La scuola riparte tra le proteste - Studentville

La scuola riparte tra le proteste

E’ andata di scena la protesta degli studenti, tornati quest’oggi sui banchi di scuola. I ragazzi hanno indossato davanti alle scuole dei caschetti gialli per “per proteggersi la testa dalle macerie che Gelmini e Tremonti hanno causato"
La scuola riparte tra le proteste

”Finalmente entra in vigore la riforma delle scuole superiori”. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini non nasconde la sua soddisfazione per l’avvio da quest’anno della nuova scuola: “L’obiettivo è fare in modo che il diploma non sia solo un pezzo di carta ma un titolo spendibile sul mercato del lavoro. La riforma delle superiori, grazie alla quale moltissimi studenti potranno usufruire dei nuovi licei, della nuova istruzione tecnica all’insegna di più inglese, più istruzione in lingua straniera, più attenzione anche alla matematica”.

Gli studenti italiani però non la pensano come il ministro, come testimonia la massiccia protesta che ha caratterizzato il primo giorno di scuola. Le scuole si sono aperte in Calabria, Friuli, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e a Bolzano, e la Rete degli Studenti ha organizzato una protesta con i manifestanti che indossano caschetti gialli da lavoro, “per proteggersi la testa dalle macerie che i ministri Gelmini e Tremonti hanno causato”. Previsto per le 15.30 un sit-in davanti al Ministero dell’Istruzione. La Rete degli Studenti annuncia che per l’occasione lancerà “la prima data di mobilitazione studentesca che aprirà l’autunno caldo della scuola”.Saremo noi studenti – fa sapere Sofia Sabatino, portavoce della Rete degli studenti – insieme a tutte le componenti della scuola, a ricostruire pezzo su pezzo le nostre scuole”.

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