L'origine di alcuni simboli matematici - Studentville

L'origine di alcuni simboli matematici

Maggiore, minore, radice quadrata: ecco perché sono fatti proprio così
L'origine di alcuni simboli matematici

La storia dei simboli matematici incuriosisce in tanti. Se molte cose, infatti, si sanno sull'origine dei numeri (nacquero in India tra il 400 a.C. ed il 400 d.C. per poi essere trasmessi nell'Asia occidentale), molto meno si sa sui vari segni.

Il simbolo di maggiore > e minore < ad esempio. Essi furono introdotto dal matematico T. Harriot nel 1631. Pare essere una bufala il fatto che il professore si fosse fatto influenzare da un tatuaggio.

Più realisticamente, Harris s'ispirò all'abitudine dell'epoca di utilizzare i punti per indicare il maggiore o il minore. Ad esempio: 2 : . di 1 oppure 1 . : di 2. Harris non fece altro che unire i punti, inventando i simboli attualmente in uso ed inserendoli per la prima volta nell'opera Artis analiticae praxis.

Il simbolo della radice quadrata fu invece introdotta dal monaco agostiniano luterano M. Sbafai (1486-1567) verso la metà del '500. Sino ad allora era in uso la lettera R.

Il simbolo i per indicare √-1 fu inventata da Eulero nel 1777, lo stesso Eulero utilizzò per la prima volta la lettera e per indicare la base dei logaritmi naturali.

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