Entita’ del tiraggio nei camini - Studentville

Entita’ del tiraggio nei camini

Affinché avvenga la combustione dobbiamo apportare al combustibile aria comburente , prelevandola generalmente dall’apertura di aerazione del locale caldaia.

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Entita’ del tiraggio nei camini Affinché avvenga la combustione dobbiamo apportare al combustibile aria comburente , prelevandola generalmente dall’apertura di aerazione del locale caldaia. L’aria entrando nel focolare va ad alimentare la combustione, quindi prosegue sino a sboccare nell’atmosfera sotto il nome di “fumo”. Durante questo “tragitto” la portata in volume d’aria, essendo aumentata di temperatura, è pure aumentata di volume: basti pensare che ad una temperatura di 250° C il volume occupato dai fumi è quasi il doppio rispetto a quello occupato a 0° C. Inoltre i gas più caldi hanno una densità inferiore rispetto a quelli con temperatura più bassa (aria), e quindi subiscono una spinta verso l’alto richiamando nel focolare altra aria necessaria alla combustione. A questo punto si viene a creare una differenza di pressione tra l’ingresso dell’aria nel focolare e lo sbocco dei fumi alla sommità del camino detta: differenza di pressione il cui valore determina l’entità del tiraggio, definibile come “l’energia per mezzo della quale circola la corrente gassosa dal momento in cui entra nel locale caldaia sino a quando, dopo avere superato tutte le resistenze, sbocca nell’atmosfera.” Il tiraggio di un camino, negli impianti ad aria aspirata, è proporzionale all’altezza utile del camino ed alla differenza tra la densità media dei fumi e quella dell’aria esterna più fredda. Per cui all’aumentare della temperatura dei fumi aumenta, di conseguenza, il tiraggio. Comunque è da sottolineare che il tiraggio dipende anche dalla: – Conformazione della struttura edile e della canna fumaria. – Materiale costituente la canna fumaria, e quindi la capacità termica della stessa. – Temperatura dei fumi in uscita di caldaia. – Rugosità interna dei condotti fumari. – Installazione a regola d’arte dei componenti. – Condizioni atmosferiche del momento. – Altitudine sul livello del mare. – Adeguata apertura di ventilazione del locale di installazione della caldaia. – Perfetta regolazione della combustione in caldaia. – Tipo di funzionamento del bruciatore. – Grado di pulizia e di manutenzione dei componenti. C’è da sottolineare che nel caso di combustione a gas è sufficiente un tiraggio tutto sommato abbastanza limitato, anzi, una depressione eccessiva potrebbe essere controproducente in quanto la velocità elevata dei fumi provocherebbe un abbassamento del rendimento utile di caldaia se, non anche la tendenza allo spegnimento della fiamma. (segue nel file da scaricare)

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