Confronto tra Ciaula scopre la Luna e Rosso Malpelo: analogie e differenze - Studentville

Confronto tra Ciaula scopre la Luna e Rosso Malpelo: analogie e differenze

Confronto tra Ciaula scopre la luna e Rosso Malpelo: differenze e analogie tra la novella di Verga e quella di Pirandello.

CONFRONTO TRA CIAULA SCOPRE LA LUNA E ROSSO MALPELO: ANALOGIE E DIFFERENZE

Se a scuola hai letto e studiato la novella di Giovanni Verga Rosso Malpelo e la novella di Pirandello Ciaula scopre la luna, non puoi non aver notato analogie e differenze tra queste due famose opere. Seppur scritta tempo dopo, la novella pirandelliana ricalca alcuni temi tipici del Verismo verghiano, anche se ha decisamente caratteristiche diverse, tipiche dell’umorismo dello scrittore siciliano.
Che ne dici di fare un confronto? Siamo certi che ti sarà utile per inquadrare contesto e analisi delle due opere e sicuramente servirà per svolgere i compiti per la scuola.

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CIAULA SCOPRE LA LUNA E ROSSO MALPELO CONFRONTO

Partiamo dalla considerazione che Pirandello, attraverso la novella Ciaula scopre la luna, affronta il tema del lavoro minorile, già ampiamente trattato dal Verga in Rosso Malpelo, e delle estreme condizioni lavorative e di vita nella Sicilia post-unitaria. Quest’ultimo tema si ricollega alla narrativa verghiana e alla “questione meridionale” che fa da sfondo alle opere del Verga.
Sotto questi aspetti, le analogie tra le due narrazioni sono lampanti, ma emerge fin a subito una differenza fondamentale: Pirandello, al contrario di Verga, carica di significati simbolici la sua narrazione.
Prendiamo per esempio la tematica della condizione dei lavoratori, che, nella novella Ciaula scopre la luna, è possibile mettere a fuoco con la figura di Zi’ Scarda, che, nonostante non sia più in grado di lavorare, perché stanco e vecchio, è costretto a farlo, a causa dell’indigenza in cui vive (a questo proposito, ricordiamo la morte del figlio nella cava: ora Zi’ Scarda deve provvedere ai “sette orfanelli e la nuora da mantenere”). La situazione è tragica e Pirandello parte proprio dalle dure condizioni di vita già ben documentate in Verga. Però Zi’ Scarda, al contrario dei lavoratori della miniera verghiani, viene descritto come un povero diavolo, deriso da tutti ed è caratterizzato dalla smorfia che fa con il labbro, ovvero “il suo versaccio solito” per raccogliere “il saporino di sale” di una lacrima.
Si tratta, ovviamente, di un espediente dalla base umoristica che genera il sentimento del contrario rispetto al dramma che quei solchi richiamano. I solchi del viso richiamano i cunicoli stretti e bui della cava e per lui la lacrima salata, più salata delle altre, è un motivo in più per ricordare il figlio morto.
Questo elemento di umorismo, un mix di comico e patetico, è la differenza sostanziale tra Pirandello e Verga, che invece racconta la realtà con la durezza tipica del Naturalismo. Infatti, il punto di vista di Pirandello è oggettivamente diverso: non vuole raccontare la realtà obiettivamente come il narratore naturalista ma mette sotto i riflettori anche l’aspetto psicologico ed emotivo. Certo, anche Pirandello parte da personaggi che appartengono alla stessa società messa in scena da Verga, tant’è che Zi’ Scarda viene sin da subito connotato come un vinto che si sfoga con Ciaula per i soprusi da lui stesso subiti da Cacciagallina e dai minatori più forti.

CONFRONTO TRA CIAULA SCOPRE LA LUNA E ROSSO MALPELO: ANALOGIE E DIFFERENZE TRA I DUE PROTAGONISTI

Anche Ciaula è descritto con tratti umoristici: i suoi tratti fisiognomici sono quelli di un essere a metà strada tra l’uomo e l’animale  e la sua indole da ingenuo lo fa assomigliare ad un uomo primitivo! Lampante in questo senso è il terrore dell’oscurità di una notte senza luna.
Ciaula è diverso da Rosso Malpelo: anche se Pirandello fa riferimento ai carusi che venivano costretti a lavorare fin da bambini come schiavi e come Verga ben descrive, Ciaula è davvero un personaggio nuovo. Nei tratti e nella condizione di vita e di lavoro è molto simile a Malpelo, ma lui in quella miniera addirittura vive bene, al riparo dalle paure che sono fuori dalla cava, al punto che  la stessa rappresenta un involucro quasi materno perché mentre Rosso Malpelo aveva come punto di riferimento il padre, Ciaula è completamente solo e non può contare che sulla pietà di Zi’ Scarda.
Un'altra differenza tra i due riguarda il loro comportamento: Malpelo è violento e crudele a causa delle ingiustizie e dello sfruttamento che ha subito e riserva agli altri lo stesso trattamento, Ciaula, invece, non si vendica, subisce passivamente le ingiustizie altrui, anche per via del suo ritardo mentale. Ciaula quindi si differenzia nettamente da Rosso Malpelo perché in lui troviamo elementi di introspezione psicologica netti e chiari, soprattutto quando poi “scopre la luna”. È lì che Ciaula lo scemo scopre una nuova realtà, prima mascherata ai suoi occhi: ovviamente sapeva dell’esistenza della Luna, ma come sottolinea Pirandello “tante cose si sanno, a cui non si è mai dato importanza”. Il mondo esterno quindi non è così terrificante e la sua bellezza ora è in palese contrasto con la violenza del lavoro in miniera, che ora appare improvvisamente terribile.
Arriviamo così alla differenza più grande tra le due novelle: mentre Ciaula ha il suo lieto fine e sconfigge le sue paure quando scopre la luna, Rosso Malpelo muore in una galleria inesplorata della miniera. Perciò si può concludere affermando che sia Verga che Pirandello rappresentano l’ambiente meschino della società secondo i canoni oggettivi del Verismo, ma Pirandello, nonostante faccia luce su pregiudizi e ipocrisie, ha come scopo principale di osservare la psicologia dell’uomo, senza soffermarsi all’apparenza, indagando più a fondo dentro l’animo umano e non limitandosi a testimoniare una situazione, un dato di fatto.
 

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