App contro il Cyberbullismo: come funziona
Il Cyberbullismo è un fenomeno sempre più diffuso; è pericoloso e si sta cercando il modo di porvi fine e tra le tante opzioni è in arrivo un’applicazione, chiamata Kaiatiaki, che renderà questo arduo compito un po’ più semplice. Conosciamo tutti il significato di questo termine che sentiamo spesso nei servizi in televisione, alla radio e leggiamo sui vari social; l’aspetto preoccupante, rispetto al bullismo, è che questo avviene online, dietro uno schermo e spesso dietro un falso nome, e per questo motivo risulta più difficile combatterlo. L’educazione e i valori che trasmettono i genitori spesso non sono sufficienti per mettere fine a questi eventi che sono sempre più frequenti e che, nella peggiore delle ipotesi, mettono a rischio la vita di giovani che si sentono offesi, criticati, giudicati e derisi pesantemente sui vari social. In apertura vi abbiamo accennato la presenza di questa applicazione, scopriamo insieme di cosa si tratta.
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Kaiatiaki: l’applicazione che impedirà il cyberbullismo
Kaiatiaki srl ha sviluppato la prima applicazione online in Europa basata su tecnologie di intelligenza artificiale che ha lo scopo di analizzare i profili social di un minore e rileva attività pericolose; collabora con scuole ed organizzazioni governative, associazioni in difesa dei minori e dà loro un supporto nella missione educativa. Kaiatiaki Edu contribuisce alla risoluzione di un grave problema, ovvero il riconoscimento e la consapevolezza da parte dei ragazzi di linguaggi ostili e inappropriati che sono alla base del cyberbullismo e dell’hate-speech. Questa applicazione dovrebbe rendere i giovani più consapevoli e partecipativi alla problematica derivante da questo fenomeno. L’applicazione è gratuita ed è in regola con le linee di orientamento predisposte dal Miur e dalla nuova legge in materia di cyberbullismo che è stata approvata il 17 maggio; per finire offre al Dirigente Scolastico un quadro sui livelli di rischio di questo fenomeno presenti nel proprio istituto in modo da poter intervenire, preventivamente, con misure cautelari per l’anno successivo. Abbiamo accennato alla legge contro il cyberbullismo approvata il 17 maggio, conosciamola insieme.
Cyberbullismo: la legge approvata il 17 maggio
Il 17 maggio è stata approvata la legge sul cyberbullismo che prevede la collaborazione tra MIUR, USR e scuole, ognuna con delle specifiche attività da svolgere, e di cui riportiamo il testo per comprenderne il significato:
“La presente legge si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.”
Per quanto riguarda le linee di orientamento, il Miur può avvalersi dell’aiuto della polizia postale; queste linee dovranno essere aggiornate ogni due anni e danno indicazioni in merito a:
- formazione del personale scolastico, prevedendo la partecipazione di un proprio referente per ogni autonomia scolastica
- promozione di un ruolo attivo degli studenti, nonché di ex studenti che abbiano già operato all’interno dell’istituto scolastico in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto del cyberbullismo nelle scuole
- previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti
- un efficace sistema di governance diretto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Per saperne di più: Legge sul Cyberbullismo 2017
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