David Bowie: tutto quello che c’è da sapere
Quando un nostro idolo scompare è come se un po’ ci stessimo perdendo anche noi, è come se volasse in cielo anche un po’ del nostro passato, della nostra esistenza. Ed è proprio successo così a tutti i fan di David Bowie quando hanno saputo della sua scomparsa. Per giorni in TV, su Internet, sui social non c’era che la notizia del cantautore britannico che per anni ha fatto sognare milioni e milioni di persone con le sue canzoni, che più che musica sembravano vera e propria poesia. David Bowie, ovvero uno, nessuno e centomila. Cinquant’anni di carriera all’insegna delle metamorfosi, dell’incessante ansia di percorrere e precorrere, anticipare i tempi. La passione per la musica portò Bowie ad imparare a suonare il sassofono quando era ancora giovanissimo. Dopo aver partecipato alla formazione di varie band, raggiunse il successo da solista nei primi anni Settanta, attraversando cinque decenni di musica rock e conquistandosi la fama di inventore del glam rock. Collaborazioni, duetti e successi fecero del grande Bowie un vero e proprio colosso della musica degli anni 70’. Ma torniamo indietro nel tempo per rinfrescare un po’ la memoria e vediamo i grandi successi del bel musicista e cantante britannico e anche una classifica delle canzoni più belle.
David Bowie: album migliori
I grandi successi di David Bowie sono memorabili, segnati a rimanere indelebili nel tempo, ma forse la nuova generazione non conosce tutti i successi e gli album che comunque hanno segnato un’intera epoca, e dato che noi ci teniamo alle cose belle, alle cose che hanno fatto sognare la generazione passata oggi impronteremo un vero e proprio spazio sugli album migliori del celebre ed inimitabile David Bowie. La nostra classifica parte dal 1971:
- Hunky Dory(1971) :Uno dei più grandi lavori di Bowie, copertina da diva del cinema, in un periodo di grandi trasformazioni, canzoni all’interno dell’album che descrivono a pieno la sua personalità, ovvero: Andy Warhol, Queen Bitch.
- The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars (1972): successi uno dopo l’altro faceva saltare fuori in quegli anni il grandissimo Davide. Album che ha segnato una vera e propria epoca, affiancando concerti che scatenarono grandissimo scalpore, sia per i temi affrontati e sia per l’abbigliamento, colori sgargianti, capelli voluminosi e tanto trucco in viso. Album assolutamente moderno ed innovativo.
- Low (1977): Primo disco della leggendaria “trilogia Berlinese”, benedetto dalla mano magica di Brian Eno.
- Heroes (1977): carrellata in bianco e nero della Berlino decadente degli anni ’70, raccontando le storie che partivano dai quartieri turchi fino ai locali notturni frequentati dal cantante.
- Blackstar (2016): saltiamo subito all’ultimo suo successo, come se in questo avesse racchiuso i suoi anni di carriera. Non basterebbero aggettivi per descrivere la grandiosità di questo disco. È come se il cantante avesse già preventivato la sua morte. È solo in quest’album che unisce: l’inquietudine, il disturbo, l’ossessione, l’amore. Forse in una sola parola: Ipnotico! Una vita di successi, di avventure, di scalpore e drammi racchiusi in una collezione di 8 tracce. Di certo non basterebbero articoli, link, quotidiani per descrivere la grande esistenza che riuscì a vivere David Bowie che ha voluto lasciare i suoi fans con un ultimo ricordo altrettanto indelebile, come indelebile è stata la sua vita.
David Bowie: canzoni più belle
Avete quindi compreso la personalità intraprendente, anticonformista e fuori dagli schemi di Bowie, ma ora passiamo alle canzoni che hanno fatto della sua carriera una celebrità, le canzoni più belle e più famose, che almeno una volta nella vita avrete sentito:
- Space Oddity
- 1984
- Life on Mars
- Ziggy Stardust
- Hang on to yourself
- The man who sold the world
- Heroes
- Absolute beginners
- This is not America
- Fantastic Voyage
- Be my wife
- Station to station
- 13 Modern Love
- The stars are out tonight
- Slip Away
- Loving the alien
- Five years
- Sense of doubt
- Warszawa
- Lazarus
Temi d’amore, di morte, di ossessione, temi espressi tra note e musica, tra tasti del pianoforte e chitarre elettriche, fino a formare vera e propria propria poesia
Una cosa è certa.. i suoi brani saranno consegnati alla storia, per sempre!
(Foto: Labyrinth, courtesy of Jim Henson Company)
