Tesina: Umanistica[br] Di: Giusi F. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br] La comunicazione è considerata come quellâatto mediante il quale si ottiene una trasmissione di informazioni da un emittente (colui che invia il messaggio) ad un ricevente (colui che riceve il messaggio). A mio parere, su un principio base poggia il concetto stesso di âcomunicazioneâ: quello secondo il quale ânon si può non comunicareâ. Nel regno animale, infatti, non câè componente di qualsiasi specie che , in qualche modo, non cerchi di mettersi in contatto con i suoi simili; che questo contatto lo realizzi con emissioni vocali o atteggiamenti poco importa: in ogni caso, questo vuol dire voler âcomunicareâ. Soprattutto per lâessere umano, comunicare, oltre che costituire unâattitudine innata per relazionarsi con i suoi simili, come per il resto del mondo animale, ha da sempre rappresentato la risposta istintiva al suo bisogno naturale di affermazione sulla natura e sulle altre speci, nonché alla sua ricerca della sopravvivenza e conservazione della specie. Lâuomo, cioè, accortosi che per sopravvivere e difendersi dalla natura ostile, sfruttando la sua superiore intelligenza rispetto alle altre speci, capì che meglio poteva spadroneggiare in quella natura selvaggia se si fosse âcoalizzatoâ con gli altri suoi simili; da qui lâintuizione di organizzarsi in gruppo al quale egli ha saputo dare una struttura âsocialeâ dove la âcomunicazioneâ tra i membri si rivelò di vitale importanza per lâevoluzione della specie umana. Per comunicare, poi, è stato indispensabile imparare un âlinguaggioâ che non fosse solo quello dei suoni gutturali e dei comportamenti gestuali, ma che prevedesse anche lâuso di emissioni vocali chiare per meglio esternare idee e sentimenti: ecco la nascita della âparolaâ senza la quale oggi lâumanità sarebbe rimasta sempre al puro stato animale. Col passare dei millenni e col progredire della âciviltà umanaâ, i capi ed i potenti di turno, cominciarono ad un certo punto a capire che âla parolaâ, se fosse stata impressa su di un qualche supporto (pietra, tavoletta di vario materiale, carta, oggi materiali informatici), non solo si sarebbe conservata nel tempo, ma sarebbe anche stata âlettaâ dal popolo, e non solo âascoltataâ e, pertanto, esso popolo, avendola sempre, diciamo così, presente, meglio ne avrebbe rammentato gli ammonimenti ed i precetti. Comunicando per iscritto il loro volere, i capi meglio poterono indirizzare quella che oggi chiamiamo âvolontà popolareâ verso lâassoluta obbedienza.
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