Dipinti famosi: la nostra classifica dei cinque migliori - Studentville

Dipinti famosi: la nostra classifica dei cinque migliori

I 5 dipinti più famosi racchiusi in una classifica: scopri quali sono le tele più emozionanti dipinte dai grandi artisti del passato e il loro significato.

DIPINTI FAMOSI: LA NOSTRA CLASSIFICA DEI CINQUE MIGLIORI. L'estro umano produce dipinti dai tempi in cui l'uomo era più simile a Cheeta che a Einstein: partendo dai graffiti nelle caverne abbiamo fatto un bel po' di strada e la concezione dell'arte è mutata fino a diventare non solo creazione di opere e reazioni emotive ma anche un vero e proprio commercio, a volte sommerso e in alcuni casi illegale (pensate ai tanti furti di opere meravigliose che ora presumibilmente si trovano in un ricco salotto mentre prima potevano essere ammirate da tutti).
Sia come sia l'arte non ha smesso di parlare all'essere umano fin dai tempi della caverna di cui sopra ed è con questo spirito che vi presentiamo la nostra "classifica" dei cinque dipinti migliori tra i più famosi: lontani dal pensare che la nostra opinione possa valere per tutti o che sia perfino possibile fare paragoni in quest'ambito vi proponiamo i dipinti che più ci hanno coinvolto e che più a lungo hanno risuonato dentro di noi.


 

DIPINTI MODERNI PIU' FAMOSI. L’Urlo (E. Munch, 1893). Sapete cos’è un attacco di panico? Durante un attacco di panico la persona non riesce a respirare, si sente strana, il cuore va a duemila e la persona pensa di stare per morire. Ecco, l’attacco di panico è L’Urlo, dipinto da un pittore che aveva sperimentato più volte queste sensazioni e che fa risalire alla produzione di questa serie di dipinti (L’Urlo ha infatti quattro versioni) proprio uno di questi momenti. Come scrive lo stesso Munch: “Una sera camminavo / lungo un viottolo in collina / nei pressi di Kristiania / con due compagni. Era / il periodo in cui la vita / aveva ridotto a brandelli / la mia anima. / Il sole calava, si era / immerso fiammeggiando / sotto l’orizzonte. / Sembrava / una spada infuocata / di sangue che tagliasse / la volta celeste. / Il cielo era di / sangue sezionato / in strisce di fuoco, / le pareti rocciose infondevano / un blu profondo / al fiordo scolorandolo / in azzurro freddo, giallo e / rosso. / Esplodeva / il rosso sanguinante lungo / il sentiero e il corrimano, / mentre i miei amici assumevano / un pallore luminescente. / Ho avvertito / un grande urlo, / ho udito, / realmente, un grande / urlo, i colori della / natura mandavano in pezzi / le sue linee, / le linee e i colori / risuonavano vibrando, / queste oscillazioni della vita / non solo costringevano / i miei occhi a oscillare, / ma imprimevano altrettante / oscillazioni alle orecchie, / perché io realmente ho udito / quell’urlo – e poi ho dipinto / il quadro L’urlo” (Frammenti sull’arte, di E. Munch, ed. Abscondita).
 

CLASSIFICA DIPINTI MIGLIORI: I PIU' FAMOSI. Scudo con testa di Medusa (M. Merisi da Caravaggio, 1567 ca.). Di questo dipinto esistono due versioni: la prima, quella originale, fa parte di una collezione privata. La seconda, che è una copia della prima ed è montata su uno scudo di legno sempre a opera di Caravaggio, venne commissionata all’autore dal Cardinal Del Monte (amico di Caravaggio, che per il resto non faceva altro che cacciarsi nei guai compreso uccidere un uomo durante una rissa, essere condannato a morte per questo e passare la vita a scappare da questa condanna) per Ferdinando I de’ Medici, ed è esposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Ma perché questa versione è montata su uno scudo? La mitologia vuole che questo strumento di difesa ricorra due volte nella storia dell’uccisione di Medusa da parte dell’eroe Perseo: all’inizio, perché Perseo riesce a non farsi pietrificare dal mostro proprio perché non lo guarda mai direttamente ma sempre riflesso nello scudo e alla fine, quando Atena, ricevuta la testa della Medusa dall’eroe, la monta sul suo scudo.
 

DIPINTI FAMOSI: CLASSIFICA DEI MIGLIORI. Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio (S. Dalì,1944). Dalì, esponente controverso del movimento surrealista, dal quale fu cacciato quando dimostrò il suo sostegno al feroce dittatore spagnolo Francisco Franco, è da sempre riconosciuto come un personaggio eccentrico ed eclettico: non si interessò infatti solo alla pittura ma anche al cinema, alla gioielleria, al teatro e alla psicoanalisi della quale ammirava moltissimo il padre, l’ebreo Sigmund Freud. Nonostante Dalì infatti si rifiutasse di criticare apertamente il fascismo o il nazismo le idee di Freud sulla mente umana e sui sogni gli piacquero tanto da spingerlo a cercare di trovare un modo di esplorarle tramite la pittura, com’è possibile vedere in questo quadro. Come disse George Orwell a proposito di Dalì: “Bisognerebbe essere capaci di tenere presente che Dalí è contemporaneamente un grande artista ed un disgustoso essere umano. Una cosa non esclude l'altra né, in alcun modo, la influenza.”
 

DIPINTI FAMOSI SULLA GUERRA: CLASSIFICA. Guernica (P. Picasso, 1937). Oppositore dichiarato del regime franchista era invece Pablo Picasso che fece del primo abbozzo “Lamento en muerte del torero Joselito” quello che poi sarebbe diventato il famoso “Guernica”, dipinto che riproduce il terribile bombardamento subito dalla cittadina omonima a opera dell’aviazione fascista italiana e di quella nazista venute in aiuto alle forze franchiste. L’opera, che in origine ritraeva gli ultimi istanti di vita del torero, morto in una corrida e molto apprezzato da Picasso diventa il quadro più famoso sulla brutalità della guerra e uno sguardo a questo capolavoro cubista è sufficiente a farci capire come questo sia potuto avvenire.
 

DIPINTI FAMOSI SULL'AMORE: I PIU' COINVOLGENTI.  Il bacio (Klimt, 1907-1908). Figlio di un orafo, Klimt decorò di motivi dorati molti dei suoi quadri, fino a far sì che le figure umane vi perdessero i loro contorni. La domanda cruciale di questo quadro in questione è però quella che spesso capita di porci nella vita: lei ci sta o non ci sta? Sta evitando il bacio, come sostengono alcuni o si sta invece abbandonando all’abbraccio dell’uomo, uomo che è facilmente riconoscibile come lo stesso pittore, che usava portare una tunica simile? Decidete voi.

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