La battuta di Berlusconi sulle scuole serali non fa ridere gli studenti - Studentville

La battuta di Berlusconi sulle scuole serali non fa ridere gli studenti

La rete degli studenti in una nota disapprova una battuta sulle scuole serali di Silvio Berlusconi, ospite ieri nel programma di Michele Santoro, Servizio Pubblico
La battuta di Berlusconi sulle scuole serali non fa ridere gli studenti

Berlusconi ospite da Michele Santoro – I rapporti pubblici e "legali" tra Silvio Berlusconi e Michele Santoro sono tesi da anni. La notizia della partecipazione di Berlusconi al programma "Servizio Pubblico" ha così lasciato di stucco tanti italiani, gli stessi che ieri sono rimasti incollati davanti alla tv a seguire il programma di Santoro. Anche molti studenti hanno guardato con interesse il talk-show, e non sono rimasti in silenzio di fronte a una battuta infelice di Berlusconi nei confronti di Santoro, che ironizzava sulle scuole private.

Ha fatto le scuole private? – "Lei Santoro è andato all'università o ha fatto le serali?" chiede Silvio Berlusconi a Michele Santoro. "Io partendo da zero ho messo insieme 56 mila persone e versate nelle casse dello Stato 9 miliardi di euro. Il mio successo ha contribuito al mantenimento dello Stato", rivendica l'ex premier. Poi riprende il lungo discorso sulla necessità di cambiare la Costituzione per rendere governabile il Paese e a Santoro che lo interrompe dice: "Vede che non l'ha ancora capito?". E il conduttore di rimando: "Vado alle serali e recupero". La battutaccia non è piaciuta però a molti studenti, cosa c'è di male nel fare le scuole serali?

La nota degli studenti – “Berlusconi, l’ironia sulle scuole serali fa ridere solo lei!”questo il titolo di una nota firmata  dalla Rete degli studenti e il portavoce Michele Lannicontinua:  “Le battute sulle scuole serali che stiamo ascoltando in diretta nel dibattito con l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono inappropriate e per nulla divertenti. Le scuole pubbliche serali sono un’opportunità per recuperare parte dell’abbandono scolastico, che nel nostro paese resta comunque altissimo, e per contribuire alla formazione di cittadini e cittadine e quindi di contribuire al benessere del paese.” Conclude Lanni: "Se questo è il rispetto che Berlusconi da' all'istruzione pubblica, seppur questo non ci stupisce affatto visti i precedenti del suo mandato, ci auguriamo vivamente che queste elezioni decretino per lui il tanto atteso momento della pensione".

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