L’amore come rimedio alla cattiveria umana - Studentville

L’amore come rimedio alla cattiveria umana

Maturità 2009. Tipologia B – ambito artistico-letterario: Innamoramento e amore. TITOLO: l’amore come rimedio alla cattiveria umana. DESTINAZIONE: rivista rosa.

Viviamo, ormai, in un mondo fatto soprattutto di cattiverie. Se accendiamo la televisione, infatti, ci vengono sempre date notizie di stragi, morti e uccisioni. Anche se camminiamo per il nostro paese e ascoltiamo i discorsi degli amici, ci rendiamo conto che, nello sfogo, parliamo di persone che ci hanno fatto del male. Siamo, quindi, portati a perdere la speranza e a comportarci come gli altri si comportano con noi. Per non essere preda della cattiveria, però, dovremmo pensare che esiste l’amore. Esso, infatti, è un sentimento capace di ridarci speranza e vita poiché ci fa uscire dalla routine quotidiana.

Come afferma Alberoni in Innamoramento e amore, ciò che facciamo per la persona amata appaga soprattutto noi stessi. Per attirare l’attenzione dell’altro, facciamo sempre cose nuove. E, se riusciamo a far combaciare i nostri desideri con quelli della nostra amata metà, possiamo vivere felicemente. In questo caso, l’amore diventa paradiso. Ma l’amore, purtroppo, non è sempre rose e fiori. Per esso si può anche soffrire terribilmente. Questo accade quando non si riesce a far colpo su chi ci piace o quando due persone, che sono state insieme per tanti anni, si lasciano. Questo tipo di dolore viene espresso emblematicamente da Cardarelli nella poesia intitolata Distacco. Il poeta afferma che ormai per lui la vita è diventata un inutile peso. Ha lasciato, infatti, la donna che amava e che per lui era diventata «più che una sposa». L’amore può provocare sofferenza anche perché può diventare peccaminoso. Ciò avviene, ad esempio, fra una coppia di amanti. Essi non possono amarsi liberamente, ma possono farlo di nascosto. Le conseguenze, però, possono portare addirittura alla morte. È il caso di Paolo e Francesca, i due amanti ricordati da Dante nel quinto canto dell’Inferno. Francesca è sposata con Gianciotto, fratello di Paolo. Quest’ultimo, però, viene accecato da un forte amore verso la cognata. Anche lei non riesce a resistere a questo sentimento e i due consumano la loro passione. La loro relazione, però, viene scoperta da Gianciotto che, sentitosi tradito, li uccide. L’amore, in questo caso, è anche una passione travolgente. Perciò nell’inferno i due amanti sono condannati a essere sospinti in eterno da una tremenda burrasca che non si arresta mai. L’amore può essere anche contrario di morte. Questo contrasto viene messo in evidenza da Leopardi in Amore e morte. Il poeta dice che la sorte è stata generata proprio da questi due elementi. Amore, però, produce felicità e, quindi, molti fanciulli lo perseguono, mentre Morte provoca solo dolore.

Per amore si è disposti a tutto. Il poeta Gozzano, ad esempio, in La signorina Felicita, ovvero la felicità, sostiene che sarebbe disposto a lasciare la letteratura per la sua amata. Il poeta, infatti, è compiaciuto perché ha attirato l’attenzione di Felicita che fa di tutto pur di rendersi bella ai suoi occhi. L’amore, inoltre, può trasportare chi lo prova in un’altra dimensione. Siamo molto felici, infatti, quando pensiamo alla persona amata e la nostra fantasia inizia ad immaginare quanti bei momenti potremmo passare quando abbiamo il nostro amato vicino. È questa la sensazione che emerge dal dipinto di Chagall, La passeggiata. La donna, infatti, è raffigurata mentre vola leggera e gioiosa in aria sostenuta per mano dal suo amato.

L’amore, quindi, è l’unico sentimento in grado di far superare le difficoltà. I problemi della vita sembrano essere più leggeri quando si affrontano con la persona amata affianco. Inoltre, l’amore ci fa superare i difetti degli altri. Infatti, si è disposti ad accettare tutto della persona amata. È quindi un amore incondizionato, cieco. Questa visione dell’amore è ben rappresentata da Magritte nel dipinto Gli amanti. Le due persone che si baciano, infatti, sono raffigurate col volto coperto. Non importa, quindi, come sia l’altro, se bello o brutto, ma l’importante è il sentimento che si prova verso di lui. L’amore, dunque, è l’unico sentimento che ci può permettere di diventare persone migliori non inclini alla cattiveria.

  • Prima Prova 2009

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