I libri? C’è ancora qualcuno che li legge? - Studentville

I libri? C’è ancora qualcuno che li legge?

I libri? C’è ancora qualcuno che li legge? Eppure sono una ricchezza inesauribile, un modo per conoscere se stessi e gli altri un continuo stimolo a “pensare”, esercizio che talvolta sembra un po’ in disuso. È sotto accusa la TV che distoglie dalla lettura, sono sotto accusa i giovani, poco disponibili perché “traviati” da molte altre attrattive più facili. Esprimi le tue idee in merito.

Siamo ormai nel ventunesimo secolo, un’era di continuo sviluppo soprattutto tecnologico che sta invadendo e modernizzando tutti i paesi industrializzati del nostro pianeta. Si pensi che non si fa in tempo a comprare l’ultimo super tecnologico cellulare che pochi mesi dopo ne esce un altro con ancora più funzioni del precedente. Nascono, quindi, nuove abitudini e ne vengono abbandonate altre. Fra le “vittime” della tecnologia, una è la lettura che ormai sembra non si pratichi più come nel secolo precedente. Come mai? A chi dare la colpa? La risposta è molto semplice: al continuo e assillante progresso. Il primo ad essere sotto accusa è il nostro inseparabile computer. Quest’ultimo ha assunto ormai un’importanza determinante nella nostra società. Non averlo, infatti, significa essere considerati “arretrati” e “non moderni”. Col computer si possono svolgere numerose attività: scrivere e salvare una grande quantità di dati, giocare, navigare in internet, chattare, inviare posta, scaricare musica, vedere film… Motivo per cui molte persone passano la maggior parte della loro giornata attaccati allo schermo del pc. Sono soprattutto giovani e bambini che hanno difficoltà a staccarsi dal computer. I primi giocano con molti videogiochi e sono “assorbiti” in interminabili guerre spaziali, gare di formula uno, combattimenti… I secondi, invece, preferiscono navigare in internet, chattare nei social network, visitare i siti dei loro idoli preferiti… E tutto il tempo passato davanti al computer toglie spazio alle ore che prima si trascorrevano leggendo. Causa della scomparsa dei libri, però, è anche la televisione presente in tutte le nostre case. Ora la tv propone ancora più programmi che in precedenza: col passaggio al digitale, infatti, sono aumentati i canali a disposizione dell’utente, che ha ormai un’ampia scelta. Sono stati creati addirittura programmi per bambini e ragazzi. La televisione è sotto accusa anche poiché crea passività e conformismo. Infatti la velocità audiovisiva indebolisce l’attività mentale dello spettatore, limitando ogni suo pensiero. L’uomo è diventato schiavo della tv ed è spinto ad imitare passivamente quanto visto nel piccolo schermo. Addirittura il suo pensiero può essere condizionato dalla tv. Con la lettura, invece, l’uomo è in grado di ragionare con la propria testa e di avere le sue opinioni in merito a ciò che accade intorno a sé. Di certo questi “aggeggi elettronici”, queste “diavolerie” non sono l’unica causa che hanno oscurato la fama dei libri. Fonte della loro scomparsa sono anche e soprattutto i giovani. Essi, infatti, attratti dalla sempre più evoluta tecnologia, preferiscono trascorrere il loro tempo in attività meno impegnative, quali sono appunto quelle offerte dagli oggetti elettronici. Ai giovani non sfiora neanche l’idea di leggere. Molto spesso odiano e detestano la lettura. Questo soprattutto perché ci può essere un’influenza negativa da parte della scuola. Come spesso capita, infatti, alcuni professori assegnano come compito per casa la lettura di un libro. Non è però lo studente che sceglie il libro, ma il suo insegnante. La lettura obbligata di libri che non piacciono o di libri che vengono considerati “noiosi” o “inutili” fa nascere in un giovane la voglia di lasciarli sugli scaffali delle librerie di casa o delle biblioteche. La scuola, quindi, risulta incapace di stimolare nei giovani il desiderio di arricchirsi culturalmente anche con la lettura di un libro.
Insomma, al giorno d’oggi i libri stanno scomparendo, quasi nessuno li legge. Questo può essere dovuto anche al fatto che oggi molti libri sono stati caricati in rete e, sempre su internet, si possono trovare semplici riassunti che fanno evitare la lettura di un libro “mattone”.
Secondo me, fra alcuni anni i libri scompariranno definitivamente e si arriverà a chiedersi: “I libri? C’è ancora qualcuno che li legge?”

Stefania Annunziata

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