Tipologia D. I limiti dell'uomo moderno - Studentville

Tipologia D. I limiti dell'uomo moderno

Odisseo è famoso per il suo grande ingegno e la sua immensa curiosità. Dante ci descrive la sua morte nel momento in cui ha oltrepassato le colonne d’Ercole, il limite imposto alla conoscenza umana. Anche l’uomo moderno cerca insistentemente di superate i propri limiti e la propria natura.

L’essere umano possiede certamente dei limiti, ma si è sempre adoperato cercando di trovare degli espedienti per superarli, attraverso le invenzioni e le ricerche. Soprattutto la scienza è la disciplina che tenta di oltrepassare le barriere.
Il termine scienza deriva infatti da verbo latino scire, che significa sapere, conoscere, e con questo potremmo raggruppare tutte le discipline che tentano di conoscere l’essere umano, la natura, quindi anche la fisica e la tecnologia. Tuttavia anche le materie umanistiche ed economiche sono in qualche modo collegate alla scienza. I primi filosofi infatti cercavano di spiegare tutti i fenomeni naturali che avvenivano davanti ai loro occhi, com’era nato il mondo, come si presentava la Terra e di che materiale era composto ogni essere vivente. Inoltre cercavano di comprendere anche i fenomeni che non potevano essere visti ad occhio nudo: questo è il primo sforzo di oltrepassare il limite, ovvero quello di vedere oltre ciò che i nostri sensi ci consentono. Gli scienziati non sono soddisfatti di ciò che vedono, sentono o annusano, ma tentano di creare nuovi strumenti per superare il confine imposto dal corpo umano. Sono convinti che la conoscenza non si fermi sulla superficie delle cose, e per motivare alcune manifestazioni della natura servono delle prove attraverso nuovi metodi.
Cercare di andare oltre la vista è stato uno stimolo molto intenso che ha provocato l’invenzione di congegni indispensabili. Per esempio, le stelle ad occhio nudo sembrano piccoli puntini scintillanti. Ma con la costruzione di lenti, quindi con l’invenzione del binocolo e del telescopio, si è potuta vedere la vera forma dei pianeti e delle stelle. Ciò che provoca una malattia non si può vedere ad occhio nudo, ma con i microscopi e lenti d’ingrandimento il limite si è oltrepassato e si sono potuti scoprire organismi infinitamente piccoli. Con la costruzione di un potente acceleratore di particelle, l’LHC, oggi si può avere conferma delle ipotesi sulla composizione della materia.
Gli esperimenti sono la parte della scienza dove spesso il confine viene oltrepassato. Nelle sperimentazioni infatti gli oggetti della ricerca vengono posti in situazioni di limite, in modo da riuscire a trarre delle conclusioni. Molti scienziati hanno messo addirittura in pericolo la propria vita per il desiderio di conoscenza e per riuscire a dimostrare le proprie teorie. Per esempio, Marie Curie ha fatto esperimenti con i raggi X, i quali probabilmente hanno causato la sua morte; Albert Sabin per testare il vaccino contro la poliomielite lo iniettò su sé stesso.
Anche la tecnologia può essere considerata un sorpasso del limite umano. L’uomo per sua natura non può volare, ma con aerei ed elicotteri questo confine si è oltrepassato. Con i mezzi di trasporto le grandi distanze non sono più un problema; possiamo tenerci in contatto con persone che abitano dall’altro lato del pianeta con telefoni, cellulari, internet.
Per quanto riguarda le scoperte biologiche, nessuno avrebbe mai pensato che un virus sarebbe stato in grado di curare una malattia. Ma osservando i meccanismi virali, lo scienziato li ha manipolati creando una terapia genetica favorevole all’uomo. La manipolazione genetica è oggetto di numerose discussioni etiche, incentrate soprattutto sulla clonazione, anche se al momento la clonazione umana sembra fantascienza.
Si oltrepassa il limite agendo direttamente sul DNA, manipolando organismi ad operare per l’uomo. A questo proposito è importante ricordare la terapia del diabete, che parte da un batterio geneticamente modificato, per produrre insulina nel corpo. Questo fu il primo farmaco biotecnologico brevettato nel 1982, mentre prima si utilizzava l’insulina estratta dal pancreas dei bovini e suini.
Nel contesto scientifico ci si chiede spesso quale sarà il futuro dell’uomo e della Terra. Grazie all’evoluzione si è resa possibile la vita sul pianeta, ma noi non siamo il risultato finale di questa evoluzione, il processo è in continua crescita.
Le domande che l’uomo moderno si pone sul futuro sono molteplici. Se la popolazione dovesse aumentare, oltre quale limite la Terra subirà un collasso, nel momento in cui non basteranno risorse energetiche e alimentari? Si potranno oltrepassare i confini che ci pone l’invecchiamento? Potremmo abitare su altri pianeti? Oggi noi non siamo in grado di rispondere a questi molteplici interrogativi, ma nel futuro ci saranno donne e uomini che dedicheranno tempo e fatica per risolvere questi quesiti.

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