Racconto di avventura: personaggio storico - Studentville

Racconto di avventura: personaggio storico

Racconto di avventura con protagonista un personaggio storico, per la seconda media.
Racconto di avventura con protagonista un personaggio storico, per la seconda media.

Traccia:

Ti sei addormentato su una pagina di storia e hai sognato un personaggio o un avvenimento che ti aveva colpito

Svolgimento:

Oggi a scuola la professoressa ci ha spiegato l’affascinante storia della scoperta dell’America, avvenuta tramite il famoso Cristoforo Colombo. Dopo aver pranzato, ho iniziato a leggere il libro di storia e colto dal sonno, mi sono addormentato sulle pagine e ho sognato questo avvenimento. Cristoforo Colombo era originario di Genova, ma poi divenne suddito del regno di Castiglia, in Spagna. Marinaio sin da giovane, convinto da sempre che ci fosse un altro mondo al di là della Spagna e Portogallo, che erano i confini conosciuti fino ad allora. Gli unici che credettero in lui furono i re d’Aragona e soprattutto Isabella di Castiglia, regina all’epoca, che finanziarono l’impresa. Cristoforo Colombo, salpò il 3 agosto del 1492 da Palos, con tre navi, le famose Nina, Pinta e Santa Maria, quest’ultima era quella dove salì lui stesso. i racconti narrano che ci fosse una leggera e costante brezza che spingeva dolcemente i naviganti verso le Canarie, l'ultima delle terre note, dove infatti Il 6 settembre viene fatta una piccola sosta, dopo aver fatto nuova provvista d'acqua e di viveri, fino a riempirne ogni più piccolo spazio delle stive. I marinai probabilmente, una volta lasciata l’ultima terra sconosciuta, dovevano sentirsi pieni di grinta, ma nello stesso tempo di lacrime, angosce e ansie, perché se Colombo si stava sbagliando loro avrebbero perso la vita. Ma dopo settanta giorni di viaggio iniziano a vedere i primi segni di terra. Nella notte fra l'11 e il 12 ottobre i segni si fanno più certi. Da quel momento nessuno sembra chiudere occhio. Colombo è solo in cima alla nave Santa Maria, guarda diritto e immobile davanti a sé, sicuramente emozionato, ma sicuro di aver  raggiunto le Indie, descritte da Marco Polo.
D'un tratto il suo sguardo, distingue nelle tenebre una luce che si muove all'orizzonte che sembra essere  un indizio di vita. Tutti trattengono il respiro, emozionati e paurosi per questa scoperta, curiosi al massimo, se effettivamente quella è la terra cercata. Alle 2 del mattino un cannone tuona sull'oceano dalla Pinta che, navigando in testa ha scorto la terra a circa due leghe di distanza, la misura usata dai marinai.  Il grido tanto atteso , si libera: “TERRA, TERRA!” Colombo per l’emozione, cade in ginocchio, e ringrazia Dio per quel dono che gli stava facendo. È il venerdì 12 ottobre 1492. Essa era un'isola delle Bahamas abitata da selvaggi, che Colombo chiamò San Salvador perché egli era orgoglioso di portare la fede cristiana in nuove terre. Fu accolto come un trionfatore in Spagna, e le terre si chiamarono Indie Occidentali, perché si era convinti che fossero una continuazione dell’Asia di Marco Polo. Anch’io nel sonno grido, “terra, terra”, la mamma mi sveglia, quasi spaventata, e io le spiego cosa ho sognato: la grande avventura della scoperta dell’America. Mi è piaciuta così tanto questa pagina di storia che alla fine l’ho imparata sognandola.

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