Liceo Scientifico "G.Battaglini"
Taranto

 

Il vulcanismo

Una delle manifestazioni più violente e travolgenti della Natura è, senza dubbio, il fenomeno vulcanico che coinvolge, da miliardi di anni, il nostro pianeta. Il vulcanismo è la manifestazione della risalita, dall'interno della Terra fino in superficie, di magma (materiale roccioso allo stato fuso, mescolati a gas e vapori). Nell'astenosfera e nella crosta terrestre si creano grosse masse magmatiche a causa della crescente pressione e temperatura.
Quando il magma perde gran parte dei suoi gas e vapori, che si disperdono nell'atmosfera, si parla di lava.
L'attività vulcanica dà origine, in superficie, a edifici vulcanici, che si accrescono al termine di un condotto vulcanico. La disposizione dei vulcani risulta localizzata lungo le fosse abissali, dove lo sprofondamento della crosta porta alla fusione di parte della zona di contatto, o lungo le dorsali oceaniche, dove il magma del mantello risale in superficie.
Ci sono però diversi tipi di vulcani, a seconda del materiale eruttato:

  • Quando il magma eruttato è molto basico si dà origine a vulcano a scudo (per esempio quelli islandesi, o più genericamente le dorsali), le cui eruzioni sono frequenti e poco esplosive; la lava scorre fluida per molto, prima di solidificarsi, dando origine ad un edificio molto largo e appiattito (eruzione di tipo hawaiano, o islandese se il cratere è lineare). Il materiale è perlopiù di tipo fuso. Questi vulcani sono localizzati lungo le dorsali e nei punti caldi.
  • Troviamo invece un vulcano a cono quando le lave sono più acide. In questi casi il magma è molto viscoso e trova difficoltà nel risalire, solidificando velocemente una volta fuori. Alle emissione laviche si alternano emissioni di piroclastiti, ossia materiale solido che viene sparato fuori e che, alternandosi con le colate, forma gli strati dell'edificio. Eruzioni di questo tipo possono essere molto violente, poiché il magma tende ad ostruire il camino vulcanico creando un "tappo"; solo quando le pressioni interne sono sufficienti a superare l'ostruzione l'eruzione riprende (eruzione di tipo vulcaniano), ma nei casi estremi ci può essere un'esplosione che può arrivare a distruggere l'intero vulcano (eruzione di tipo peleèano). Il vulcanismo di questo tipo è presente lungo il margine continentale delle fosse o dei sistemi arco-fossa, ossia dove il magma proviene dalla crosta, ove le rocce sono di composizione più eterogenea.
  • Vi è infine da analizzare un terzo aspetto del vulcanismo, ossia il vulcanismo secondario; quando il fenomeno eruttivo cessa e il vulcano si estingue permane comunque in profondità la camera magmatica che raffredda e solidifica nel corso di milioni di anni, nel corso dei quali continua ad interagire con il terreno, con l'acqua delle falde, con i gas in risalita. Tale massa in raffreddamento dà origine a popolari fenomeni detti manifestazioni tardive, come i geyser, le terme, le mofete, ecc.

Per la loro irruenza, le eruzioni vulcaniche, furono un tempo considerate una sorta di punizione divina per la disubbidienza degli uomini, o comunque una manifestazione diretta del volere degli dei. Ora ricordano all'uomo la sua impotenza di fronte alle forze della Natura… in una sorta di rielaborazione di quel sentimento tutto romantico del sublime… come il Leopardi davanti alla sua siepe, come il jolly davanti alla meraviglia del creato… il tempo sembra non poter mutare l'essenza più profonda dell'uomo, con la sua angoscia e i suoi sogni…