quindi quello che si trova in azienda (il capitale) come beni, crediti e debiti. La differenza tra l’attivo e il passivo ci darà il patrimonio netto d’impresa. Lo stato patrimoniale rappresenta il punto di partenza per l’anno prossimo.

Lo schema dello stato patrimoniale si presenta nella forma:

– MACROCLASSI (A,B,C,)
– CLASSI (I, II, III)
– VOCI (1,2,3)
– SOTTOVOCI (a,b,c,)

Per essere più precisi 4 macroclassi per l’attivo e 5 per il passivo.

Nell’attivo le macroclassi più importanti sono le immobilizzazioni e l’attivo circolante. La distinzione tra elementi delle immobilizzazioni ed elementi dell’attivo circolante è basata sul criterio della destinazione. L’art 2424 bis comma 1 prevede che: “gli elementi patrimoniali destinati ad essere destinati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni”.

Lo stato patrimoniale deve esser redatto in conformità al seguente schema dettato dall’ art 2424 del codice civile:

ATTIVO PASSIVO

A)Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata.

B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria:

I. Immobilizzazioni immateriali:

1) costi di impianto e di ampliamento;
2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;
3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di utilizzazione delle opere dell’ingegno;
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
5) avviamento;
6) immobilizzazioni in corso e acconti.

Totale.

II. Immobilizzazioni materiali:

1) terreni e fabbricati;
2) impianti e macchinario;
3) attrezzature industriali e commerciali;
4) altri beni;
5) immobilizzazioni in corso e acconti.

Totale.

III. Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importo esigibili entro l’esercizio successivo:

1) partecipazioni in:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) imprese controllanti;
d) altre imprese;

2) crediti:
a) verso imprese controllate;
b) verso imprese collegate;
c) verso controllanti;
d) verso altri;

3) altri titoli;

4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo.

Totale.

Totale immobilizzazioni (B)

C) Attivo circolante:

I. Rimanenze:

1) materie prime, sussidiarie e di consumo;
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
3) lavori in corso su ordinazione;
4) prodotti finiti e merci;
5) acconti;

Totale

II. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

1) verso clienti;
2) verso imprese controllate;
3) verso imprese collegate;
4) verso controllanti;
4-bis) crediti tributari;
4-ter) imposte anticipate;
5) verso altri.

Totale.

III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:

1) partecipazioni in imprese controllate;
2) partecipazioni in imprese collegate;
3) partecipazioni in imprese controllanti;
4) altre partecipazioni;
5) azioni proprie, con indicazioni anche del valore nominale complessivo;
6) altri titoli.

Totale.

IV. Disponibilità liquide:

1) depositi bancari e postali;
2) assegni;
3) danaro e valori in cassa;

Totale.

Totale attivo circolante (C).
D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti

A) Patrimonio netto:

I. Capitale.

II. Riserva da sopraprezzo delle azioni.

III. Riserve di rivalutazione.

IV. Riserva legale.

V. Riserve statutarie.

VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio.

VII. Altre riserve, distintamente indicate.

VIII. Utili (perdite) portati a nuovo.

IX. Utile (perdita) dell’esercizio.
Totale.

B) fondi per rischi e oneri:

1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
2) per imposte, anche differite;
3) altri.

Totale.

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato.

D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

1) obbligazioni;
2) obbligazioni convertibili;
3) debiti verso soci per finanziamenti;
4) debiti verso banche;
5) debiti verso altri finanziatori;
6) acconti;
7) debiti verso fornitori;
8) debiti rappresentati da titoli di credito;
9) debiti verso imprese controllate;
10) debiti verso imprese collegate;
11) debiti verso controllanti,
12) debiti tributari;
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
14) altri debiti.

  Totale.

E) Ratei e risconti, con separata indicazione dell’aggio su prestiti.

 

  • Economia Aziendale

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