Gomorra, da best-seller al Festival di Cannes - Studentville

Gomorra, da best-seller al Festival di Cannes

Tutti i retroscena sul film di Garrone tratto dal libro di Roberto Saviano, vincitore del Gran Premio della Giuria alla rassegna cinematografica appena terminata

Garrone premiato da Roman PolanskiVa a Gomorra”, film tratto dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano (co-sceneggiatore della pellicola) che in poco più di due anni ha venduto oltre un milione di copie il Gran Premio della Giuria al 61° Festival di Cannes. Dopo la standing ovation di almeno cinque minuti alla proiezione dell’opera di Matteo Garrone, c’era d’aspettarselo: lo spaccato napoletano sulla vita camorrista ha colpito la commissione, presieduta da Sean Penn, e tutti i ministri della cultura europei. Il film ha trionfato anche al botteghino italiano, incassando quasi due milioni di euro,  scalzato solo nella seconda settimana di programmazione dal gradino più alto del podio dal nuovo “Indiana Jones”.

“E’ un film di grande impegno civile. E’ difficile riprendersi da quelle immagini, sono un pugno nello stomaco. Il film è meritevole proprio perché capace di fare i conti con noi stessi. Si stenta a credere che questa realtà mostrata da Garrone sia un pezzo d’Italia, ma proprio da qui, da questa presa di coscienza che il cinema offre bisogna avere la capacità di riscatto”. ha commentato il ministro della cultura Sandro Bondi alla presentazione del film al Festival.
“Gomorra” apre un varco all’interno di uno dei più grandi e marci sistemi esistenti in Italia – la camorra – focalizzando l’attenzione su cinque storie, che intrecciandosi portano alla luce un immagine molto toccante di quello che questo sistema ha portato alla Campania ed al resto d’Italia. Roberto SavianoTotò, ragazzo di soli 13 anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case, ma nel frattempo sogna di stare con i più grandi, maneggiare i soldi e le armi, e farsi rispettare nel quartiere. Marco e Ciro, piccoli teppisti di strada, i quali trovano un arsenale nascosto e creano scompiglio per la città credendo di essere invincibili, ma che scopriranno con amare conseguenze cos’è la paura. Roberto, aiutante di Franco (Toni Servillo), trova un posto redditizio nello smaltimento dei rifiuti tossici, ma capisce di non essere in grado di svolgere questo sporco mestiere. Don Ciro, porta-soldi della camorra, convinto da sempre di essere al sicuro da colpi di pistola e minacce, capisce ben presto di essere anche lui un bersaglio facile delle guerre tra famiglie. E infine Pasquale, cerca anche lui di uscire dal sistema, lavorando per una confezione di abiti d’alta moda in una fabbrica in nero, ma alla fine si ritrova a guidare camion per la camorra. Sono questi i protagonisti, tra attori professionisti e persone prelevate direttamente dalla strada, che prendono parte al grande progetto di Garrone: guidati da uno splendido Toni Servillo, sotto la angosciante colonna sonora delle grida e degli spari di Scampia, riescono a dar vita ad un impressionante documentario sui retroscena di Napoli e Caserta, che mette in luce solo alcuni, ma tra i più significativi, punti del libro-scandalo di Roberto Saviano, inserito dal prestigioso New York Times nei migliori 100 libri internazionali dell’anno.
 
Il trailer di “Gomorra”:   
 
 
Dario Esposito La Rossa

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