Studenti in piazza in tutta Italia contro la legge di stabilità - Studentville

Studenti in piazza in tutta Italia contro la legge di stabilità

Gli studenti e le studentesse di tutta italia sono scesi oggi in piazza per manifestare contro la legge di stabilità. Numerosi i disordini, a Roma Blitz al Miur
Studenti in piazza in tutta Italia contro la legge di stabilità

"Change the way" con questo slogan sono scesi oggi in piazza gli studenti e le studentesse di tutta Italia, per manifestare contro la legge di stabilità. ''Abbiamo iniziato la giornata di mobilitazione nazionale con un blitz sotto al ministero dell'Istruzione per consegnare al ministro Carrozza una lettera con le 10 domande per invertire la marcia su Scuola e Università'', hanno dichiarato le principali associazioni studentesche. Non sono mancati i disordini in numerose città, Roma, Napoli, Palermo, Perugia e Torino.

Quest è la cronaca riportata da AdnKronos

A Roma il corteo degli studenti, partito da piazza della Repubblica, ha attraversato le strade del centro ed è terminato a piazza Venezia, ai piedi del Campidoglio. Cori sono stati scanditi anche contro il sindaco di Roma Ignazio Marino. La manifestazione si è conclusa senza incidenti.

Solo qualche momento di tensione si è registrato a piazza Sant'Andrea della Valle quando i manifestanti sono arrivati a pochi metri dal cordone di polizia in tenuta antisommossa che bloccava l'accesso a Palazzo Madama. Alcuni fumogeni sono stati accesi dagli studenti che subito dopo sono rientrati su Corso Vittorio Emanuele. La situazione si è risolta però in pochi minuti. Il percorso della manifestazione è stato concordato dai manifestanti con le forze dell'ordine nel corso del corteo.

Momenti tensione anche a piazza Santi Apostoli dove un'ottantina di militanti del Blocco Studentesco, che si erano radunati per un sit in, hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine in piazza Venezia per andare in corteo a Montecitorio, dopo essere stati ricevuti a Palazzo Valentini. C'è stato un contenimento da parte della forze dell'ordine che hanno impedito il corteo e due militanti sono stati bloccati e portati in questura. La loro posizione è al vaglio.

Diversa la versione del movimento studentesco di Casapound. "Eravamo tranquillamente fermi in piazza Santi Apostoli mentre una nostra delegazione, composta dai rappresentanti di scuole come il Domizia Lucilla e il Bachelet, era all'interno a parlare con i rappresentanti istituzionali – spiega Fabio Di Martino, responsabile romano di Blocco studentesco – quando a un tratto le forze dell'ordine hanno caricato immotivatamente e duramente il presidio composto da circa 200 studenti, molti dei quali di un'età compresa tra i 15 e i 18 anni".

A Bologna traffico in tilt, vetrine delle banche imbrattate di vernice e tafferugli in via Zamboni dove gli studenti del collettivo autonomo Cas sono stati respinti dalla polizia in tenuta anti-sommossa. Mentre il corteo di Cgil-Cisl e Uil ha sfilato pacificamente da porta San Felice a Piazza Maggiore, gli studenti medi organizzati, concentrati in piazza XX Settembre, hanno prima bloccato i viali all'altezza del ponte Matteotti, poi sfilato in via Indipendenza, paralizzando il traffico. Il serpentone si è poi diviso in due, procedendo in parte su via Irnerio e in parte verso via Marconi.

I ragazzi del Cas (Collettivo autonomo studentesco) sono invece tornati a marciare verso Palazzo Malvezzi dietro allo striscione 'Assediamo la Provincia' come avevano fatto nei giorni scorsi. Questa volta, però, è volata qualche manganellata. I giovani, dove aver tentato di entrare nel Palazzo, sferrando anche calci al portone, sono stati più volte respinti su via Zamboni dalla Polizia.

A Torino momenti di tensione tra studenti e polizia davanti alla sede dell'Unicredit in corso Galileo Ferraris a Torino. I manifestanti alla testa del corteo hanno premuto contro il cordone di poliziotti posti a presidio dell'area gridando 'assedio' e sono stati respinti dalle forze dell'ordine.

A Palermo i ragazzi provenienti dai diversi istituti cittadini si sono dati appuntamento nella centralissima piazza Politeama, paralizzando il traffico cittadino. Il corteo, a cui hanno preso parte migliaia di ragazzi (diecimila secondo gli organizzatori) si è diretto in via Ruggero Settimo, bloccando le vie del centro storico cittadino. In piazza Indipendenza, davanti la sede della Presidenza della Regione, si sono registrati dei momenti di tensione con le forze dell'ordine. Alcuni manifestanti avrebbero dato vita ad una sassaiola, ma sono stati dispersi immediatamente dalle forze dell'ordine.

A Trieste oltre un centinaio di studenti e di giovani che fa riferimento ai centri sociali e ai collettivi locali ha inscenato un corteo, rivendicando il diritto allo studio. I manifestanti sono arrivati sotto la sede del Consiglio regionale, palazzo che hanno imbrattato con la vernice. Il corteo ha mandato in tilt il traffico.

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