Tristano e Isotta, riassunto del romanzo di Joseph Bédier - Studentville

Tristano e Isotta, riassunto del romanzo di Joseph Bédier

Riassunto Tristano e Isotta, un romanzo scritto da Joseph Bédier. Ecco la sintesi del romanzo incentrato sulla leggenda bretone di Tristano e Isotta.

TRISTANO E ISOTTA, RIASSUNTO DEL ROMANZO DI JOSEPH BÈDIER. Il tuo professore di francese ti ha consigliato la lettura del romanzo di Joseph Bédier, Tristano e Isotta, ma non hai fatto in tempo a leggerlo e ormai non hai più modo di fare il riassunto? Non ti preoccupare, ci abbiamo pensato noi preventivamente, in modo da aiutarti nei tuoi compiti per la scuola. Il riassunto di Tristano e Isotta lo abbiamo fatto noi, ed è una sintesi dettagliata del romanzo che in realtà è una revisione, una sorta di riscrittura del ciclo di romanzi bretoni risalenti al Medioevo relativi alla leggenda di Tristano e Isotta, fatta da Joseph Bédier, scrittore e storico francese, e pubblicata nel 1900. Bene, il tempo stringe? Corri a leggere il nostro riassunto dettagliato di Tristano e Isotta, così da comprendere trama e dinamiche in modo più approfondito. 

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TRISTANO E ISOTTA RIASSUNTO BREVE: LA SCONFITTA DI MOROLDO E L'INCONTRO TRA I DUE. Il romanzo racconta la storia del nobile Tristano, cresciuto alla corte di Re Marco di Cornovaglia, suo zio materno, perché spodestato dal trono di Bretagna. Il ragazzo cresce come un nobile coraggioso, incline all’arte della spada e della musica, ma purtroppo non è ben voluto dai baroni del regno, che non lo reputano all’altezza di essere l’erede di Re Marco. Tristano è però così coraggioso che quando Moroldo, fratello del re d’Irlanda, arriva in Cornovaglia per richiedere un tributo cospicuo, lo sfida all’ultimo sangue per difendere il trono. Infatti, oltre ad un enorme quantità di libri di cuoio, argento e infine oro, Moroldo pretendeva anche di portare via 300 fanciulli e 300 fanciulle. Così, su un isola sperduta, si consuma un duello all’ultimo sangue: Tristano riesce ad avere la meglio su Moroldo e a tornare al castello, dove il nobile cavaliere rischia però la vita per una ferita riportata nel duello, aggravata dal veleno della spada del cavaliere irlandese. Secondo la tradizione celtica, per guarire le ferite, è necessario lasciare l’uomo ferito a mollo in mare: perciò Tristano viene posto su una zattera, ma la barca naufraga sulle sponde dell'Irlanda e il nobile viene salvato da una bellissima fanciulla, Isotta, la figlia del Re. I due legano fin da subito, ma una volta guarito, per evitare di essere riconosciuto, Tristano torna a casa. Nel frattempo, Isotta viene a sapere della morte di suo zio, e medita vendetta.

TRISTANO E ISOTTA TRAMA BREVE: TRISTANO SCONFIGGE IL DRAGO E SALVA LA PRINCIPESSA. Una volta a casa, ritorna la problematica dell’eredità del trono: i nobili, non volendo Tristano come erede, suggeriscono a Re Marco di sposarsi e dare al trono un erede diretto. Marco accetta, dicendo di voler sposare solo la fanciulla cui appartiene il ricciolo d'oro che una rondine aveva condotto fino al suo castello. Tristano informa il re che la ragazza in questione è la principessa d'Irlanda. Il matrimonio metterebbe pace tra i due regni. Così, Tristano torna in Irlanda e scopre che solo chi sarebbe riuscito a sconfiggere un drago che minacciava il regno, avrebbe potuto sposare la principessa. Coraggioso come è, affronta il drago, lo uccide e taglia la lingua all’animale per portarla come prova, ma il veleno del drago lo fa svenire. Approfitta dello stato dormiente del nobile, Aghingherrano il Rosso, un codardo pretendente di Isotta, si prende il merito e porta la testa del drago a palazzo. Purtroppo per lui il re non crede affatto che sia lui il vero uccisore del drago e temporeggia. Intanto Isotta si mette alla ricerca del vero eroe. Trova Tristano e lo cura, ma mentre gli prepara un bagno fa una terribile scoperta: pulendo la spada di Tristano si accorge che manca una parte e confrontandola con un frammento di spada che aveva estratto dal cranio di Moroldo, riconosce l’assassino di suo zio. Decide di ucciderlo, ma Tristano si salva la vita facendole credere di essere innamorato di lei.

TRISTANO E ISOTTA RIASSUNTO: ISOTTA SPOSA RE MARCO MA AMA TRISTANO. Una volta appurato che è Tristano ad aver sconfitto il drago, il nobile rivela di essere il messaggero di Re Marco e Isotta viene data in sposa. Prima della sua partenza la Regina Madre consegna a Brangenia un filtro d'amore che farà innamorare Isotta dello sposo, molto più anziano di lei. Il destino vuole però che Tristano e Isotta bevano il filtro scambiandolo per vino, e che si innamorino e consumino così il loro amore durante il viaggio verso la Cornovaglia. Isotta non è più vergine, ma la buona ancella Brangenia si offre spontaneamente per la prima notte col re. Tristano e Isotta non possono smettere di amarsi e con diversi stratagemmi riescono ad incontrarsi segretamente, ma Brangenia lo scopre. E non solo lei: anche i baroni se ne accorgono e insistono perché lui venga esiliato; il Re Marco è quindi obbligato a cacciarlo. Tristano e Isotta continuano intanto a vedersi. Per sorprenderli, viene ingaggiato un nano che conosce l'arte della magia per riuscire a trovare delle prove. Il nano cerca di provare la loro colpevolezza: una notte fa sì che i baroni seguano Isotta con il Re Marco e osservino l'incontro dei due innamorati. Tristano vede il riflesso del re nascosto su un albero e finge di incontrare Isotta solo per capire come mai il Re l'ha cacciato. Isotta capisce e sta al gioco; il re osservando la scena è molto intenerito e si sente in colpa di aver pensato ad un tradimento: fa così tornare Tristano a corte.

TRISTANO E ISOTTA, RIASSUNTO DEL ROMANZO DI JOSEPH BÈDIER: GLI AMANTI, SCOPERTI, FUGGONO. Il nano viene condannato a morte e scappa, ma il suo lavoro non è finito perché i baroni lo richiamano per organizzare un piano che dimostri il tradimento dei due amanti. Questa volta partecipa anche il re e grazie a uno stratagemma Tristano e Isotta vengono scoperti. I due innamorati vengono così condannati al rogo. Tristano però si butta da una cappella ma non muore e riesce così a scappare. Isotta deve essere bruciata, ma interviene un gruppo di lebbrosi: fanno capire al re che la regina non merita una morte rapida, ma una morte lenta. Il loro capo propone così di portarla via con sé. Tristano intanto con l'aiuto dello scudiero Gorvenale giunge a una strada fuori Tintagel, dove incontra il gruppo di lebbrosi e l'amata. Uccide il capo e prende con sé Isotta. Ora sono clandestini, e devono rifugiarsi nella foresta dove vivono per un lungo periodo. Dopo qualche tempo però, un forestiero li scopre e si reca a riferirne al re. Il Re Marco li cerca e li trova addormentati nella foresta; per caso tra i due c'è la spada di Tristano. Il re vede ciò come un simbolo di castità e li perdona, lasciando dei suoi oggetti nella capanna per segnare la sua visita. Al loro risveglio si accorgono di ciò che è successo e iniziano a ripensare a re Marco. Infine capiscono che non possono trascorrere tutta la loro vita là e Tristano decide di far tornare Isotta a corte. Aiutati da un eremita si mettono in contatto con il re, che è contento della loro proposta e accoglie nuovamente Isotta. Ma i baroni non sono contenti e pretendono che Isotta giuri di non aver mai tradito il re e così lei fa.

RIASSUNTO TRISTANO E ISOTTA: LA MORTE DEI DUE AMANTI. Tristano si allontana quindi dalla Cornovaglia e va in Bretagna e diventa amico di Caerdino, il figlio del duca Oele, aiutandolo durante una battaglia. Per ricompensarlo, questi gli offre la mano della sorella, Isotta dalle Bianche Mani. Tristano l'accetta per non offendere il suo onore, ma non ha intenzione di consumare il matrimonio, restando fedele a Isotta la Bionda. Isotta dalle Bianche Mani è offesa da questo e si confida con il fratello che affronta Tristano: il giovane è obbligato a raccontargli tutto. Tristano vuole rivedere assolutamente Isotta e fingendosi pazzo, si reca a Tintage, ma durante un'imboscata viene gravemente ferito da una punta avvelenata ed è sul punto di morire. Perciò, chiede a Caerdino di andare in Cornovaglia e scortare Isotta la Bionda che lo avrebbe salvato. Se Isotta fosse venuta, Caerdino avrebbe dovuto issare una vela bianca, altrimenti una vela nera. L'inviato e Isotta quindi si imbarcano verso la Bretagna. Tristano riesce a scorgere una nave ma i suoi occhi offuscati e stanchi non distinguono il colore della vela. Isotta dalle bianche mani, gelosa, dice al povero Tristano che la vela è nera. Così, disperato, muore. Isotta dai biondi capelli gli morirà accanto, addolorata. Per volere di Re Marco i due sfortunati amanti vengono sepolti in Cornovaglia.
 

RIASSUNTI LIBRI: RISORSE PER I COMPITI. Se hai bisogno di altri riassunti leggi qui:

(Foto: Tristano e Isotta, courtesy of Scott Free Productions, Franchise Pictures)

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