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Tema svolto sul 25 aprile

Tema svolto sul 25 aprile

Tema svolto sul 25 aprile festa della liberazione: riflessioni per un compito di italiano o un saggio breve storico.

TEMA SVOLTO SUL 25 APRILE

Il 25 aprile arriverà tra qualche giorno ma tu non devi farti cogliere impreparato: si tratta di una ricorrenza molto importante per l’Italia e sicuramente il tuo prof. di italiano ti sta aspettando al varco per assegnarti un tema sulla festa della Liberazione in cui dovrai dimostrare di averne colto il significato profondo.

Noi di StudentVille abbiamo pensato di svolgere una traccia di base su questo argomento a cui potrai ispirarti e prendere spunto per il tuo saggio breve o per il tuo tema. In questo articolo vi proponiamo un tema di natura storica, per evidenziare le tappe salienti del corso degli eventi che portarono alla liberazione dal regime fascista, da cui prendere delle indicazioni per svolgerlo al meglio. Siete pronti? Ecco il contenuto aggiornato per voi!

TEMA SVOLTO SULLA LIBERAZIONE – Introduzione

La festa nazionale del 25 aprile ha profonde radici storiche e per questo ha un alto contenuto simbolico in quanto ha il compito di ricordarci la liberazione del nostro Paese dal fascismo e dall’occupazione tedesca. Il 25 aprile 1945 infatti, i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine alla Seconda Mondiale e dando così il via al processo di liberazione dell’Italia dall’oppressione fascista. E’ quindi doveroso festeggiare il 25 aprile anche facendo un excursus storico, di fatti ed eventi che hanno determinato una svolta così importante per la vita del nostro Paese, una liberazione sui cui si basa almeno in parte anche il nostro presente.

Ecco alcuni consigli sullo svolgimento: 25 aprile, tema sulla liberazione: come svolgerlo

TEMA SVOLTO SUL 25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE – Svolgimento

Per capire a fondo la nostra situazione del 1945, però, occorre fare un piccolo passo indietro. Nel 1943, dopo oltre vent’anni di regime fascista, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, in Italia iniziò a profilasri un cambiamento basilare: il nuovo governo, presieduto da Badoglio, chiese agli Angloamericani l’armistizio, che venne firmato l’8 settembre. Di conseguenza, la Germania nazista, non volendo abbandonare il fronte italiano, reagì attaccando il nostro Paese e occupando parte del territorio.

Questa ritorsione incendiò gli animi: in molti non poterono più accettare l’occupazione nazista e presero le armi, diventando partigiani per lottare contro il regime e i nazisti in una lotta civile e militare che ha determinato in parte gli eventi. Infatti contro il nazi-fascismo si schierarono accanto ai partigiani, gruppi di volontari civili antifascisti e il Corpo Volontari della libertà (CVL), formato dal governo Badoglio, che combatté accanto agli Angloamericani.

In un primo momento, le forze tedesche si assestarono sulla linea di Cassino ritirandosi poi sulla cosiddetta Linea Gotica, che lasciava nelle loro mani il Settentrione. Qui, nel frattempo, era stata costituita da Mussolini la Repubblica Sociale fascista (RSI), nota anche come Repubblica di Salò. I partigiani si raggrupparono in reparti adatti alla guerriglia, e agirono contro le truppe tedesche e fasciste con azioni di sorpresa e attirando su di sé forze che altrimenti sarebbero state adoperate al fronte.

Negli anni che andarono dal 1943 al 1945 molti furono gli episodi degni di nota: la Repubblica di Domodossola, l’insurrezione di Alba, i massacri tedeschi di Marzabotto, l’attentato di via Rasella a Roma, cui seguì per rappresaglia la strage delle Fosse Ardeatine. Fu molto importante il sostegno morale e pratico della popolazione civile, che e aiutò i partigiani schierandosi al loro fianzo. L’organizzazione gerarchica partigiana fece capo a un Comitato Nazionale di liberazione (CNL), in cui erano rappresentati tutti i partiti antifascisti.

Troviamo nella storia di quei mesi alcuni nomi che saranno assai significativi nella futura storia italiana: Ferruccio Parri, che sarà presidente del Consiglio, Giuseppe Saragat e Sandro Pertini, poi presidenti della Repubblica, gli esponenti politici De Gasperi, Togliatti, Nenni. La lotta armata s’intensificò negli ultimi mesi di guerra.

Intanto il conflitto volgeva a favore degli Alleati, che minacciavano la stessa Germania, dove giungeranno ai primi di maggio del 1945. Il CLN preparò l’insurrezione generale, che divampò ad aprile, liberando molte città.
La data del 25 aprile è stata scelta come la più significativa per commemorare quei giorni, data in cui effettivamente furono liberate due importanti città del nord, Torino e Milano.

TEMA SVOLTO SUL 25 APRILE – Conclusione

Non stupisce, quindi, che ogni anno nelle città italiane vengano organizzati cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la festa della liberazione da parte di uomini che con tanti sacrifici portarono in Italia la democrazia, di cui oggi fortunatamente godiamo. Ancora oggi si ricorda il grande rilievo e il valore morale e politico della lotta partigiana a cui hanno aderito uomini e donne di diversi partiti, che trovarono un punto d’incontro sia nella lotta contro lo straniero per l’indipendenza, sia nella democrazia, dopo venti anni di dittatura.

Proprio grazie a questi semi piantati con tanta fatica si giunse, il 2 giugno 1946, al referendum istituzionale che proclamò la Repubblica e all’elezione dell’Assemblea Costituente, che formulò la Costituzione, entrata in vigore l’1 gennaio 1948.  I valori costituzionali, pur nelle differenze di opinione e in mezzo a difficoltà sociali ed economiche, hanno consentito la ricostruzione dalle rovine della guerra e la vita sociale e politica dell’Italia ormai da molti decenni. La celebrazione del 25 aprile non è dunque solo un ricordo storico, ma un’occasione annuale per rinverdire e ribadire i valori della Resistenza e della democrazia.

TEMA SUL 25 APRILE: SPUNTI

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