Scuola senza bocciature: vi piacerebbe davvero? - Studentville

Scuola senza bocciature: vi piacerebbe davvero?

Bocciare uno studente e fargli ripetere l'anno costa troppo e non sarebbe meritocratico. Una scuola senza bocciati è pensabile?
Scuola senza bocciature: vi piacerebbe davvero?

La proposta tedesca: eliminare la bacciatura – Una coalizione della sinistra ecologista tedesca (Spd), ha avanzato la proposta di eliminare la possibilità di bocciare gli studenti a scuola, nell'ottica di una scuola più economica e più meritocratica. Ma gli studenti sarebbero davvero d'accordo se la proposta venisse accettata? Lo sforzo di chi si impegna quotidianamente per ottenere buoni voti, e soprattutto per imparare, non sarebbe premiato, e il titolo di studio superiore verrebbe concesso a tutti, anche a chi va a scuola per riscaldare il banco! Cosa ha ispirato questa proposta?

Bocciare costa troppo e non è meritocratico (?) – Secondo i sostenitori della proposta eliminare le bocciature dalla scuola porterebbe a un notevole risparmio per la scuola stessa. Secondo gli esperti dell’Ocse ogni bocciatura costa in media tra i 10 e i 15 mila dollari annuali e in Paesi come la Spagna, il Belgio e l’Olanda i ripententi incidono sul 10% dei fondi per l’educazione. Promuovere sarebbe dunque economico, ma allo stesso tempo, paradossalmente, meritocratico. Perchè? Secondo le ultime ricerche a livello europeo sembra che gli studenti delle classi meno abbienti siano quelli che vanno maggiormente incontro alle bocciature. Siamo di fronte ancora ad una scuola classista?

La scuola italiana non sa spendere – E mentre qualcuno si interroga se il modello tedesco potrebbe essere attuato in un Italia che ha bisogno di risparmiare, dove i tagli alla scuola sono all'ordine del giorno, l’Ocse  boccia gli investimenti che il Belpaese fa sull’istruzione. "L’Italia dovrebbe impegnarsi di più sia sul versante dell’efficacia sia su quello dell’equità, offrendo più possibilità di formazione e guadagno soprattutto a coloro con un basso livello di qualificazione. In particolare,l’Ocse si sofferma su due punti: miglioramento della valutazione nella secondaria superiore; rafforzamento dell’offerta dei percorsi di formazione professionale postsecondaria (compreso l’apprendistato)".

 

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