Test Invalsi 2018: annullati? Protesta 7 maggio - StudentVille

Test Invalsi 2018: annullati? Protesta 7 maggio

Test Invalsi 2018: annullati? Protesta 7 maggio

Test Invalsi 2018: la Protesta del 7 maggio

Cominciate ad aprile con la Terza Media, le prove Invalsi proseguono il loro cammino sollevando, come ogni anno, un polverone di proteste e polemiche. Precisamente da oggi 7 maggio al 19 maggio si svolgeranno le prove invalsi per le classi seconde delle scuole superiori. Circondate sempre da un clima di fermento e disapprovazione, quest’anno più che mai le prove Invalsi, rischiano il boicottaggio, perché l’Unione degli Studenti ha richiamato tutti gli studenti delle scuole superiori di Italia ad opporsi a queste prove, affinché vengano cancellate per sempre. Come avverrà in termini pratici questa protesta? l’Unione Studenti ha richiesto di protestare rispondendo in massa in maniera casuale ed errata alle domande. Questo manderebbe un forte segnale al Ministero dell’istruzione che potrebbe così decidere di annullare definitivamente le prove Invalsi.

Leggi anche:

Test Invalsi 2018: i motivi del boicottaggio

Certo le prove, i test di valutazione e gli esami non sono mai piaciuti a nessuno, ma è vero anche che a nessuno finora è mai venuto in mente di boicottare gli esami di stato o i test dìingresso universitari e così via. Cosa spinge allora, gli studenti ad una simile protesta? Secondo l’Unione studentesca i motivi per far eliminare i Test Invalsi sarebbero i seguenti:

  •  Imparzialità della prova, in quanto non verterebbe sugli argomenti trattati in classe.
  • Accentuazione della differenza tra le scuole del nord e del sud, in quanto sarebbero marcate le differenze tra le scuole più arretrate e quelle più innovative.
  • Scopo poco formativo e inutile, perchè non trattando di argomenti strettamente legati al piano di studi, non servirebbero a testare le nozioni acquisite.
  • Sottrazione di tempo alla didattica, necessario per preparare gli studenti ai quiz.

Anche il personale scolastico potrebbe aderire allo sciopero, rifutandosi di correggere i compiti. Molti sono gli insegnanti che pensano infatti, che i test siano inutili e che privino gli studenti della capacità di ragionamento, in quanto sono limitati a rispondere con delle crocette. Intanto il 7 maggio si avvicina e vi aggiorneremo presto su quello che accadrà.

 

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti