COSTITUZIONE EUROPEA La carta dei diritti fondamentali costituisce una delle sezioni della COSTITUZIONE EUROPEA. Il 04 ottobre 2003 si sono riuniti a Roma i capi di stato e governo dei 25 paesi europei che aderiscono all’unione europea (15 paesi dell’Europa occidentale già aderenti all’unione più 10 paesi dell’Europa orientale entrati nell’unione il 1 maggio 2004) al fine di elaborare una bozza di costituzione europea. E’ noto che l’idea stessa di costituzione va nella direzione di realizzare una compiuta entità geopolitica, geoeconomica e geoculturale,quindi in altri termini uno stato federale i cosiddetti “STATI UNITI D’EUROPA”. Le costituzioni, infatti, creano entità politiche. La sera del 18 giugno 2004 è stato definito il testo della costituzione europea e quindi è nata. Tale testo viene firmato dai capi di stato e di governo dei 25 paesi il 29 ottobre 2004. Attualmente l'agenda delle ratifiche ha subito qualche modifica, dopo il voto negativo dei referendum in Francia (29 maggio 2005) e in Olanda (1 giugno 2005). Per motivi di leggibilità e chiarezza la costituzione europea sostituisce l’insieme dei trattati esistenti con un testo unico. Tale costituzione è strutturata in 4 parti:
Nella costituzione vi sono articoli che costituiscono la libertà, la non discriminazione, la democrazia che sanciscono i valori fondamentali sui quali si forma l’unione, come l’articolo 2 e 3 della costituzione europea. L’articolo 2 sancisce quei valori fondamentali sui quali si fonda l’unione europea che devono essere rispettati da tutti gli stati che fanno parte dell’unione. Tali valori consistono nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e quindi la non discriminazione e nel rispetto dei diritti dell’unione. LE ADESIONI DI NUOVI STATI:Uno stato europeo, che nel suo interno garantisce la tutela di questi valori e principi, può chiedere di essere ammesso nell’unione, presentando una domanda al Consiglio dei ministri. Esso deve decidere all’unanimità sentita la commissione e con il parere conforme del parlamento. Da questo momento si apre una contrattazione tra gli stati membri e lo stato candidato che ha l’effetto l’adeguamento dello stato candidato ai presupposti dell’unione. Questo accordo deve essere poi ratificato da tutti gli stati membri. La Gran Bretagna presentò la sua domanda d’ammissione già nel 1961, ma incontrò l’opposizione della Francia con a capo del governo De Gaulle che vedeva nella gran Bretagna una minaccia alla leader ship della Francia in Europa e che riteneva che attraverso l’Inghilterra, gli Stati Uniti potessero in qualche modo ingerirsi nelle questioni europee. Solo quando il generaleDe Gaulle abbandonò il governo francese, l’opposizione francese all’adesione della Gran Bretagna si attenuò. Proprio dall’ora iniziò l’adesione di 4 nuovi stati tra cui Regno Unito, Danimarca, Irlanda e Norvegia. Nel 1° gennaio del 1973 entrarono a far parte della comunità soltanto tre di questi stati. La Norvegia non aderì, perchè il referendum bocciò la sua adesione. Nel 1981 si ebbe una nuova adesione, ovvero quella delle Grecia, che costituì il 10°stati della comunità europea. Dal 1° gennaio 1986 aderirono alla comunità anche la Spagna e il Portogallo. Ne 1995entrarono a far parte anche l’ Austria, la Svezia e la Finlandia. Dall’ Europa dei 15 all’Europa dei 25 stati. .. . Dal 1°maggio del 2004 il numero degli stati membri dell’unione Europea è passato da 15 a 25 paesi, comprendenti 15 paesi dell’Europa occidentale e 10 paesi appartenenti all’ex Unione Sovietica. |