I momenti dell'attività economica - Studentville

I momenti dell'attività economica

I fondamentali momenti dell'attività economica.

I momenti fondamentali dell’attività economica sono:

  • Il ciclo produzione-consumo
  • Lo scambio
  • Il consumo
  • Il risparmio e l’investimento

Ciclo produzione-consumo

La produzione e il consumo sono tra loro complementari; i beni che di solito vengono consumati sono beni che in precedenza sono stati prodotti e ha senso produrre solo se ciò, che a seguito della produzione, sarà consumato.

La produzione è l’insieme di operazioni che trasformano e modificano i beni, per renderli utili o più utili e quindi idonei a soddisfare i bisogni impiegando energie umane e materiali.

Il consumo

Il consumo è la fase dell’attività economica con la quale l’uomo utilizza i beni e i servizi per soddisfare i propri bisogni.

Si distingue in:

Consumo diretto:

si tratta dei beni che possono essere utilizzati nello stato in cui si trovano e sono in grado di soddisfare direttamente un bisogno.

Esempio 1: una bottiglia d’acqua soddisfa il mio bisogno di bere e viene distrutta per intero appena la si utilizza; avremo un bene di consumo immediato.

Esempio 2: un maglione soddisfa il mio bisogno direttamente, ma non viene distrutto dal momento in cui soddisferà più volte il mio bisogno di proteggermi dal freddo; avremo dunque un bene di consumo durevole.

Consumo indiretto:

beni che vengono utilizzati per produrre altri beni di maggior utilità.

Esempio: l’utilizzo del ferro per costruire un cancello.
 

Lo scambio

è la libera cessione di un bene o di un servizio da parte di un soggetto economico ad un altro in cambio di un bene o un servizio differente.

Le prime forme di scambio sono state:

• il baratto, che consiste nel cedere beni in cambio di altri beni. Perché si verifichi il baratto è necessario che, ad esempio, Tizio abbia disponibilità di polli ma necessità di grano, e incontri Caio che ha disponibilità di grano e bisogno di polli. I due soggetti devono arrivare ad un accordo e i beni devono esser divisibili, cioè non è possibile scambiare un sacco di grano con un pezzo di vitello! Il baratto ha creato dei vincoli allo scambio e quindi è stato sostituito con lo scambio monetario.

• Lo scambio monetario è la cessione di beni e servizi col pagamento in moneta, nasce così la compravendita.

La quantità di moneta impiegata per ottenere un bene o servizio è chiamata prezzo.
Colui che cede il bene (venditore) ottiene un ricavo di vendita; colui che ottiene il bene sopporta una costo di acquisto. La differenza tra il ricavo di vendita e il costo d’acquisto dei beni, servizi da terzi e impiegati nella sua produzione si chiama valore aggiunto.

Il valore aggiunto è destinato a remunerare gli altri fattori produttivi impiegati, che sono:

  • Lavoro
  • Capitale
  • Infrastrutture
  • Organizzazione

Infine, l’insieme degli scambi di beni e servizi costituisce il mercato, che è il punto ideale nel quale avviene l’incontro tra la domanda e l’offerta di un bene. Non deve esser inteso necessariamente come luogo fisico.
 

Risparmio e investimento

• Il risparmio: è il momento dell’attività economica che consiste nel rinunciare al consumo di determinati beni per preservarli a soddisfare bisogni futuri o per avere in futuro una maggior quantità di beni.

Per esempio un contadino decide, avendo una grossa quantità di verdure. di fare delle conserve per soddisfare dei bisogni in futuro.

Il risparmio non si ha solo “in natura”, ma soprattutto a livello monetario, e lo chiameremo risparmio monetario. L’entità del risparmio monetario dipende soprattutto dal reddito, e i motivi che inducono a risparmiare sono molteplici: per gli studi, per la casa, per necessità future ecc. In genere si deposita il proprio reddito risparmiato in banca, la quale compensa col pagamento degli interessi.

• L’investimento: i beni o i capitali monetari risparmiati vengono impiegati in nuovi processi produttivi per avere altri beni.

  • Economia Aziendale

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