Orientamento Universitario: caratteristiche ragazza per facoltà
Orientamento Universitario: come capire una ragazza in base alla Facoltà

Orientamento Universitario: come capire una ragazza in base alla Facoltà

Orientamento Universitario: dimmi che Facoltà fai e ti dirò chi sei! Scopri come capire il carattere di una ragazza in base alla Facoltà che frequenta.

ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO: COME CAPIRE UNA RAGAZZA IN BASE ALLA FACOLTÀ

Ci sono molte scuole di pensiero riguardo al metodo di scelta della facoltà universitaria alla quale iscriversi: c’è chi consiglia di indirizzarsi verso le professioni di cui c’è più offerta, chi invece dà per scontato che vada seguita la propria passione, altri si affidano completamente alle direttive dei genitori, di cui magari seguiranno le orme. E poi c’è tutto un altro filone dell’orientamento universitario, che si focalizza principalmente sulla quantità e qualità dei membri del gentil sesso che sarà possibile incontrare, sedurre e – perché no – concupire prima durante e dopo le lezioni.

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ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO: COME CAPIRE UNA RAGAZZA IN BASE AL CORSO DI LAUREA

Ma siete davvero sicuri di sapere cosa vi aspetta, se scegliete questo antico sentiero segnato dalle lacrime dei vostri predecessori? Per venirvi incontro ecco la nostra guida alle ragazze che potrete trovare in ogni facoltà.

  • Facoltà di Giurisprudenza: riuscireste a riconoscere le future avvocatesse anche a distanze siderali, visti i tacchi immancabili su cui si agitano, fasciati da completini molto professionali e sempre parecchio invitanti. Ma tanto sono appariscenti in università, tanto si rintanano a casa per mesi e mesi prima di preparare gli esami. Preparatevi ad alti e bassi frustranti a dir poco.
  • Facoltà di Lettere: le ragazze di lettere lasciano galoppare la loro fantasia, e ciò è un bene quando si tratta di improvvisare a letto. Il disagio però prende il sopravvento quando iniziano a trasferire i vortici emozionali dei loro libri nella vita reale, rendendovi protagonisti di scene da dramma russo con confessioni sentimentali che rischiano di sfiorare le ore intere.
  • Facoltà di Scienze Naturali: fisici atletici, personalità amichevoli e alla mano, una notevole conoscenza di località in cui andare a trascorrere i fine settimana fuori città, non ci sarebbe nulla da dire sulle naturaliste (no, non sono quelle che vanno al mare nude). Se non fosse che sbirciando nel loro frigo vi ritroverete di fronte a sacchetti pieno di compost, insetti congelati, liquidi di dubbia provenienza, con la paranoia costante di finirci un giorno, come materia di studio.
  • Facoltà di Lingue: vi piace il cibo esotico e non vi spaventa confrontarvi con culture differenti? Bene, le studentesse di lingue sono pane (anzi pita, anzi dosa, anzi flatbrod, anzi kipferl) per i vostri denti. Dovrete però abituarvi a conversazioni in cui la ragazza si interromperà di sovente alla ricerca del termine giusto, persa nel suo melting pot personale. E soprattutto abituavi a essere insultati quali “provincialotti italioti” dalle vedute ristrette.
  • Facoltà di Ingegneria: i pochi esemplari rimanenti di ingegnere donne sono assolutamente consapevoli della loro rarità, e perciò non si vergognano di effettuare scremature preliminari con veri e propri questionari atti a giudicare le vostre percentuali di razionalità e logica. Una volta gettate le opportune fondamenta il rapporto andrà liscio, ma fate attenzione alle periodiche revisioni cui sarete sottoposti.
  • Facoltà di Filosofia: le filosofe in teoria dovrebbero essere comprensive e con una mentalità aperta, vista l’estrema astrazione alla base di ciò che studiano. E invece dovrete rassegnarvi: è impossibile uscire vincitori – o anche solo incolumi – da una discussione con una filosofa. D’altro canto anche voi vi corazzereste dalla testa ai piedi dovendo passare ore e ore a riflettere su testi scritti esclusivamente da maschi boriosi morti da qualche secolo.
  • Accademia di Belle Arti: testa tra le nuvole, dita che si agitano a mimare pennellate e picchetti di martello, (almeno) un piercing sulle labbra e capelli di minimo due colori differenti. La studentessa di Belle Arti potrebbe rispondere a questo identikit, ma può anche essere la classica stangona gotica dai capelli lunghi e la pelle diafana. Sappiate però che tutte hanno un elemento in comune e decidete di conseguenze: immancabilmente vi vedranno come una tela bianca da riempire con le loro tempere, a seconda dell’umore del momento.

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