Scoppia la Joker-mania - Studentville

Scoppia la Joker-mania

Dalla geniale ironia di Jack Nicholson alla violenta follia di Heath Ledger: ripercorriamo le origini e le peculiarietà del più anarchico e spietato criminale che il cinema abbia mai conosciuto

Trucco da clown, vestito viola, capelli verdi trasandati e movenze da teatrante, il tutto avvolto in un fiume di insana pazzia: ecco la descrizione del Joker,  una delle menti più diaboliche mai viste sul grande schermo. Andiamo a scoprire insieme tutti gli aspetti e i retroscena di questo insolito personaggio, tornato a far parlare di sé grazie all’ultima opera di Christopher Nolan.

 

Le origini…

Nemesi di Batman, il Joker è figlio della collaborazione di Jerry Robinson e delle due menti della casa editrice DC Comics Bill Finger e Bob Kane. Apparso per la prima volta nel n.1 di “Batman”nel 1940, diviene uno dei più temuti supercriminali di Gotham City; le sue origini sono narrate in maniera chiara in “Batman: The Killing Joke”: due loschi individui circuiscono un giovane povero e con disperato bisogno di soldi, comico fallito e con una moglie a carico. Durante un colpo in una fabbrica di sostanze chimiche, poco fuori Gotham, i tre criminali vengono fermati dal duplice intervento delle guardie di sicurezza e di Batman, e proprio a causa dell’intervento di quest’ultimo che il giovane Jack, di cui conosciamo solo il nome, finisce spaventato all’interno di un calderone di sostanze chimiche, per poi uscire dagli scarichi con il volto pallido ed i capelli verdi, simboli della morte, e da allora del Joker.

A differenza di molti altri cattivi del mondo dei fumetti, questo villain non è dotato di superpoteri, ma la sua arma segreta è un gas letale, il cosiddetto gas-Joker, che spruzza sulle sue vittime per ucciderle e lasciare sui loro volti una smorfia che ricorda il suo inquietante sorriso.

 

Le apparizioni cinematografiche…

In “Batman”, capolavoro del 1989 diretto dal genio di Tim Burton, i panni del comico terrorista furono indossati dal pluripremiato attore Jack Nicholson, il quale, grazie ad un indiscutibile interpretazione, riuscì a trasmettere gli aspetti fondamentali del personaggio: dalla grande abilità oratoria all’innata ilarità, fino al classico sorriso alla Joker, con il suo talento, Nicholson fu in grado di impersonificarsi alla perfezione in questo ruolo da folle omicida, capacità già apprezzata anche nello "Shining" di Kubrick. Anche se la figura si allontanava molto dall’originale, il Joker di Burton riuscì nell’intento di portare sul grande schermo il primo esempio del malvagio-geniale.

A distanza di anni, si è assistito finalmente, con “Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan, ad un vero e proprio restyling di questo cattivo, che ha segnato anche un notevole salto di qualità rispetto al suo predecessore. Il merito del grande successo riscontrato è dovuto alla superba interpretazione del giovane attore australiano Heath Ledger, deceduto recentemente proprio durante le riprese del film. Con Ledger, la contorta personalità del Joker viene elevata all’ennesima potenza, facendo trasparire in maniera immediata la sua vera natura. Una pazzia senza limiti, non più controllata dalla ragione e dal senso pratico, ma dettata da un’unica e semplice legge: l’anarchia. L’ex casanova, è riuscito in questo film a comprendere le chiavi di lettura degli intricati meccanismi di una mente dominata dal caos, riuscendo a combinare follia e genialità, rendendo lo stesso Joker un attore di cui terrore e distruzione sono il palcoscenico. Dai tic alla risata contagiosa, il personaggio combacia perfettamente alla descrizione fumettistica del terribile clown, il tutto accompagnato da un make-up mai visto prima, che cela il vero volto dell’attore e lo aiuta nella difficile metamorfosi. Secondo alcuni è stata proprio la difficoltà e lo stress derivanti dalla scelta di questa parte, una delle cause del decesso dell’attore australiano.

 

La moda…

Con l’uscita del film è scoppiata in tutto il mondo la Joker mania, battendo di gran lunga quella per l’uomo-pipistrello. Negli USA, infatti, un ragazzo è stato beccato in flagrante dagli agenti di polizia mentre metteva a segno un’insolita rapina: vestito viola, viso dipinto di bianco, occhi cerchiati di nero e grandi labbra rosse, ecco come è stato trovato il giovane mentre rubava da un cinema di Three Rivers poster e altro materiale promozionale della pellicola. Le foto segnaletiche hanno fatto subito il giro del mondo, conferendo a Spencer Taylor, il furfante, grande notorietà.

 

La frase storica…

 

Sono come un cane che insegue un automobile. La inseguirò di continuo, ma quando la prenderò non saprò cosa farmene”

 
(Joker, Il Cavaliere Oscuro)
 
 

Dario Esposito La Rossa

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