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Italiani&cibo, giovani&cibo, bambini&cibo. Il tema è sempre lo stesso e le denunce delle...

Italiani&cibo, giovani&cibo, bambini&cibo. Il tema è sempre lo stesso e le denunce delle statistiche si scagliano felicemente un giorno si e uno anche contro i pigri sovrappeso, i quasi anoressici e i fissati delle diete. Le cause si moltiplicano e si inseguono a vicenda: il consumismo globalizzato, la società alienante post-millenio, la scuola in bilico, la moda magrissima, il mondo precario del lavoro, il signor stress e la felice e perfetta pubblicità. E poi le abitudini alimentari odierne, che sono così diverse dalla scorsa generazione per i fast food, i take away, le colazioni al volo, e il mangiare fuori casa. A cercare una motivazione a questi fenomeni forse ci si perde la testa perché un po’ di ragione purtroppo ce l’hanno tutti.

Per farsi un’idea alcuni dati Doxa sul mondo adolescenza (indagine commissionata da Federalimentare)

–    uno su tre cammina meno di 30 minuti al giorno;
–    passano oltre due ore di fronte alla TV;
–    il 50% fa qualche forma di sport almeno tre volte alla settimana;
–    il 27% dei maschi e il 52% delle femmine vorrebbero dimagrire.

Numeri che parlano chiaro, ma non per questo parlano male. Perché noi valiamo. Si, decisamente si. Anche se a dirlo sono dallo schermo bellone/i satinati e truccati ad hoc, risultati di giorni di trattamento riverito e personalizzato. Voler dimagrire non è sempre anoressia e avere fame non comporta necessaria obesità. Che i giovani italiani siano i più corretti d’Europa nel comportamento alimentare è un dato di fatto statistico e l’allarmismo che spesso si crea da confronti con l’estero o enfatizzando l’uso di alcol e droghe deve essere un monito ma non un’esasperazione.
Se oggi come oggi l’immagine pare fondamentale è anche vero che notizie quasi da prima pagina in cui persino Knoot, il tenero orsetto dello zoo di Berlino, è stato messo a dieta, sono l’ennesima prova di come la manipolazione delle campagne pubblicitarie e dei media sia paradossale.
E allora ben vengano le creme rivitalizzanti, i contorno occhi, i cerotti ammazza-cellulite e anche i Bifidus Actiregularis se possono dare una mano a sgonfiare e curare il corpo. Il resto, e non è poco, dipende dalla volontà e dall’amore verso noi stessi e il piccolo mondo che ci circonda. Da una corsa con le cuffie nelle orecchie ad una giocata estiva con gli amici passa anche la sconfitta di quel personaggio che si è inventato la temutissima prova costume.
L’attenzione verso il nostro corpo affronta il duro esame del terzo millennio: la cosmetica, la chirurgia, il marketing, la pubblicità, le foto ritoccate, i disturbi psicosomatici, l’adolescenza anticipata e poi prolungata, i ritmi di lavoro… Un esercito che non si può combattere con le diete quasi istantanee e quasi risolutrici, perché la verità sta nelle singole persone, nelle storie di sofferenza e avventura che ciascuno vive con la propria identità.

di Davide Nonino

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