Mission: trama e analisi del film - Studentville

Mission: trama e analisi del film

Mission, film del regista Roland Joffé: riassunto, trama e analisi della pellicola ambientata nel Paraguay del '700.

MISSION: TRAMA E ANALISI DEL FILM

Uscito nel 1986, Mission è il secondo film del regista Roland Joffé, che già due anni prima si era fatto apprezzare con Urla del silenzio, una pellicola in cui si raccontava la tragedia della Cambogia durante il regime dei Khmer rossi. Il cineasta dunque conferma di essere interessato a proporre un cinema internazionale di grande impegno sociale, nel quale si schiera apertamente della porte dei deboli, degli oppressi ma sopratutto di tutti coloro che sono stati dimenticati dalla Storia. Quella di Mission è infatti la cronaca romanzata di eventi effettivamente accaduti nel corso della seconda metà del  ‘700 in Paraguay, ai tempi in cui Portogallo e Spagna si dividevano i territori del Nuovo Mondo con approcci molto differenti.

MISSION: SCHEDA DEL FILM

  • Titolo originale: The Mission
  • Lingua originale: inglese, guaraní
  • Anno di Produzione: 1986
  • Durata: 125 min
  • Genere: storico, drammatico
  • Regia: Roland Joffé
  • Musiche: Ennio Morricone
  • Cast: Robert De Niro, Jeremy Irons, Ray McAnally, Liam Neeson

MISSION DI ROLAND JOFFE’: RIASSUNTO DEL FILM

Ci introduce nel film l’arrampicata di Padre Gabriel, il quale sta cercando di costruire una missione di Gesuiti, ordine cui appartiene, allo scopo di convertire e aiutare le tribù locali di Guarani, rivelatesi ai primi tentativi pericolose e ostile. Al termine della sua impresa il prete sembra riuscire a guadagnarsi il favore delle popolazioni, suonando il suo oboe dopo essere arrivato in cima alle Cascate Iguazu.
Nel frattempo seguiamo il mercenario e schiavista Rodrigo Mendoza, che si guadagna da vivere vendendo indigeni al governatore locale. Un giorno questi trova a letto il fratello e la donna di cui è innamorato: nel duello che ne scaturisce uccide il congiunto, cosa che lo fa cadere in depressione. È  Padre Gabriel che gli offre un’occasione per uscire dalla spirale di autodistruzione, proponendogli di accompagnarlo nella sua missione scontando i propri peccati.
Mendoza prende i voti e si unisce dunque a Gabriel e a Padre Fielding, arrivando persino a farsi accettare dalle tribù: i guerrieri infatti inizialmente lo considerano un nemico, visto il suo passato, ma di fronte alla sua umiltà decidono di perdonarlo.
Tutto cambia però quando viene firmato il Trattato di Madrid, con cui i territori gestiti dagli spagnoli (favorevoli o comunque non contrari all’opera religiosa) devono cedere i territori conquistati ai portoghesi, interessati sopratutto agli schiavi. L’emissario papale, il Cardinale Altamirano, deve dunque decidere cosa fare delle missioni di Gesuiti: dopo una visita in cui rimane colpito dalla fede e dall’industriosità dei Guarani, l’uomo chiede che per la loro stessa salvezza la missione venga chiusa e incita i Guarani a lasciare la zona.
Padre Gabriel, Mendoza e Fielding scelgono di rimanere per proteggere il loro gregge. Il primo però ha come priorità evitare di ricorrere alla violenza, mentre gli altri due sono pronti a tutto. Quando una spedizione di spagnoli e portoghesi parte all’attacco Mendoza rompe il proprio voto e guida la difesa della missione, che però finisce inevitabilmente in un massacro, visto lo squilibrio delle forze in campo. Anche Gabriel trova la morte guidando una processione pacifica che sebbene intimorisca i soldati non li ferma: questi anzi sono costretti a sparare sulla folla dagli ordini del loro spietato comandante.
Per i pochi Guarani rimasti in vita non esiste altra via di scampo che quella di ritornare nella giungla, spingendosi ancora più nelle sue profondità, per sfuggire alla ferocia dei conquistatori.

MISSION: ANALISI DEL FILM E COLONNA SONORA

Uno degli elementi più ricordati e apprezzati del film è senza ombra di dubbio la colonna sonora, opera del Maestro Ennio Morricone, che venne candidata agli Oscar (in totale sono 7 le nomination conquistate dal film di Joffé, ma la vittoria ha arriso solo al direttore della fotografia): la musica del compositore italiano ha un andamento fortemente drammatico, in cui si mescolano la solennità dei cori liturgici, le percussioni etniche e le chitarre spagnole, a simbolizzare il sincretismo della vicenda. Ma a colpire i critici e gli esperti è anche il trio di protagonisti composto da Jeremy Irons, Liam Neeson e Robert De Niro. Quest’ultimo in particolare si produce in una delle interpretazioni migliori, nei panni di un uomo tormentato dal proprio passato che cerca di redimersi ma che, nonostante tutto, è costretto a ritornare sui propri passi dalle circostanze.

  • Italiano

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti