Tema sull'Omofobia e sul Bullismo Omofobico - Studentville

Tema sull'Omofobia e sul Bullismo Omofobico

Tema sull'Omofobia e sul Bullismo Omofobico svolto: cercate uno spunto per un testo su questo fenomeno sociale negativo? Ecco il tema svolto da noi.

TEMA SULL’OMOFOBIA E SUL BULLISMO OMOFOBICO

I pregiudizi sono purtroppo duri a morire e nel 2022 siamo ancora costretti a parlare di omofobia e di bullismo omofobico, due fenomeni negativi molto diffusi soprattutto (ma non solo) nell’età adolescenziale quando c’è chi tende a fare gruppo prendendo di mira chi viene visto come “diverso”, in questo caso perché omosessuale o ritenuto tale. Ogni studente sarà invitato a ragionare su questo problema e su come sconfiggerlo: per questo, ti potrà essere richiesto anche di scrivere un tema per la scuola. Hai bisogno di uno spunto? Possiamo aiutarti noi di Studentville: di seguito trovi il tema sull’omofobia e sul bullismo omofobico svolto da noi.

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TEMA SULL’OMOFOBIA E SUL BULLISMO OMOFOBICO: INTRODUZIONE

L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone LGBT. Questa paura si basa essenzialmente sul pregiudizio e si risolve, spesso e volentieri, in un atteggiamento di violenza e di intolleranza nei confronti di gay, lesbiche e transessuali, giustificato secondo pseudo motivazioni sociali, religiose e morali e spesso avallato dal fatto che le persone LGBT costituiscono una minoranza. L’omofobia, purtroppo, viene spesso sottovalutata (spesso ridotta a mera “opinione personale”, come non ci fosse distinzione tra parere e discriminazione), così come il bullismo omofobico, termine con il quale si indicano attacchi mirati contro alcune persone a causa del loro orientamento omosessuale, reale o presunto, o del loro ruolo di genere non conforme alle aspettative sociali.

TEMA SULL’OMOFOBIA E SUL BULLISMO OMOFOBICO: SVOLGIMENTO

Il bullismo omofobico è diffuso soprattutto in età adolescenziale, quando il gruppo dei “forti” cerca di sottomettere chiunque ritenga “diverso”, incluso quindi chi è o viene ritenuto omosessuale. Non è un caso che l’Unione Europea consideri l’omofobia analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo: si tratta in ogni caso di discriminazioni non giustificate e giustificabili contro una persona o un gruppo per una sua caratteristica fisica, religiosa o dovuta al suo orientamento sessuale. Il bullismo omofobico e di genere è un fenomeno allarmante e doloroso che causa nelle vittime dispersione scolastica, insicurezza psicologica e difficoltà relazionali. Per capire la gravità del fenomeno basta guardare ad alcuni dati: secondo l’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione europea l’omofobia danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa, con l’Italia che si classifica prima in UE per quanto riguarda il maggior tasso di omofobia sociale, politica e istituzionale. Secondo il Dipartimento della Salute Pubblica i suicidi della popolazione gay, legati a situazioni di discriminazione omofoba, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali.
Anzi, molti studi hanno evidenziato come gli adolescenti LGBT siano dalle 2 alle 7 volte più a rischio di suicido rispetto ai coetanei eterosessuali. L’adolescenza è una fase critica e delicata per tutti in cui si cerca di capire chi siamo e in cui cerchiamo consenso nel mondo che ci circonda. Spesso, però, l’omofobia diffusa e interiorizzata fa sì che molti ragazzi e ragazze si sentino in difetto quando si rendono conto di potere essere gay, lesbiche o transessuali. Spesso si ha paura del giudizio dei genitori, degli amici e della società. Gli atti di discriminazioni, come la negazione di servizi finanziari e sanitari, l’affibbiare etichette verbali e insulti ingiuriosi, tentativi di conversione o il timore di atti di violenza sessuale ai loro danni sono tutte problematiche avvertite e accusate dagli studenti LGBT che porta a conseguenze disastrose, dal nascondere la loro identità al suicidio.

TEMA SULL’OMOFOBIA E SUL BULLISMO OMOFOBICO: CONCLUSIONE

Di fronte a questi fenomeni, non si può che reagire. Innanzitutto, è compito di tutti, dagli studenti agli insegnanti e genitori, non restare indifferenti di fronte a qualsiasi atto di bullismo, incluso quello di stampo omofobico. È sempre necessario condannare gli atti di bullismo, anche una scritta omofobica, senza minimizzare e prendere in ogni occasioni le parti della vittima. Ciò non è però sufficiente: quello che manca spesso è la consapevolezza delle conseguenze del bullismo e di quanto questo possa danneggiare le vittime, ma anche conoscere cosa sia l’omosessualità per abbattere ogni pregiudizio. La sensibilizzazione di famiglie e insegnanti, l’istituzione di sportelli scolastici per i ragazzi in difficoltà sono altre misure necessarie, ma soprattutto è fondamentale imparare la cultura del rispetto nei confronti degli altri. Di fronte agli atti di bullismo, non si può girare la testa dall’altra parte: se rimaniamo indifferente, siamo anche noi colpevoli.

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