Locke: il sapere - Studentville

Locke: il sapere

Le forme del sapere della filosofia di Locke.

Abstract – scaricare il file per l´appunto completo
Il sapere Il sapere é la percezione del legame e concordanza , o della discordanza e contrasto , tra idee . Questo accordo può essere colto immediatamente tramite l’ intuizione , oppure discorsivamente tramite una dimostrazione . Nel primo caso , la conoscenza é assolutamente certa , dal momento che l’ accordo o il disaccordo é percepito grazie alle stesse idee da confrontare , senza introdurre altri elementi che possano occasionare l’ errore ( per esempio il verde non é il nero , la parte é inferiore del tutto ) . Nel secondo caso , invece , la concordanza o discordanza tra due idee , troppo lontane l’ una dall’ altra per essere confrontate immediatamente , può essere sondata solo inserendo tra di esse una o più idee intermedie che si chiamano prove . In questo secondo tipo di sapere consistono i nostri ragionamenti discorsivi . La certezza del sapere si risolve nella percezione immediata dell’ accordo o del disaccordo tra le varie coppie di idee intermedie : un corretto e proficuo procedimento dimostrativo si dovrà quindi fondare sul carattere intuitivo di tutti i passaggi di cui consta ; e in questo Locke pare assai vicino a Cartesio . In base alla sua stessa definizione , il sapere non ha come oggetto le cose , ma le idee . Rimane però aperto il problema , già fortissimo in Cartesio , della realtà degli oggetti della conoscenza : come si fa a dimostrare che le idee , specialmente quelle complesse , che derivano da un’ attività di composizione che é opera del soggetto , non sono puri enti mentali , ma corrispondono ad oggetti realmente esistenti ? Se infatti le cose cui le idee si riferiscono non esistessero nella realtà , il sapere si ridurrebbe ad una costruzione mentale , la cui certezza consisterebbe solamente nella correttezza con cui si decide l’ accordo o il disaccordo reciproco delle idee : ma la realtà resterebbe totalmente esclusa dall’ ambito di questo sapere ! Per risolvere questo serio problema Locke distingue tre ordini di esistenze , la cui realtà va assolutamente conosciuta con certezza . L’ esistenza dell’ io é data dall’ intuizione immediata : per il fatto stesso di pensare e di dubitare devo per forza esistere , aveva detto Cartesio . L’ esistenza di Dio é invece raggiungibile tramite le dimostrazioni , dal momento che la ragione insegna che il mondo non potrebbe esistere senza una causa eterna , intelligente e onnipotente . Ma resta da dimostrare l’ esistenza delle cose esterne . Proprio a questo scopo Locke introduce una terza forma di sapere , che non é nè l’ intuizione nè la dimostrazione : si tratta della percezione sensibile attuale , ossia considerata nel momento stesso in cui si verifica . Nel momento in cui percepisco le idee semplici che costituiscono il materiale del sapere ho infatti la coscienza vivissima ( si tratta quasi di un’ intuizione ) della realtà di ciò che percepisco . Ma non appena la percezione perde la sua attualità per entrare nella memoria , quando cioè non ho più di fronte a me il Sole di cui vedo la luce e sento il calore , ma soltanto il ricordo di quelle percezioni , io non posso più avere la certezza che il Sole continui ad esistere . Ecco che dalla certezza si passa allora alla probabilità del sapere che si fonda essenzialmente sull’ analogia (dal fatto che io penso induco l’ esistenza di altri esseri pensanti) o sull’ autorità ( credo che Alessandro Magno sia effettivamente esistito perchè lo testimoniano gli storici ) . L’ ambito del probabile , all’ interno del quale si distinguono ancora diversi gradi ( l’ esistenza delle cose esterne é più probabile di alcuni strani fenomeni di cui leggo in un racconto di viaggi ) , é comunque sufficiente a garantire la possibilità di una prassi quotidiana che non potrebbe sussistere senza la credenza nella realtà in cui l’ uomo opera . Così intuizione , dimo (segue nel file da scaricare)

  • Filosofia

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti