Chi corregge la Prima Prova di Maturità? - Studentville
Chi corregge la Prima Prova di Maturità?

Chi corregge la Prima Prova di Maturità?

Prima Prova Maturità: cosa sapere sulla correzione della prima prova, chi la corregge, attribuzione del punteggio e criteri di valutazione.

PRIMA PROVA DI MATURITÀ: CHI LA CORREGGE?

Manca ormai pochissimo alla Maturità 2018, ma se avete ancora dei dubbi sullo svolgimento dell’Esame di Stato, è tempo di chiarirli, così da concentrarsi solo sullo studio e arrivare preparatissimi il 20 giugno, giorno di prima prova. E a proposito della prova di italiano, vi state chiedendo chi correggerà il vostro compito e come verrà attribuito il punteggio? La prima prova 2018 è stabilita dal Miur e uguale per tutti i maturandi d’Italia, indipendentemente dall’indirizzo, ma ci sono delle regole ben precise anche per quanto riguarda la correzione delle prove, i criteri di valutazione e la definizione del punteggio. Se siete interessati a saperne di più: in quest’articolo approfondiremo quello che c’è da sapere sulla correzione della prima prova di Maturità.

CHI CORREGGE LA PRIMA PROVA DI MATURITÀ

La correzione degli scritti della Maturità spetta alla vostra Commissione d’esame, composta, come saprete, da tre commissari interni e tre esterni. Il Miur, per cercare di rendere uniforma la valutazione, ha stabilito delle regole ben precise per quanto riguarda chi e come le prove devono essere corrette.
Per quanto riguarda la correzione della prima prova, secondo il dm n. 358 del 1998, le commissioni possono operare per aree disciplinari, anche se la responsabilità rimane comunque collegiale dell’intera commissione. Questo cosa significa? Gli elaborati di prima prova sono corretti dai docenti, almeno 2 per legge (per questioni di trasparenza), nell’area disciplinare coinvolta  – in questo caso l’insegnante di italiano con un altro di una materia affine – ma la responsabilità della correzione e dell’assegnazione del punteggio è in mano a tutta la Commissione. Qualsiasi professore della commissione può quindi contestare la correzione o la proposta di punteggio suggerita dai commissari che hanno corretto la prova.

PRIMA PROVA DI MATURITÀ: COME VIENE CORRETTA

La Prima Prova di Maturità deve essere corretta seguendo alcuni criteri analitici e rigorosi, evitando così che l’insegnante giudichi gli elaborati in base ai propri gusti personali o alle opinioni espresse.
La prima domanda che dobbiamo porci è: cosa valuta la prima prova?

  • Le competenze riguardanti la lingua italiana (grammatica, sintassi, conoscenza del lessico)
  • Le capacità espressive, logiche e linguistiche (uso del linguaggio appropriato, adatto al contesto e al registro)
  • Le capacità critiche e di ragionamento

Per quanto riguarda la correzione, non tutte le tracce di prima prova sono corrette nello stesso modo, in quanto richiedono in parte competenze e capacità diverse. Nello specifico

  • Analisi del testo (tipologia A): in questo caso vengono valutate le conoscenze relative al testo proposto, la correttezza e la proprietà linguistica, la capacità di dare giudizi motivati e personali, il pensiero critico.
  • Saggio breve o articolo di giornale (tipologia B): nel saggio breve o articolo di giornale sono fondamentali la capacità di analizzare i documenti e selezionare le informazioni, la corretta proprietà linguistica, la capacità di argomentazione e di critica, la ricchezza e esaustività delle conoscenze, l’organicità e la coerenza del testo, la capacità di dare giudizi motivati e personali.
  • Tema storico o tema d’attualità (tipologia C e D): anche in questo caso pesano le conoscenze dimostrate, la capacità critica e di argomentazione, l’organicità e la coerenza del testo e la capacità di dare giudizi motivati e personali.

Leggi anche: Prima prova Maturità: gli errori di grammatica da evitare

PRIMA PROVA DI MATURITÀ: COME VIENE ATTRIBUITO IL PUNTEGGIO

Se la correzione avviene per aree disciplinari, la valutazione è obbligatoriamente collegiale. Tutta la commissione d’esame, a maggioranza assoluta, stabilisce il punteggio in numero intero della prima prova (il punteggio massimo è 15, mentre per avere la sufficienza sono necessari 10 punti). Se sono stati proposti più di due punteggi e non è stata raggiunta la maggioranza assoluta, il presidente di commissione mette ai voti i punteggi proposti, partendo da quello più alto. Nel caso in cui nessuna delle proposte di punteggio raggiunga la maggioranza, è il presidente ad attribuire il punteggio al candidato facendo la media aritmetica di tutti i voti proposti e procedendo all’arrotondamento per eccesso/difetto se la media non è un numero intero.

PRIMA PROVA MATURITÀ: LA GUIDA

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