Braid, la video-favola d'amore - Studentville

Braid, la video-favola d'amore

“Tim è alla ricerca della Principessa, rapita da un mostro malvagio: questo è successo perchè Tim ha commesso un errore…”. Questo è l'incipit di uno dei giochi rivelazioni dell'anno...

"Tim è alla ricerca della principessa, rapita da un mostro orribile e malvagio. Questo è successo perchè Tim ha commesso un errore. Più di uno anzi. Ha commesso molti errori durante il tempo che hanno trascorso insieme, tanti anni fa. I ricordi sono offuscati, sostituiti da altri ricordi, ma un’immagine gli è impressa nella memoria: la principessa che gli girava bruscamente le spalle, la sua treccia che lo sferzava con disprezzo. Lei ci aveva provato, ad esser indulgente, ma chi può dimenticare una bugia colpevole, una pugnalata alla schiena? Certi errori cambiano irreversibilmente una relazione; anche se chi ha sbagliato ha imparato dal suo errore e non lo rifarebbe mai. Lo sguardo della principessa si incupì e lei divenne più distante.

Il nostro mondo, basato sui rapporti di causa ed effetto, ci ha insegmato ad esser avari di perdono, perchè perdonare ci espone al rischio di soffrire. Ma se abbiamo imparato dai nostri errori, se ci hanno fatto diventare migliori, non dovremmo esser premiati per questo, piuttosto che puniti? Ma se il mondo funzionasse in maniera diversa, potremmo dirle "Non intendevo dire quel che ho detto" e lei risponderebbe "Non importa, capisco" e non se ne andrebbe via. E la vita proseguirebbe come se davvero quella cosa non fosse mai stata detta. L’esperienza ci renderebbe comunque più saggi, ma non dovremmo più soffrire per i nostri errori. Tim e la principessa passeggiano nel giardino del castello. Ridono insieme, inventando nomi per uccelli colorati. Gli errori dell’uno sono nascosti all’altro, al sicuro tra le pieghe del tempo".

Gameplay

Ecco un assaggio della trama narrata da "Braid"; presentata in puro formato testuale è in grado di catturare l’attenzione del giocatore e di spingerlo, addirittura, a riflettere: qualità di cui ben pochi altri titoli rinomati possono fregiarsi.
La sua semplicità è in grado di rivelarsi estremamente profonda: Tim, il protagonista dell’avventura, ha commesso un terribile errore ed ha perduto la sua principessa; con ogni sforzo sta tentando di porre rimedio. In pochi istanti il lettore è in grado di cogliere le metafore nascoste in una favola apparentemente semplice ed immediata, utilizzate per parlare di amori, amicizie e affetti che coinvolgono chiunque.

"Braid" nacque come progetto indipendente figlio degli sforzi di Jonathan Blow. Apparve, per la prima volta, come una versione per Xbox 360 durante la conferenza Microsoft del Tokyo Game Show 2007. Da allora ne è passato di tempo ed il titolo ha acquisito sempre più importanza nel panorama videoludico internazionale.

Tim, è in possesso di un particolare potere in grado di farlo tornare indietro nel tempo di pochi istanti, così come dall’inizio del livello stesso. L’uso più ovvio di una simile qualità è il poter ripetere un salto mal calcolato o evitare morte certa, impendendo al giovane eroe di finire nelle fauci di qualche orribile creatura. Tuttavia il gioco approfondisce il concetto di manipolazione temporale e richiede ad ogni impavido avventuriero di ampliare i propri orizzonti e provare a sfruttare anche l’ambiente stesso: in effetti, ogni livello è caratterizzato da diversi elementi (creature, lastre, trappole) immuni all’effetto temporale; questo significa che il giocatore, istante per istante, deve considerare in che modo si stia evolvendo la linea temporale e tornare all’esatto momento in cui possa sfruttare l’ambiente. Per esempio, si può attivare una passerella irraggiungibile ed immune ai cambiamenti del tempo per poi effettuare un balzo nel passato e ritrovarsi sopra la passerella come per magia.
Come se ciò non bastasse, "Braid" non si limita ad introdurre lentamente nuovi concetti ma, spesso, mischia le carte in tavola e le regole stesse. E’ quindi possibile ritrovarsi in un livello il cui tempo "scorre" solo quando il protagonista cammina, oppure è possibile incontrare "bolle temporali" in cui ogni movimento viene accentuato o rallentato.
Tutto ciò con lo scopo di recuperare alcuni pezzi di puzzle ciascuno suddiviso in dodici parti per ognuno dei sei mondi visitabili.
Grafica e Sonoro
 
 
Lo stile artistico con cui prendono vita le poche righe della trama, coinvolge sia l’aspetto grafico che quello sonoro. La prima impressione è di trovarsi di fronte ad un quadro in acquerello, pieno di colori e di dettagli. Le animazioni, seppur semplici, sono fluide e curate. La palette grafica a dir poco sorprendentemente varia ed in armonia con il contesto del gioco stesso.
L’accompagnamento musicale non è da meno: coinvolgente in ogni situazione di gioco, a tratti evocativo, e mai troppo invadente o insignificante
La localizzazione dei testi in italiano, è superlativa.
 
In collaborazione con Cyberludus.com

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