Jessica, la Norah Jones italiana - Studentville

Jessica, la Norah Jones italiana

C’è chi la accosta alla cantautrice newyorkese, chi alla più esplosiva Joss Stone: il mondo della musica italiana ha scoperto le doti della 14enne Jessica Brando. E le sue cover di Muse, Radiohead e One Republic già spopolano sul web...

Jessica BrandoUna voce toccante, emozionante, di quelle che ti fa vibrare le corde dell’anima. Un approccio pop ma intriso di richiami al soul e al jazz. E d’altronde, avendo studiato gente come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Stevie Wonder, Whitney Houston e Aretha Franklin il palato non può che essere molto raffinato. Ora il mondo della musica italiana si sta accorgendo di avere tra le mani una pietra molto preziosa, un gioiello da non bruciare: il suo nome è Jessica Brando, la sua carta d’identità è verdissima (ha solo 14 anni) ma sta già dimostrando di avere talento da vendere.

“Ho iniziato a cantare a 5 anni – spiega la baby prodigio – studiando i grandi della musica internazionale come Frank Sinastra o Ella Fitzgerald. Poi con dei miei amici abbiamo messo su una band interpretando le cover degli anni 80 in chiave acustica. Qualche video è andato in Rete e la risposta dei navigatori è stata eccezionale”.
Talmente positiva da far scomodare paragoni illustri: Norah Jones e Joss Stone le due cantanti accostate più frequentemente alla giovane e talentuosa Jessica. E la Emi ha bruciato la concorrenza, facendole firmare il suo primo contratto.
La strada scelta è stata quella di un album di cover: “Abbiamo voluto proporre dei brani in chiave inedita e soprattutto acustica anche per far capire alla gente i miei gusti musicali che spaziano da John Legend a John Mayer, da Alex Baroni a Morgan”. Il primo singolo estratto è un chiaro esempio del progetto: la sua versione di “Time is running out” dei Muse è un saggio delle sue doti vocali, del suo approccio tra soul e jazz, del suo profondo talento. E tra le canzoni reinterpretate troviamo anche classici del rock come “Karma Police” dei Radiohead o brani più spiccatamente pop come “Stop and stare” dei One Republic.

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