Tipologia D. Stragi, delitti, scandali nel sistema mediatico italiano - Studentville

Tipologia D. Stragi, delitti, scandali nel sistema mediatico italiano

Il sistema mediatico italiano è complesso e articolato. Negli ultimi tempi stragi e delitti sono al centro di tutte le trasmissioni, insieme agli scandali che avvengono in politica. Inoltre pare che alcune notizie vengano riportate in periodi stabiliti per poi essere dimenticate: una sorta di manipolazione dell’informazione che ha scopi precisi. Rifletti su questi aspetti della mediaticità.

È molto importante fornire agli spettatori informazioni reali ed esaustive per quanto sia possibile. Spesso però i nostri sistemi mediatici non danno notizie complete, ma si verifica una certa disinformazione.
Disinformazione però non significa che ci sia un’informazione sbagliata o riportata male, ma piuttosto una non-informazione, una notizia data solo in parte, che per questa ragione coincide con un altro fenomeno, quello della manipolazione della verità. I mezzi di comunicazione italiani a volte modificano la realtà unendo l’informazione con qualcosa che non è proprio una notizia.
Questo avviene perché i mezzi di comunicazione di massa utilizzano degli stratagemmi per influenzare l'opinione pubblica, senza che noi ci accorgiamo di nulla.
Si utilizza, per esempio, una strategia volta a distrarre il pubblico. Il delitto avvenuto a Cogne, la strage di Erba, l’omicidio di Meredith, e il più recente caso di Sarah Scazzi possiamo catalogarli tutti come dimostrazione di come i media, in particolare i programmi televisivi, siano attratti in modo eccessivo alla cronaca nera e ai crimini spietati, varcando tante volte i confini del rispetto delle persone assassinate e dei familiari; inoltre i mass media trasferiscono i processi dalle aule ai telegiornali e ai talk show, popolati da opinionisti, criminologi che avanzano ipotesi di reato, insieme a prove lampanti e colpi di scena. La nostra televisione poi, nel riportare i fatti di cronaca, tralascia la riflessione critica per concedere più spazio alle manifestazioni emotive.
Oltre alla cronaca nera, sempre più estesi e assidui sono inoltre trasmissioni che parlano e discutono sulla vita privata dei personaggi politici: ricordiamo Sircana e i trans, l’appartamento di Scajola di fronte il Colosseo, la casa di Fini a Montecarlo, e i festini di Berlusconi ad Arcore con i conseguenti personaggi Noemi e Ruby. Questi e altri avvenimenti sono oggetto costante dei programmi televisivi di tutte le ore, venendo bombardati costantemente dai più minimi particolari, omettendo invece ciò che sarebbe più rilevante conoscere per il pubblico, come riforme, progetti, servizi, iniziative pubbliche e proposte di legge.
Un’altra consuetudine dei media è quella di dare origine a problemi e poi proporre le soluzioni. Se prestiamo un po’ più attenzione, possiamo notare che le stragi del sabato sera o quelle dei pirati della strada fanno la loro comparsa sugli schermi televisivi in momenti ben precisi, come prima di annunciare rilevanti decreti legislativi in merito, per esempio l'introduzione dei punti sulla patente, nel 2003, o le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza, nel 2008.
La manipolazione è evidente anche quando vengono mandati in onda crimini commessi da extracomunitari ben precisi: prima solo gli albanesi, poi i tunisini e poi i marocchini, e ultimamente anche i rumeni. Ne consegue una vera e propria manifestazione di xenofobia contro questi cittadini.
Le proposte di legge vengono annunciate in modo graduale e non contemporaneamente: in questo modo la legge si accetta poco per volta e come soluzione migliore, mentre una serie di provvedimenti legislativi presentati tutti insieme sarebbero intollerabili. A tal proposito possiamo ricordare le disposizioni all'interno delle grandi riforme politiche e finanziarie, rese note poco per volta dai mass media. Le discussioni accese, il malcontento e le proteste ci sono state, ma non come sarebbero avvenute se le notizie fossero giunte tutte in una volta.
Alcuni programmi stimolano il pubblico a favorire l’ignoranza e la mediocrità, ad accettare la superficialità, l’ottusità, la trivialità e l'inettitudine. Sono sicuramente programmi d’intrattenimento, ma mandano avanti modelli da seguire negativi, soprattutto per i giovani.
Internet fornisce ormai fonti più o meno affidabili di informazione con siti indipendenti, blogger e quotidiani online. La televisione però, riesce ad influenzare la maggior parte della popolazione, con i suoi esempi negativi e la manipolazione della realtà e delle notizie.
La televisione rispetto a tutto il resto possiede una maggiore selettività nell’enunciazione delle informazioni rispettando le sue esigenze, poiché ci sono tempi e spazi prestabiliti. Inoltre, è possibile che ciò che viene trasmesso costantemente, come i fatti di cronaca nera e il gossip, sia una reale esigenza dei gusti del pubblico. Forse si dà più importanza ai picchi di ascoltatori invece che a quello che è più importante sapere. Il miglioramento del sistema mediatico credo che debba avvenire sia dalla parte del pubblico, preferendo programmi più appropriati, e dalla parte dei media, evitando modelli negativi, ossessione per la cronaca nera e gusto eccessivo per il gossip.

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