Il Governo se ne infischia della scuola? - Studentville

Il Governo se ne infischia della scuola?

Il Governo ha stabilito quali sono le priorità da affrontare nei suoi primi 100 giorni: la scuola e i suoi gravi problemi sono i grandi assenti
Il Governo se ne infischia della scuola?

I primi 100 giorni… senza pensare alla scuola! – Lavoro per i giovani, decreto Imu, agevolazioni fiscali, avvio di una riforma della politica, sono questi i problemi principali di cui si occuperà il governo nei prossimi 100 giorni. Sembra che Letta e la sua squadra però, non abbiamo fatto caso ad un altro dei gravissimi problemi che assilla il nostro tormentato Paese: la drammatica situazione in cui verte la Scuola italiana. Ma non era proprio Letta che aveva promesso “ di ridare entusiasmo e mezzi idonei agli educatori che in tante classi volgono il disagio in speranza”?

Le polemiche: la scuola grande assente – Scoppia la polemica di sindacati e pezzi del Pd che ricordano al premier Letta i sacrifici che scuola e insegnanti sono stati costretti a fare negli ultimi 5 anni. "Istruzione e formazione grandi assenti nelle priorità indicate dal presidente del consiglio per i primi cento giorni del suo governo. Cento giorni, o poco più, sono anche quelli che ci separano dall’avvio di un nuovo anno scolastico, che vorremmo si aprisse in un clima finalmente nuovo e diverso" – afferma Scrima, segretario generale Cisl Scuola.

La parola ai ministri – Si mostra contrariato anche l'ex ministro della scuola Fioroni che afferma "La scuola ha  bisogno di discontinuità e interventi: in queste ore si stanno concretizzando ulteriori tagli decisi ben prima del governo Letta, tagli che rischiano di mettere in discussione persino il diritto alla scuola materna". La replica del ministro Maria Chiara Carrozza giunge via Facebook: "Scuola università e ricerca sono centrali nell'azione di governo. […] In linea con le priorità del governo sul lavoro e sulla casa, noi dobbiamo investire su edilizia scolastica e residenze universitarie, sui precari e sui giovani professori. Il diritto allo studio e la lotta alla dispersione scolastica e universitaria saranno prioritari per il prossimo futuro".

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