Violenza e aggressività - Studentville

Violenza e aggressività

Saggio breve sulla violenza e sull'aggressività.

Sembra che il mondo oggi conosca, come non mai, il significato della parola violenza. In un’epoca in cui i conflitti sembrano limitati a zone circoscritte, è invece molto facile incontrare episodi di intolleranza e di delinquenza che ugualmente portano alla morte. Una forma di violenza molto ripugnante è quella che si verifica negli stadi. Le cause del fenomeno che accompagnano il calcio, con un crescendo di manifestazioni sempre meno goliardiche e sempre più degne dell’attenzione del giudice penale, non sono molto chiare. Sembra che molti rifiutino di considerare la competizione calcistica come una manifestazione sportiva e si lasciano andare ad improvvisi atti di teppismo. I fenomeni di violenza negli stadi sono, piuttosto, gratuite manifestazioni di violenza visto che la reazione violenta non è il più delle volte legata al risultato sportivo. Chi ama questo tipo di violenza in genere, presa singolarmente è una persona normale che diventa delinquente solo in gruppo. La sua violenza non è indirizzata a bersagli ben precisi: danneggia vetrine, automobili, picchia. Nella sua aggressività è riconoscibile un sapere infantile di sfida.
Molti altri sono i momenti di violenza che ci circondano: quelli legati a rancori personali, vendette, interessi privati, traffici illeciti. La notizia incredibile di un ragazzo di nove anni sorpreso dalla polizia a vendere droga perché costretto a farlo, in una piazza della periferia di Palermo, ha fatto, tempo fa, il giro delle agenzie di stampa. Questo, però, è solo uno dei tanti episodi di violenza fisica e psicologica, a cui vengono sottoposti i bambini, esseri umani troppo spesso plagiati e sfruttati da persone senza scrupoli. È nato il traffico di bambini ceduti dalle famiglie in cambio di soldi e allevati come animali da laboratorio, fatti crescere per offrire gli organi del proprio corpo ad un’umanità ricca. Sono numerosi, i casi di ragazzi che vivono nell’incubo di essere puniti, insultati, ridicolizzati, con incredibile crudeltà mentale; e non di rado il suicidio diventa la protesta silenziosa di queste piccole vittime lasciate completamente in balia dell’autorità dei genitori. L’aggressività è innata nell’uomo, ma quando essa è mirata al conseguimento di un traguardo positivo è perlomeno giustificate. La violenza invece, non lo è mai. Essa viene appresa e praticata persino da bambini, perché mutano gli adulti ed anche perché spesso hanno paura di loro, e si lasciano sopraffare dalla loro aggressività interna, diventando violenti e difendendosi per paura. La realtà del nostro tempo è troppo ricca di contrasti, troppo spesso polemica, perché l’uomo possa viverla in modo originale, libero di comprendere le proprie scelte e di trovare l’equilibrio necessario per raggiungere la maturità di auto controllarsi. Accanto a molti episodi di intolleranza, vi sono tante persone che sentono l’esigenza di pace e di amore. Tutti dovremmo allora impegnarci di più perché il mondo cambia in meglio a vantaggio della giustizia, della solidarietà e del miglioramento di ognuno. Ogni gesto di pace, può servire alla causa: in un mondo così sconvolto dalle violenze più assurde, ogni gesto di comprensione e di dialogo è importante. E se un giorno, ci sarà un giorno di pace, bisogna credere fermamente che esso non sarà frutto solo di leggi migliori ma soprattutto di coscienze più mature.

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