Tesina - le scoperte frudiane e la produzione delp - Studentville

Tesina - le scoperte frudiane e la produzione delp

descrizione delle due topiche di freud e in base a queste analisi di una poesia di saba e della short story "eveline" di james joyce. infine approfndimento personale in cui si confrontano le scoperte freudiane e la filosofia del raja joga.

Tesina: Umanistica[br] Di: silvia R. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Nacque a Moravia nel 1856 e quattro anni più tardi si trasferì a Vienna, dove compì tutti i suoi studi. Nel 1880 ottiene la laurea in medicina e due anni dopo, fallita la carriera accademica si dedicò al lavoro di psichiatra. Importanti furono i suoi viaggi in Francia, in cui si avvicinò alle tecniche d’ipnosi per la cura delle nevrosi. Nel 1900 Freud arrivò a tracciare la sua prima topica in cui suddivideva la psiche umana, l’io, l’anima in tre caratteri: l’inconscio o subconscio, il preconscio e il conscio. A differenza della filosofia tradizionale Freud ribalta e capovolge l’idea di anima: infatti il filosofo viennese credeva che la realtà della psiche fosse inconscia e che solo una piccolissima parte fosse costituita dal conscio. Di conseguenza abbiamo che: -conscio: costituito da pensieri, azioni e giudizi. Obbedisce alle regole della logica e allo spazio-tempo. -preconscio: costituito da tutti i ricordi che momentaneamente si sono trascurati, ma che con uno sforzo mnemonico si riusciranno a riportare alla coscienza. -inconscio: non obbedisce a nulla che sia razionale, né alla concezione spazio-temporale. E’ composto da tutti quei ricordi cui la nostra coscienza non riesce ad accedere. Sono ricordi che la sfera conscia rimuove poiché troppo dolorosi; non si vogliono ricordare. Freud teorizza poi che si può accedere a tali ricordi solo attraverso la catarsi, le associazioni libere. Il medico deve cercare di instaurare un rapporto “familiare” con il paziente, farlo rilassare. Una volta che il paziente si confida con il medico, abbiamo la scarica emotiva e da qui l’inizio della guarigione. A partire dal 1920 abbiamo la seconda topica, che delinea con maggior precisione le tre sfere della psiche umana: l’io, l’es e il super-io. – l’es (egli, lui): è l’istanza primaria, la realtà impersonale, l’inconscio puro. Nell’es risiedono tutti gli istinti più profondi, le pulsioni dell’uomo. Queste pulsioni sono disorganizzate e atemporali, agendo al di là della logica, della moralità e del bene. L’es risponde solo alla legge del piacere ed è una realtà antitetica rispetto al super-io. – il super-io: è la coscienza morale che l’uomo ha elaborato interiorizzando le figure genitoriali in età infantile, e assimilando i divieti della società in cui cresce. Il super-io coincide con la complessità dei divieti etico – morali che abbiamo assimilato fin da bambini (divieti, proibizioni, proscrizioni). Di conseguenza,al contrario dei genitori, questa entità manca di un elemento affettivo, risultando puro elemento proibitivo e punitivo. – l’io (ich): è la sfera logica, e deve fungere da filtro tra gli imperativi del super-io e i desideri e le pulsioni dell’es. l’io è quindi un’entità duttile, che deve mediare tra due realtà opposte. Bisogna però precisare che il super-io non appartiene del tutto alla sfera conscia. Freud stesso ha paragonato la psiche umana ad un iceberg: la parte emergente rappresenta il conscio e la parte sommersa l’inconscio. A differenza del super-io e dell’io, che sono in parte consci, l’es è completamente inconscio.

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