Matematica? Un incubo per quasi 500mila studenti - Studentville

Matematica? Un incubo per quasi 500mila studenti

Il 43% dei debiti registrati nell'ultimo anno sono dovuti a insufficienze in matematica. Con il decreto legge Fioroni in tanti rischiano la bocciatura.
Matematica? Un incubo per quasi 500mila studenti

Italiani, popolo di poeti e sognatori. Certo non di matematici, nonostante qualche precedente illustre: stando ai dati del Ministero della Pubblica Istruzione il 43% dei debiti registrati nell’ultimo anno scolastico sono dovuti a insufficienze in matematica.
Facendo un rapido calcolo – sempre che ci si riesca – gli studenti virtualmente bocciati per questa lacuna congenita al nostro Paese sarebbero 408mila – anzi, quattrocento ottomila, visto che anche noi preferiamo le parole ai numeri. La bocciatura infatti è automatica se lo studente non recupera il debito acquisito prima dell’inizio del successivo anno scolastico, come voluto dal decreto legge Fioroni.
E ora il Ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, che giusto qualche giorno fa ha firmato l’ordinanza sulle attività di recupero scolastico, pensa a come rimediare: è già stato convocato il Comitato Scientifico dei Matematici. Questi supererori della matematica avranno il compito di contrastare l’allergia numeri, equazioni e dimostrazioni che affligge gli studenti italiani; ma sarà davvero colpa dei soli studenti? La matematica certo è difficile anche per chi la insegna…
I numeri parlano chiaro (fonte: Reuters):
L’emergenza matematica riguarda tutto il territorio nazionale in maniera omogenea, da Nord (44,5%) a Sud (41,7%), passando per il Centro (44%) e le isole (44,1%).In particolare gli studenti che nell’anno scolastico 2006/2007 hanno contratto il debito in questa materia sono: 129.000 negli istituti tecnici; 104.000 nei licei scientifici; 80.000 negli istituti professionali; 39.000 nei licei classici. Secondo il Ministro Fioroni le cause di questa emergenza, così come l’ha chiamata lui stesso, stanno nel generale abbassamento della competenza linguistica. "Piu’ volte ho sollevato il problema dell’impoverimento del linguaggio provocato anche dal tipo di offerta del mezzo televisivo. Occorre agire in piu’ direzioni: riuscire a destare la curiosità e la voglia di apprendimento dei ragazzi nei confronti delle materie scientifiche, ma anche aggiornare i docenti e ripensare alle modalita’ con cui vengono formati".

Al Comitato Scientifico dei Matematici (che detto così sa un po’ di setta segreta) il compito più arduo: "Dagli esperti mi aspetto che, mentre si accingono a risolvere i sette enigmi della matematica ancora irrisolti, trovino anche il tempo di risolvere questo ottavo che per noi e’ anche il piu’ importante: come far capire, studiare e piacere la matematica ai ragazzi".
Noi non siamo certo matematici ma un’idea ce la siamo fatta, e con tutti probabilmente tutti quelli che hanno avuto esperienze traumatiche e incontri/scontri con a matematica negli anni di scuola: non è che il problema sta soprattutto in chi insegna? Coraggio, quanti di noi hanno cominciato a odiare una materia o a trovarla incomprensibile proprio a causa di chi la spiegava? Attaccare la scuola è un po’ come sparare sulla croce rossa, si sa, ma se davvero il Ministro vuole cambiare qualcosa dovrbebe dare ascolto anche agli studenti: chissà che la chiave non sia nelle loro lamentele riguardo a insegenenti che non spiegano, non rispondono, non sanno. Ben venga allora l’aggiornamento per gli insegnanti: aspettiamo il verdetto dei supererori della matematica.

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