Facoltà di Informatica: università, corsi di laurea, materie ed esami

Facoltà di Informatica: università, corsi di laurea, materie ed esami

La facoltà di Informatica offre una preparazione di base sulle tecniche di programmazione software, sulla programmazione e l’amministrazione di reti di computer e sistemi informativi. In Italia sono attivi corsi di laurea triennale e magistrale in numerosi atenei, sia in quelli statali che in quelli privati. La diffusione del corso è una testimonianza diretta del crescente interesse dei ragazzi italiani verso questa disciplina, in grado di offrire validi sbocchi lavorativi una volta concluso il percorso di studi.

In questo articolo presenteremo i corsi attivi nelle università di Informatica, descrivendo in maniera accurata le due classi di laurea disponibili al momento. Ci concentreremo poi sui migliori atenei dove studiare, secondo quanto descritto nell’ultima edizione de “La didattica degli atenei statali” del Censis. Infine, offriremo una panoramica esaustiva sulle materie e gli esami del corso, nonché gli sbocchi lavorativi che una laurea in Informatica offre ai suoi studenti.

Facoltà di Informatica 1

Università di Informatica: tutti i corsi di laurea triennale e magistrale

L’iscrizione al corso di laurea di primo livello in Informatica non prevede il numero chiuso. Tuttavia, le matricole devono affrontare una prova di verifica iniziale obbligatoria (TOLC-S), che consente ai docenti del corso di valutare le conoscenze iniziali. In caso di carenze, i professori possono indicare degli obblighi formativi aggiuntivi (i cosiddetti OFA), che gli studenti sono chiamati a recuperare entro la fine del primo anno.

Ecco, nello specifico, l’elenco dei corsi di laurea triennale e magistrale attivi nelle università di Informatica:

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Facoltà di Informatica: le classi di laurea disponibili

Il percorso di studi iniziale in Informatica prevede per tutti la classe di laurea L-31, sigla che identifica la classe delle lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche.

A livello nazionale, i corsi di laurea di primo livello che fanno riferimento alla L-31 sono:

  • Comunicazione Digitale
  • Informatica
  • Informatica Applicata
  • Informatica e Comunicazione Digitale
  • Informatica Modelli e Sistemi
  • Informatica Musicale
  • Ingegneria Scienze Informatiche
  • Produzione e Gestione dei Servizi Informatici
  • Scienze dell’Informazione, Scienze di Internet
  • Scienze e Ingegneria dell’Informazione
  • Scienze e Tecnologie dell’Informazione
  • Scienze e Tecnologie Informatiche
  • Sicurezza dei Sistemi e delle Reti Informatiche
  • Tecnologie dell’Informazione
  • Tecnologie per la Società dell’Informazione
  • Tecnologie Web e Multimediali

Discorso diverso invece per la biennale. I corsi di laurea magistrale in Informatica si suddividono nelle classi LM-18, LM-43 e LM-66.

La sigla LM-18 fa riferimento alla classe delle lauree magistrali in informatica. In questa classe rientrano corsi specialistici quali Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell’Informazione, Informatica e Networking, Informatica Internazionale, Informatica per la Comunicazione, Informatica per l’Economia e per l’Azienda, Ingegneria e Scienze Informatiche, Logica Computazionale, Scienze dell’Informazione e Sistemi Intelligenti e Multimediali.

LM-43 è la classe delle lauree magistrali in Metodologie Informatiche per le Discipline Umanistiche. A differenza delle altre classi, si segnalano solo quattro corsi in tutta Italia. Tre di questi sono all’Università degli Studi di Firenze, all’Università degli Studi di Macerata e Venezia, dove è attivo il corso in Informatica per le Discipline Umanistiche. Presso l’Università degli Studi di Udine invece è disponibile il corso di laurea magistrale in Informatica per le Discipline Umanistiche e dei Beni Culturali.

Per la LM-66 ci si riferisce alla classe delle lauree magistrali in Sicurezza Informatica. In tutta Italia è attivo un unico corso, quello appunto in Sicurezza Informatica inserito nell’offerta formativa dell’Università Statale di Milano.

Università di Informatica: i migliori Atenei Statali

È il momento ora di passare in rassegna le migliori università di Informatica. La classifica che segue è quella stilata dal Censis nell’ultima edizione de “La Didattica degli atenei statali”, relativa al gruppo disciplinare Informatica e Tecnologie ICT. Ecco l’attuale top 10 in Italia:

  1. Trento: 106,5
  2. Camerino: 103,5
  3. Cagliari: 97,5
  4. Milano Bicocca: 95,5
  5. Modena e Reggio Emilia: 95,5
  6. Udine: 95,5
  7. Palermo: 94,0
  8. Genova: 92,0
  9. Verona: 92,0
  10. Perugia: 91,5

Prima posizione per l’Università di Trento, che raccoglie un punteggio pari a 106,5. In seconda posizione, distanziata di tre punti percentuali, troviamo l’Università di Camerino. La vera sorpresa però è l’Università degli Studi di Cagliari, che con un punteggio di 97,5 punti si issa fino al terzo posto.

L’ateneo statale sardo è riuscito a mettersi indietro università più blasonate come l’Università Bicocca di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e Udine. Settima posizione per un altro ateneo del Sud Italia, l’Università degli Studi di Palermo, che segna 94 punti. Chiudono la top 10 l’Università degli Studi di Genova, l’Università degli Studi di Verona e l’Università degli Studi di Perugia, rispettivamente con 92 e 91,5 punti.

Il corso di laurea triennale in Informatica all’Università di Trento rientra nel Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione. Nei primi due anni di studi il corso offre conoscenze informatiche e matematiche di base nei campi quali algoritmi, programmazione e gestione delle informazioni. Al terzo anno ci si concentra invece sulle scienze e tecnologie informatiche, in modo da fornire tutte le basi per proseguire gli studi con la magistrale in Scienze e Tecnologie Informatiche.

Presso l’Università di Camerino la laurea in Informatica ha come obiettivo quello di formare tecnici esperti nell’amministrazione di sistemi informatici e sviluppo software. Una volta conclusi gli studi, il laureato sarà in grado non solo di progettare, ma anche sviluppare componenti software, configurare sistemi informatici e gestire processi di innovazione e informatizzazione nel settore privato e pubblico.

Diamo infine uno sguardo al corso di Informatica della Facoltà di Cagliari, una delle migliori in assoluto a livello nazionale. Il corso di laurea ha sede nel Palazzo delle Scienze del capoluogo sardo e ha come obiettivo l’acquisizione delle conoscenze fondamentali delle Tecnologie Informatiche e dell’Informatica. Al termine del percorso di studenti, i neo-laureati possono scegliere se iscriversi alla magistrale in Informatica (LM-18) oppure entrare nel mondo del lavoro.

Il risultato ottenuto dalla Facoltà di Informatica di Cagliari è da rimarcare, dato che nella maggior parte dei casi le classifiche delle migliori università italiane sono dominate dagli atenei del Nord e del Centro Italia. A questo proposito, occorre quindi sottolineare anche il settimo posto raggiunto dall’Università di Palermo. Secondo l’ultima classifica del Censis che fa riferimento all’anno accademico 2022-2023, l’ateneo siciliano ha ottenuto appena tre punti in meno rispetto al podio finale. Un ottimo risultato, a maggior ragione se si prende in considerazione il prestigio delle altre università.

Facoltà di Informatica nelle Università Private

Se si è interessati a conseguire la laurea in Informatica, oltre all’offerta formativa degli atenei statali c’è anche quella delle università private. In Italia gli atenei di riferimento sono la Libera Università di Bolzano e l’Università LUMSA di Roma. Nella prima sono attivi sia il corso di laurea triennale che quello magistrale (LM-18), invece alla LUMSA è possibile ottenere la laurea di primo livello.

Il corso di laurea triennale in Informatica della Libera Università di Bolzano prevede un insegnamento trilingue e l’apporto di alcuni tra i più talentuosi informatici dall’Italia e dall’estero. L’obiettivo finale del corso è di offrire agli studenti tutti gli strumenti necessari per essere competitivi nel mercato del lavoro internazionale.

Le persone interessate a entrare nella Facoltà di Informatica dell’ateneo privato altoatesino devono pre iscriversi online tramite la sezione dedicata del sito ufficiale. Il corso viene attivato in presenza di un numero minimo di 30 immatricolati, mentre il numero di posti di studio non supera le 40-50 unità (numero riferito alla prima sessione).

Per l’accesso al corso è richiesto il diploma di scuola secondaria superiore, oltre ad adeguate competenze matematiche e la conoscenza di due delle tre lingue impiegate durante l’insegnamento (tedesco, italiano e inglese). A questo proposito, sottolineiamo come per le matricole siano richiesti ai fini dell’ammissione un livello B2 per almeno due delle tre lingue, mentre per concludere gli studi occorre raggiungere il livello C1 in due lingue su tre e il livello B2 nella terza lingua.

L’alternativa alla Libera Università di Bolzano per chi vuole studiare Informatica in un ateneo privato è l’Università LUMSA di Roma. Qui è attivo il corso di laurea in Tecniche informatiche per la gestione dei dati, che fa riferimento alla classe delle lauree L-31.

Si tratta di un corso di laurea professionalizzante, il cui obiettivo è di formare figure in grado di entrare nel mercato del lavoro subito dopo aver conseguito la laurea di primo livello. In particolare, gli studenti acquisiscono competenze specifiche nella gestione aziendale, nella statistica e nell’ingegneria dell’informazione.

I primi due anni del corso presentano un percorso formativo di base comune a tutti gli studenti. Durante il terzo anno invece viene svolto un tirocinio professionalizzante curriculare.

Al di là delle attività formative di base, propedeutiche per approfondire la conoscenza dell’ingegneria dell’informazione e dell’informatica, nel corso del primo anno gli studenti apprendono le basi di data analysis e machine learning. Nell’anno seguente si aggiungono insegnamenti volti all’acquisizione di competenze trasversali negli ambiti organizzativi-gestionali e comunicativi-relazionali, attraverso cui il laureato può operare nel contesto aziendale e sociale in modo più consapevole.

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Laurea in Informatica: materie ed esami

Le materie della laurea in Informatica variano in base al piano di studi personalizzato scelto da ogni studente durante il corso triennale. In ogni caso, così come accade nelle altre facoltà, i crediti formativi universitari da raggiungere al termine dei tre anni sono pari a 180.

Tra gli insegnamenti obbligatori al primo anno figurano nella maggior parte dei casi materie come Analisi matematica 1, Geometria e algebra lineare, Programmazione 1 e 2, Fondamenti matematici per l’informatica e Calcolatori. Oltre a questi, si annoverano anche Probabilità e statistica, Programmazione Funzionale.

Al secondo anno di Informatica gli studenti studiano Basi di dati, Reti, Sistemi operativi, Ingegneria del software e Algoritmi e strutture dati. Questi rientrano tra gli insegnamenti obbligatori nella maggior parte delle facoltà italiane che appartengono alla classe delle lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche (L-31).

Nell’elenco delle materie di Informatica a scelta per il terzo anno figurano invece Fondamenti di robotica, Programmazione avanzata, Laboratorio di programmazione per sistemi mobili e tablet e Introduzione alla programmazione per il web. Non mancano nemmeno le attività obbligatorie, tra cui Logica computazionale, Fisica e Linguaggi formali e compilatori.

Il percorso di studi in Informatica prevede inoltre tirocini formativi e di orientamento, nonché la conoscenza della lingua inglese con un grado certificato di almeno B2. In particolare, quest’ultima attività ha per oggetto le università di Informatica in cui si svolgono lezioni in lingua inglese.

Per quanto riguarda invece il calendario degli esami di Informatica, le sessioni previste durante l’anno sono in tutto tre: estiva, autunnale e invernale. Quella estiva si svolge di solito a giugno e a luglio, quella autunnale a settembre e novembre, quella invernale a gennaio, febbraio e marzo.

Cosa fare dopo la laurea in Informatica? Gli sbocchi lavorativi

Il corso di laurea in Informatica offre la possibilità ai neo-laureati di entrare da subito nel mondo del lavoro in qualità di tecnici di alto livello e professionisti autonomi. In alternativa, si ha la possibilità di proseguire gli studi con la laurea magistrale in Ingegneria informatica o in Informatica.

Ma quali sono gli sbocchi lavorativi di Informatica? Nella maggior parte dei casi, i laureati nel corso di studi appartenente alla classe delle lauree L-31 trovano lavoro come sviluppatori app e web, consulenti per il supercalcolo, web designer project manager e sviluppatori di banche dati.

Possono svolgere la loro attività sia come liberi professionista sia nelle società di servizi, sia nei centri di elaborazione dei dati, sia nelle aziende, siano esse pubbliche o private. Non è nemmeno da trascurare l’apporto dei neo informatici nella Pubblica Amministrazione.

Altre professioni a cui prepara il corso di laurea triennale in Informatica sono programmatori, esperti in applicazioni, tecnici web, gestori di basi di dati e di reti e sistemi telematici.

Nello specifico, prendendo come esempio quest’ultime figure professionali, gli sbocchi occupazionali possono essere centri di ricerca nel privato e negli enti pubblici, imprese ICT e amministrazione pubbliche che necessitano dello sviluppo di software per la distribuzione dei servizi.

Un altro profilo informatico sempre più richiesto negli ultimi anni è il Cyber Security, vale a dire un esperto di attacchi virtuali e sistemi di sicurezza. Il suo compito principale è di garantire la sicurezza di una rete informatica.

Sempre di recente va via via affermandosi la figura dell’IoT Developer, il professionista che si occupa dello sviluppo di sistemi e software per l’Internet of Things. Tra le abilità richieste figurano la gestione dei data center e l’elettronica.

Infine menzioniamo la figura del Blockchain Developer, nata negli ultimi anni con l’avvento delle criptovalute. Uno sviluppatore blockchain in genere si occupa di creare moduli per lo scambio di criptomonete, tra cui anche il celebre bitcoin.

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