Traccia svolta su Internet: tema Prima Prova Maturità - StudentVille

Prima Prova Maturità: tema svolto su internet

Maturità 2009. Tipologia B – ambito tecnico-scientifico: Social Network, Internet, New Media. TITOLO: la società della “Galassia internet”. DESTINAZIONE: rivista scolastica.

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Prima Prova Maturità 2018: tema svolto su internet

Molto spesso la televisione riporta la notizia dell’arresto di un assassino incastrato perché in quel preciso istante si trovava nel luogo del delitto. Si rimane impressionati quando si ascolta che l’assassino è stato intrappolato dal suo cellulare. Gli investigatori, infatti, prima di arrestarlo, hanno controllato le micro cellule del suo cellulare, cioè i segnali che partono da questo oggetto. Oggi, infatti, la tecnologia è arrivata al punto di influenzare le nostre vite nel bene e nel male. Nel bene perché ci ha semplificato la vita, nel male perché controlla ogni nostro movimento. Come afferma giustamente De Kerckhove in un intervento al Convegno Internazionale “Professione giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” intitolato Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, «oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta». La nostra libertà individuale, quindi, è in pericolo appunto perché controllata in ogni suo più piccolo spostamento e la creatività dell’uomo rischia di essere sopraffatta dalla tecnologia. L’uomo, purtroppo, oggi non può vivere senza tecnologia, in particolare senza computer e internet. Come sostiene Castells in Galassia internet, sono vani i tentativi di chi vuole fare a meno della rete. Infatti, se non è l’uomo a utilizzarla, sarà lei stessa a cercarlo perché oggi si vive appunto in una società di rete, la Galassia Internet. L’uomo senza internet, dunque, sembra essere messo da parte da una società sempre più informatizzata. Internet ha avuto senza dubbio degli effetti positivi sulla nostra vita. Infatti basta un semplice click per evitare lunghe file alla posta, per leggere le notizie che più ci interessano, per scaricare e ascoltare musica, per controllare la posta elettronica… Internet ha migliorato anche il modo di comunicare. Esso, infatti, coma afferma Benkler nell’intervista del 10 maggio 2007 a omniacommunia, permette di dare voce a tutti. Basta iscriversi a un blog o ai social network e tutti possono esprimere liberamente la loro opinione ed essere ascoltati allo stesso modo. Benkler, però, sostiene anche che bisogna fare attenzione all’utilizzo di internet. La rete, infatti, è piena di sciocchezze. Questo può sembrare un limite, ma, in realtà, non lo è. Infatti, Benkler dice che l’uomo, nella ricerca di quello che gli interessa, deve essere capace di discernere ciò che può essergli utile da ciò che non lo è e, quindi, deve mettere in pratica la sua intelligenza. Conclude Benkler: «la ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità». Su internet l’uomo può parlare di qualsiasi argomento. Ecco perché, come sostiene Boccia Artieri, in Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, internet ha influenzato notevolmente anche la politica, le dinamiche di mercato, i processi educativi… Un importante cambiamento si è avuto anche nel linguaggio. Internet, infatti, ha creato nuove parole che sono state inserite nel vocabolario della lingua italiana (ad esempio, mouse, click, chattare…) e permette di diffondere più velocemente i neologismi. La rete è aperta a tutti, grandi e piccoli, e sono soprattutto i ragazzi a modificare il linguaggio.
La rete può essere anche una banca dati di enorme valore. Come afferma Bajani in un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore il 7 dicembre 2008 intitolato YouTube della terza età, internet può contenere anche momenti di vita vissuta. Si possono caricare, infatti, i video dei momenti più belli o strani della nostra vita che possono essere visti dagli utenti della rete. Internet, quindi, è anche un’importante banca della memoria. Bajani, infatti, si riferisce a videointerviste fatte a uomini e donne nate prima del 1940.
Sono dell’opinione che internet continuerà ad influenzare le nostre vite e che la società diventerà sempre informatizzata e dipendente da queste nuove forme di comunicazione.

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