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Dicotomia: cosa vuol dire?

Cosa significa dicotomia

Quante volte a scuola, durante le ore di filosofia vi siete ritrovati a sentire la parola “Dicotomia” e magari non capendo anche cosa significasse continuavate a sentire la spiegazione del professore? Cerchiamo di chiarire meglio questo concetto, l’uso e il modo in cui questa parola deve e può essere utilizzata, cercando di collegare anche la terminologia filosofica.

Significato di dicotomia

La parola dicotomia ha diversi significati e spiegazioni, ovvero:

  • Suddivisione di un concetto in due categorie distinte e opposte.
  • Radicale divisione, separazione tra due entità, posizioni, punti di vista
  • Tipo di ramificazione caratterizzato dalla divisione dell’apice in due apici, ciascuno dei quali può, a sua volta, bipartirsi.
  • Primo e ultimo quarto del ciclo lunare

Dicotomia: significato filosofico

Zenone nel suo ragionamento contro il movimento si serve della dicotomia, termine filosofico che indica il fatto che il corpo per percorrere un determinato spazio dovrà prima percorrerne la metà e prima ancora la metà della metà e così di seguito fino al punto che dovrebbe attraversare infiniti spazi: quindi il moto non è possibile. Gli aristotelici estesero impropriamente questa argomentazione anche agli altri paradossi di Zenone relativi alla negazione della molteplicità. Il metodo basato sulla dicotomia fu usato anche da Platone che divise per due le idee dal contenuto universale, ovvero idee-valori, in idee più specifiche cioè idee-cose, stabilendo così una gerarchia delle idee come fa stabilendo, ad esempio, una distinzione tra amore sacro e amore profano, il primo, più nobile, indirizzato all’anima, il secondo ai corpi.

Etimologia di dicotomia

Il termine dicotomia originariamente proviene dal greco: “διχοτομία , dichotomìa” : composto da δίχα ,dìcha, in due parti, e τέμνω ,témno, divido, ed è usato prevalentemente in matematica, filosofia e linguistica. La dicotomia è dunque la divisione di un’entità in due parti costituente una diade, che non necessariamente si escludono dualisticamente a vicenda ma possono essere complementari.

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