Tesina: L'alzamiento - Studentville

Tesina: L'alzamiento

le cause che portarono alla guerra civile spagnola

Tesina: Umanistica[br] Di: Alessandro G. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Il titolo spagnolo, il cui significato potrebbe tradursi con il termine “sollevazione militare”, vuole essere rappresentativo della mia ricerca, non finalizzata tanto a descrivere gli eventi bellici, che contrapposero i generali golpisti e i repubblicani, ma ad un’attenta analisi del clima politico precedente lo scontro. Se la guerra è stata documentata con dovizia di particolari già a partire dal quel fatidico 17 luglio del ‘36 è la situazione precedente che rimane tuttora di difficile interpretazione. Questo, sicuramente, fu causato dall’impossibilità di consultare gli archivi ufficiali spagnoli se non dopo il 1975, anno della morte di Franco. Non stupisce che, a distanza di più di settant’anni, escano gli studi più maturi su questa triste vicenda, come dimostra quello compiuto da Pietro Barbieri nel suo saggio “Le cause della guerra civile spagnola” del 2006. Ho voluto quindi cimentarmi anch’io nella ricostruzione storica dei fatti: per maggior chiarezza ho suddiviso l’arco temporale precedente l’ “alzamiento”, in quattro momenti. Napoleone aveva conquistato la Spagna nel 1808 insediando sul trono suo fratello Giuseppe Bonaparte. La guerra d’indipendenza che seguì riuscì a scacciare i francesi e il potere ritornò nelle mani dell’odiato Ferdinando VII. Dopo la parentesi napoleonica la monarchia aveva perso tutto il suo tradizionale prestigio. Il mezzo secolo seguente fu quindi caratterizzato da un’ accesa lotta per l’adozione di una costituzione liberale. I due avversari erano la Chiesa e l’esercito: la prima voleva imporsi in Spagna a tutela dei suoi interessi e di quelli dell’aristocrazia, il secondo era animato da principi più liberali. Ne derivò una vera e propria guerra allorché nel 1834, morto Ferdinando VII, la Chiesa sostenne l’investitura di don Carlos, il fratello, mentre l’esercito quella della figlia, Isabella II, del resto designata dallo stesso re. Le ostilità si conclusero con la vittoria dell’esercito che tuttavia non fu totale. Si aprì un periodo durato fino al 1868 durante il quale la lotta tra liberali e conservatori assunse la forma di una serie incessante di colpi di Stato (pronunciamenti) da parte di generali appartenenti ai due schieramenti. Nel 1868 uno dei più importanti generali liberali spagnoli, il generale Prim, depose Isabella II. I sette anni successivi furono molto confusi: dapprima il potere passò nelle mani del duca d’Aosta, Amedeo I, che rinunciò al potere dopo solo un anno di governo. In seguito fu proclamata la prima Repubblica che tuttavia non riuscì a risanare la crisi in cui stava scivolando la Spagna. L’instabilità della Repubblica permise ai carlisti, sostenuti dalla Chiesa e guidati da un nipote del vecchio pretendente don Carlos, di riorganizzarsi. L’esercito comunque uscì vincitore dal nuovo scontro ma non trovò altra soluzione se non quella di richiamare il figlio dell’ex regina Isabella II, Alfonso XII.

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