Steve Jobs e il discorso agli studenti - Studentville

Steve Jobs e il discorso agli studenti

Tema svolto Maturità. Tema svolto di attualità su Steve Jobs.

TEMA DI ATTUALITA’ SVOLTO SU STEVE JOBS: TRACCIA

 Il 5 ottobre muore Steve Jobs, padre del famoso marchio Apple. Molti giovani lo hanno commemorato in diversi modi, per esempio riproponendo il discorso che nel 2005 aveva tenuto a Standford per i laureandi. Commenta brevemente il discorso ed esponi le tue considerazioni a riguardo.

TEMA SVOLTO SU STEVE JOBS: SVOLGIMENTO

 La morte di Steve Jobs non è stata soltanto una semplice notizia di cronaca, ma ha destato commozione in tutto il mondo. Egli non era soltanto un fortunato e intelligente imprenditore, ma ha trasformato il mondo della comunicazione di tutto il pianeta, modificando parametri culturali ed equilibri economici. Grazie alle sue geniali intuizioni, l’interattività e la multimedialità sono entrate a far parte del nostro quotidiano, aumentando le possibilità di comunicare, essere informati e intrattenersi. Questa tenacia nel perseguire obiettivi e la sua genialità, nonostante le difficoltà della vita, sono testimoniate dal discorso che nel 2005 ha tenuto di fronte ai laureandi di Standford, l’università che fu costretto a lasciare perché non aveva soldi a sufficienza per potersi permettere di seguire i corsi.
In quell’occasione Steve Jobs raccontò tre storie. La prima riguarda l’unire i puntini. La madre biologica era una studentessa, che decise di darlo in adozione a un avvocato e a sua moglie. Questi però volevano una bambina, quindi il bambino fu adottato da persone che non avevano finito neanche il liceo, ma che promisero che l’avrebbero mandato al college. Ma poiché egli scelse un corso molto costoso e tutti i risparmi del genitori finivano nelle tasse universitarie, il giovane decise dopo sei mesi di abbandonare quei corsi, e di seguire in modo non ufficiale quelli che più gli piacevano. Dormiva sul pavimento nella camera degli amici, riportava le bottiglie di Coca Cola vuote al negozio per avere i cinque centesimi per mangiare. Seguiva i corsi di calligrafia, e così imparò i caratteri serif e sans serif e tutto ciò che rendeva stupenda una stampa. Ne era affascinato, e pensava che tutto ciò non gli sarebbe tornato utile. Invece quando dieci anni dopo si trovò a progettare il primo Macintosh, tutto gli tornò utile. Se egli avesse continuato i corsi ufficiali, probabilmente non ci sarebbero stati Mac con le grandi capacità tipografiche di oggi. Ovviamente, dieci anni prima, era impossibile unire i puntini e conoscere il futuro. Il consiglio che ha dato ai giovani laureandi raccontando questa storia è di unire i puntini guardando al passato, avere fiducia nel futuro e credere in qualcosa.
La seconda storia riguarda l’amore e la perdita. Jobs e Woz, a soli vent’anni progettarono il primo Apple nel garage di casa Jobs, e in soli dieci anni l’azienda si trasformò in una compagnia da due miliardi di dollari. Avendo creato il primo Macintosh a trent’anni, poco dopo Steve venne licenziato dall’azienda. Il suo collaboratore aveva visioni differenti dalle sue, e dopo uno scontro la commissione dei direttori si schierò contro Jobs che fu licenziato. Straziato, decise comunque di non mollare quello che aveva creato e ricominciò. Il licenziamento fu la cosa migliore che gli potesse capitare, perché quello fu uno dei periodi più creativi della sua vita. Fondò un’azienda chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar e si sposò. La Pixar produsse il primo film d’animazione digitale, Toy Story, e oggi è lo studio d’animazione più famoso al mondo. La Apple comprò NeXT che è il cuore della rinascita dell’Apple, e Jobs fu riassunto. Ciò che trattenne Jobs dall’abbandonare tutto fu l’amore per ciò che ha fatto. Bisogna trovare chi e cosa amare ed essere soddisfatti del proprio lavoro. Non bisogna accontentarsi, ma cercare finché non si è appagati.
La terza storia riguarda la morte. Ricordare ogni giorno di avere una morte imminente spinse Jobs a fare importanti scelte di vita. Orgoglio, paura, imbarazzo, tutto svanisce di fronte all’idea della morte, lasciando spazio a ciò che è veramente importante. Un anno prima del discorso a Standford gli fu diagnosticato un cancro incurabile al pancreas, e sarebbe vissuto massimo tre mesi. Aveva solo pochi mesi per dire ai figli tutto quello che avrebbe detto in una vita. Dopo un’endoscopia però, si scoprì che il tumore era curabile e fu operato. In quel periodo visse il concetto di morte che fino ad allora era per lui astratto. La morte è l’agente di cambiamento che elimina il vecchio per dare spazio al nuovo. Il tempo è limitato e non dobbiamo sprecare la vita
vivendo quella di qualcun altro, lasciando che le opinioni degli altri sovrastino la nostra voce. Bisogna avere il coraggio di seguire il nostro cuore e le nostre intuizioni.
A conclusione del discorso, Jobs menzionò una rivista che leggeva da giovane, The Whole Eart Catalog, il cui numero finale aveva una fotografia di una strada di campagna al mattino presto. Sotto la foto gli autori dissero addio ai lettori con queste parole: Stay Hungry. Stay Foolish”. Con questo augurio si congedò dagli studenti, per i quali inizierà una nuova vita dopo la laurea.
Con questo discorso Jobs si rivolse alla futura classe dirigente americana, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua vita, i genitori adottivi, il licenziamento e la riassunzione alla Apple, il tumore. Jobs trasmise un grande messaggio, quello di essere affamati e folli, di seguire il cuore e le proprie intuizioni.
Sono passati un bel po’ di anni da questo intervento, ma queste parole sono ancora vive nella mente delle persone di tutto il mondo, e possono essere considerate come una sorta di testamento spirituale dell’uomo. Un testamento rivolto al futuro della società planetaria.

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