Giolitti e Età Giolittiana - Studentville

Giolitti e Età Giolittiana

Giolitti e età giolittiana: schema e riassunto. Sintesi sulle principali vicende riguardanti l'età giolittiana.
Giolitti e Età Giolittiana

GIOLITTI E ETA' GIOLITTIANA. In questo articolo vi proponiamo un ottimo riassunto per capire bene le date e gli avvenimenti che caratterizzarono la scena politica italiana, nel primo quindicennio del Novecento, la cosiddetta età giolittiana. Vi siete chiesti perché gli fu assegnato questo nome? Che cosa accadde?  Leggete e intuirete!

ETA' GIOLITTIANA: RIASSUNTO E SCHEMA. Sul piano politico, i primi anni del Novecento italiano furono dominati dalla figura del liberale Giovanni Giolitti, capo del governo ripetutamente dal 1903 al 1914, con due brevi interruzioni. Per età giolittiana s'intende, quindi, quel periodo della storia italiana, corrispondente al primo quindicennio circa del Novecento che prese il nome dai governi di Giolitti, caratterizzato da una notevole crescita economica e sociale, sino alla vigilia della prima guerra mondiale.
La sua opera di statista fu fondamentale. Durante i suoi governi sviluppò un progetto riformista, che puntava alla modernizzazione dello Stato italiano, al decollo industriale e al graduale inserimento delle classi popolari nella vita politica.
A questo scopo Giolitti attuò una serie di riforme sociali, che prevedevano, ad esempio, l’ampliamento delle assicurazioni sul lavoro, la regolamentazione del lavoro femminile e di quello minorile.  Riconobbe pienamente il diritto di sciopero e mantenne sempre una posizione di neutralità incoraggiando le trattative tra le parti in lotta. 

  • In questo nuovo clima nel 1906 fu fondata la Confederazione Generale del Lavoro (CGL) che iniziò a rappresentare il movimento operaio,  in espansione grazie  alla crescita del settore industriale.
  • Giolitti ebbe il merito di aver adottato il Suffragio Universale maschile, nel 1912. Un altro successo politico del 1913 fu il Patto Gentiloni, ovverosia l’ottenimento del sostegno degli elettori cattolici al partito liberale, e questo consentì ai cattolici di rientrare nel mondo della politica, dopo il divieto (non expedit) pontefice del 1870, e riconciliare i rapporti tra stato e Chiesa.
  • In età giolittiana riprese l’espansione coloniale in Africa: approfittando della crisi in cui versava l’impero Ottomano, nel settembre del 1911 Giolitti, sostenuto da gran parte dell’opinione pubblica italiana, iniziò la Guerra in Libia. La Libia, all’epoca, paese facente parte della Turchia fu conquistato insieme alle isole Dodecannes, nell’ottobre del 1912.

La fine dell’età giolittiana fu segnata dall'arrivo al governo nel 1914 di Antonio Salandra. Mentre Giolitti era schierato, a proposito della prima guerra mondiale, a favore della neutralità, Salandra e il suo ministro degli esteri Sidney Sonnino, in seguito al Patto di Londra, appoggiava l'intervento a fianco della Triplice Intesa.  Giolitti nel 1915 si trovò ad essere il capo della maggioranza neutralista del parlamento, ma Salandra, con l’appoggio del re, manifestò ugualmente la sua volontà  interventista, facendo uscire l'Italia dalla neutralità e portandola nella Prima guerra mondiale.

Vuoi sapere come va a finire con la Prima guerra mondiale? Leggi: Prima guerra mondiale: riassunto
 

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