Mappa Concettuale

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DEFINIZIONE
Le
cellule staminali sono cellule primitive, “immature”,
non specializzate dotate della singolare capacità di
trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo.
Purtroppo non tutti i tessuti del corpo umano sono forniti
di zone ove si producono staminali, mentre nello stadio
iniziale di sviluppo dell’embrione tutte le cellule sono in
questo stato. Molti ricercatori sostengono che le cellule
staminali potranno potenzialmente rivoluzionare la medicina,
permettendo ai medici di riparare specifici tessuti o di
riprodurre organi. |
Cellule staminali embrionali
di topo |
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Eventi
chiave della ricerca sulle staminali
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1960 –
Joseph Altman e Gopal Das presentano prove di
neurogenesi adulta e di attività da parte di cellule
staminali nel cervello: quanto affermano contraddice il
dogma di Cajal che escludeva la possibilità di
formazione di nuovi neuroni
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1963 -
McCulloch e Till illustrano la presenza di cellule
staminali autorinnovanti nel midollo osseo di topo
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1968 -
trapianto di midollo osseo tra due fratelli tratta con
successo la SCID
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1978 -
vengono scoperte cellule staminali ematopoietiche nel
cordone ombelicale umano
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1981 -
vengono derivate cellule embrionali staminali di topo
dalla massa cellulare interna
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1992 -
cellule staminali neurali sono coltivate in vitro sotto
forma di neurosfere
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1995 -
Bill Clinton firma una legge che rende illegali fondi
federali per la ricerca su cellule staminali ottenute
con la distruzione dell'embrione
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1997 -
si dimostra che la leucemia origina da cellule staminali
ematopoietiche: è la prima prova diretta dell'esistenza
di un nesso tra cellule staminali e cancro
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1998 -
James Thomson e i suoi collaboratori derivano la prima
linea di cellule staminali embrionali presso
l'Università del Wisconsin-Madison.
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2000s -
vengono pubblicati numerosi studi sulla plasticità delle
cellule staminali adulte
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2003 -
Songtao Shi dell'NIH scopre una nuova fonte di cellule
staminali adulte nei denti da latte dei bambini
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2004-2005 - Hwang Woo-Suk asserisce di avere creato
numerose linee di cellule staminali embrionali umane da
ovociti umani non fertilizzati. Si scopre che non era
vero
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19
luglio 2006 - George W. Bush firma il veto della legge
che avrebbe permesso l'uso di fondi federali per la
ricerca su cellule staminali ottenute dalla distruzione
dell'embrione
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7
gennaio 2007 - Un pool di scienziati, comprendenti
l'italiano Paolo De Coppi, annuncia di aver scoperto
cellule staminali nel liquido amniotico
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8
aprile 2008 i fibroblasti si trasformano in cellule
staminali pluripotenti, in grado di curare nei topi di
laboratorio il morbo di Parkinson( risultato, appena
pubblicato sulla rivista scientifica Pnas Proceedings of
the national academy of sciences).
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CLASSIFICAZIONE
4 Tipi di Cellule
Staminali:
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Le cellule
staminali si classificano anche secondo la provenienza, come
adulte o embrionali.
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Le
cellule staminali adulte sono cellule non
specializzate reperibili tra cellule specializzate di un
tessuto specifico e sono prevalentemente multipotenti.
Queste sono tuttora già utilizzate in cure per oltre
cento malattie e patologie. Sono dette più propriamente
somatiche (dal Greco σωμα sōma = corpo),
provengono da adulti, da bambini o da cordoni
ombelicali.
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Le
cellule staminali embrionali sono ottenute a mezzo
di coltura, ricavate dalle cellule interne di una
blastocisti. La ricerca sulle cellule staminali
embrionali è ancora ai primi stadi: fare ricerca con
cellule umane di questo tipo è una questione
controversa: l'utilizzo di cellule staminali embrionali
ha sollevato un grosso dibattito di carattere etico.
Difatti per poter ottenere una linea cellulare (o
stirpe, o discendenza) di queste cellule si rende
necessaria la distruzione di una blastocisti, un
embrione non ancora cresciuto sopra le 150 cellule; tale
embrione è ritenuto, da molti, un primitivo, od almeno
potenziale, essere umano, la cui distruzione
equivarrebbe all'uccisione di un essere umano già
concepito. Il dibattito vede dunque contrapposti coloro
che preferiscono adottare, proprio per la mancanza di
certezze sul momento in cui possa individuarsi la
nascita dell'"essere umano", una posizione prudente e
contraria all'utilizzo degli embrioni umani per fini di
ricerca, e coloro che condividono e sostengono la
necessità di ricerca sulle cellule embrionali umane pur
essa implicando la distruzione dell'embrione. In Italia
è proibito utilizzare embrioni per la sperimentazione
scientifica a fini terapeutici, compresi quelli già
esistenti e crio conservati.
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Banche di conservazione delle cellule staminali
Nella
maggior parte dei casi, dopo il parto, il cordone ombelicale
viene gettato insieme agli altri rifiuti ospedalieri. In
alcuni ospedali, è però possibile richiedere la
conservazione delle cellule staminali cordonali.
Le cellule
contenute nel cordone ombelicale sono staminali adulte, il
cui utilizzo non è più soggetto alle limitazioni e alle
controversie etiche riguardanti le staminali embrionali.
La
normativa non specifica se è consentita anche la
conservazione delle staminali cordonali del feto, in caso di
interruzione della gravidanza.
Le cellule
staminali possono essere conservate per un massimo di
vent'anni, immerse in celle di azoto liquido a -190°C. La
conservazione delle cellule di un singolo individuo ha un
costo di circa 2.000 euro, per cui la conservazione delle
staminali di tutti neonati è un onere proibitivo per il
Sistema Sanitario Nazionale.
Esiste
un'importante distinzione fra conservazione autologa ed
eterologa. |
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Nella
prima, donatore e ricevente sono la stessa persona, e le
cellule vengono conservate e utilizzate solamente se la
persona ne ha bisogno a scopo di autotrapianto; nel secondo
caso, vengono donate e trapiantate al primo paziente con
cellule compatibili oppure utilizzate a scopi di ricerca.
Talora, la
distinzione fra conservazione autologa ed eterologa è
trattata in modo meno netto, intendendo per conservazione
autologa anche la possibilità di riceventi diversi dal
donatore, purché siano consanguinei e parenti di
quest'ultimo.
Diversi
Paesi hanno una legislazione che consente la conservazione
gratuita delle staminali in strutture pubbliche, a patto che
il donatore accetti la conservazione eterologa.
La legge
italiana consentiva la conservazione esclusivamente in
strutture statali, non a pagamento, e al solo scopo
eterologo. |
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Percorso tematico
Il Progresso Scientifico
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