Sciopero scuola 17 marzo: motivi, piazze e perché delle proteste - Studentville

Sciopero scuola 17 marzo: motivi, piazze e perché delle proteste

Sciopero scuola marzo 2017: è stato indetto un nuovo sciopero per il 17 marzo, ecco quali sono i motivi, le piazze e il perché delle proteste.
Sciopero scuola 17 marzo: motivi, piazze e perché delle proteste

Scopri tutte le info sullo Sciopero Generale del 30 Marzo 2017

SCIOPERO SCUOLA 17 MARZO: COSA SAPERE. La primavera si avvicina, e, oltre ai fiori, anche gli scioperi fioriscono uno dopo l’altro. Dopo lo sciopero internazionale dell’8 marzo, che aveva coinvolto non solo tutte le donne che volevano aderire, ma anche i trasporti e la scuola, è prevista un’altra agitazione sindacale per domani, venerdì 17 marzo 2017, che coinvolgerà, questa volta, solamente la scuola. State già ballando sulla sedia all’idea di non andare a scuola venerdì? Se al di là del fare festa, siete interessati a capire perché i professori e il personale ATA tornino nuovamente a scioperare, continuate a leggere: ecco cosa sapere sullo sciopero generale della scuola del 17 marzo, motivi, piazze e perché delle proteste. 

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sciopero scuola 17 marzo

SCIOPERO SCUOLA 17 MARZO 2017: MOTIVI. I sindacati Unicobas, Anief, FederATA e Usb hanno indetto lo sciopero generale della scuola per il 17 marzo per protestare contro la Riforma della Buona Scuola, la legge 107/2015, proposta dal Miur e al momento in discussione al Parlamento. In particolar modo, l’agitazione è volta al ritiro degli 8 decreti attuativi della legge 107/2015 perché, a detta dei sindacati:

  • attribuirebbero progressivamente le attività di sostegno a tutti i docenti, penalizzando gli studenti diversamente abili
  • intendono parificare l’istruzione professionale alla Formazione extra-scuola
  • danno centralità all’alternanza scuola-lavoro e la impongono nell’esame di Maturità, per il quale diventa obbligatorio anche aver svolto il test Invalsi, il cui esito entra nel curriculum
  • degradano la scuola dell’Infanzia pubblica, creando caos in scuole primarie già sovraccariche
     

17 MARZO 2017, SCIOPERO SCUOLA: PIAZZE. Dato che la protesta vuole contrastare gli 8 decreti attuativi della Riforma sulla Buona Scuola, sono otto le grandi manifestazioni regionali e interregionali organizzate in Italia il 17 marzo. L'evento più consistente è previsto a Roma, dove i manifestanti si daranno appuntamento alle 9.30 di fronte al Ministero dell'istruzione. Sono state organizzate manifestazioni anche a Torino, Bologna, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania e Bari, e molte altre città ancora hanno aderito allo sciopero. Ecco dove si incontreranno i manifestanti:

  • Cagliari: P. Giovanni XXIII, ore 9.30
  • Napoli: P. del Gesù, ore 9.30
  • Bari: USR Puglia, V. Castromediano, ore 10.00
  • Palermo: P. Politeama, ore 9.30
  • Catania: P. Stesicoro, ore 9.30
  • Torino: USR Piemonte, C. Vittorio Emanuele, ore 9.00
  • Venezia: USR Veneto, Riva de Biasio, ore 10.30
  • Bologna: P. S. Stefano, ore 9.30
  • Firenze: P. S. Marco, ore 9.00
     

SCIOPERO SCUOLA 17 MARZO: LE RICHIESTE. Come abbiamo visto, lo sciopero generale della scuola è volto a contrastare i decreti attuativi della legge 107/2015. Oltre ai motivi espressi in precedenza, vediamo anche in dettaglio, cosa richiedono i sindacati e gli aderenti allo sciopero al fine di cancellare le parti che ritengono più distruttive della legge 107. I sindacati chiedono che:

  • la mobilità sia gestita con titolarità su scuola, eliminando gli incarichi triennali decisi dal preside
  • tutti i/le docenti insegnino e si facciano carico delle altre attività necessarie
  • i fondi del merito, della Carta del docente e del Fondo di Istituto siano destinati a aumento e che si restituisca a docenti e ATA almeno il 20% di salario perso negli anni
  • si assumano i precari, sia docenti che personale ATA, con almeno 36 mesi di servizio sui posti disponibili in organico
  • si ampli l’organico ATA, re-internalizzate le pulizie, nominati i supplenti per amministrativi e tecnici per periodi prolungati e per i collaboratori anche nei primi 7 giorni
  • sia ridata alle scuole la libertà di istituire o meno l’alternanza scuola-lavoro e di determinare il numero di ore
  • siano eliminati i test Invalsi
  • sia restituito a lavoratori/lavoratrici il diritto di assemblea con qualsiasi sindacato e applicato un sistema proporzionale senza sbarramenti, con un voto a livello di scuola e un voto nazionale per determinare la rappresentatività dei sindacati ai due livelli.
     

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