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L’avvento del
nazionalsocialismo ha influito sull’attività di Kandinsky. Il termine
nazionalsocialismo definisce l’ideologia e il movimento politico tedesco
collegati all’avvento al potere in Germania nel 1933 da parte di Adolf
Hitler.
Nel 1920 si organizzavano le prime formazioni del Partito nazionalsocialista
dei lavoratori tedeschi (NSDAP),ed è in questo contesto che si distingue la
figura di Adolf Hitler (1889-1945) ,il quale,il 24 Febbraio, in una birreria
illustrò a poco più di duecento persone le 25 tesi ispiratrici del partito
che doveva rimettere in equilibrio il corso del destino dello stato tedesco.
Il partito Nazionalsocialista contro il parlamentarismo, comunismo ed
ebraismo, doveva preparare la nazione germanica ad un futuro nel quale “la
razza superiore degli Arii, e la razza dei padroni”, avrebbe potuto disporre
dei mezzi e delle possibilità di tutto il globo; così il Partito si presentò
come il più potente fattore dell’avvenire del popolo tedesco. Dopo la fine
della Prima Guerra Mondiale, nacque la Repubblica Federale di Weimar, la
quale tra il 1922-1923 affrontò anni terribili per via del problema
dell’inflazione che fu aggravato dal peso delle riparazioni che la Germania
doveva pagare a causa della sua sconfitta. Alla fine del 1923, la situazione
fu resa drammatica da un tentativo di colpo di stato, tramato, dal leader
del partito Nazionalsocialista, Hitler, il quale si impadronì per qualche
giorno di Monaco e vi proclamò un governo provvisorio; fu arrestato e
condannato a cinque anni di carcere, ma fu immediatamente graziato dopo un
anno di detenzione. Giovò al ristabilimento della normalità l’opera di
Gustav Stresemann che tentò di reinserire la Germania nella pacifica
comunità internazionale; così nel 1925 vi furono gli Accordi di Locarno. In
questo trattato la Germania riconobbe l’intangibilità delle frontiere
occidentali, le quali erano state fissate a Versailles; l’anno dopo l
repubblica tedesca venne ammessa a fa parte della Società delle Nazioni, ma
rimanevano aperti il problema della revisione delle frontiere orientali. Nel
1925 l’elezioni per la presidenza della repubblica erano state vinte dal
maresciallo Hindendburg, rappresentate della destra tradizionale; il partito
di Hitler rimase negli anni ‘20 una formazione minore caratterizzata
soltanto dalle SS e SA.
Nel 1929 vi fu una seconda crisi: molte industrie fallirono, la produzione
calò del 58%, i disoccupati aumentarono, troppi tedeschi avevano perduto la
fiducia in uno stato che aveva dato loro la sconfitta in guerra l’inflazione
e poi ancora mancanza di lavoro e miseria. In tale contesto avanzava con
successo la propaganda dei nazisti che promettevano di cambiare le regole
del sistema, essi intendevano fondare lo Stato sul mito della razza Ariana e
sul principio dell’obbedienza assoluta al capo carismatico (Führertum); la
loro bandiera era la croce uncinata (simbolo che ritenevano culla dei popoli
ariani), un emblema che sostituì la bandiera della repubblica di Weimar. Lo
Stato Nazionalsocialista doveva essere uno stato forte antiparlamentare,
anticomunista: avrebbe soprattutto assolto alla missione di rivendicare i
torti perpetrati a danno dei tedeschi dal trattato di Versailles; nella
Germania disperata e confusa del dopoguerra moltissime persone tra cui ex
combattenti, artigiani, studenti, prestarono fede a questo messaggio ,
infatti con le elezioni del settembre 1930 i Nazionalsocialisti disponevano
ormai di sei milioni e mezzo di voti, e nel 1932 la NSDAP divenne il primo
partito sulla scena politica tedesca. L’anno successivo, il maresciallo
Hindenburg conferì ad Hitler l’incarico di Reichskanzler per la formazione
del nuovo governo; Hitler intendeva liquidare le istituzioni repubblicane e
instaurare, con la sua dittatura personale, uno Stato totalitario, e
nonostante la provocazione nazista trattante un incendio al parlamento, alle
elezioni del 5 marzo 1933, la NSDAP non varcò la soglia della maggioranza
assoluta. Il Fuhrer non intendeva governare con un ministero di coalizione,
egli esigeva tutto il potere; il suo partito non costituiva ancora un blocco
monolitico: accanto alla destra reazionaria esisteva una sinistra, piccolo
borghese dove vi era Ernest Rohm (1887-1934),comandante della SA,un corpo
costituito da reparti d’assalto che nell’ultimo anno aveva raggiunto la
consistenza di oltre 2 milioni di aderenti e che si contrapponeva alla forze
armate dell’esercito regolare. Hitler affidò alle SS l’esecuzione di una
terribile “purga”. Rohm fu trucidato con numerosi capi, nello stesso tempo
due fedeli di Hitler, Goring ed Himmler procedevano a Berlino all’uccisione
di altri esponenti delle SA. All’esecuzione-ricordata come la “la notte dei
lunghi coltelli” (30 Giugno 1934)- seguirono arresti,processi,fucilazioni, e
vi furono oltre mille vittime. Nel corso di quella stessa estate , il 2
Agosto 1934, moriva il maresciallo Hindenburg e, a sole tre ore dal decesso,
la stampa annunciava che, le cariche di Reichskanzler (capo del governo) e
Reichpresident ( possedeva il diritto di sciogliere le assemblee legislative
ed anche di sottoporre a referendum popolare qualsiasi provvedimento) erano
state unificate e che Adolf Hitler aveva assunto i poteri di capo dello
Stato e di comandante supremo delle forze armate.
Per trasformare la società civile tedesca libera e pluralistica in una
“comunità di popolo” cementata dai riti della terra e della razza, secondo
Hitler, era necessario escludere dal contesto della nazione non solo gli
oppositori, ma anche tutti i “diversi”; ciò significò lo scioglimento dei
partiti e dei sindacati che furono sostituiti con il Partito
Nazionalsocialista ( partito unico, il solo tramite riconosciuto tra il
popolo e il capo). Dalla comunità del popolo tedesco dovettero essere
esclusi tutti i cittadini di origine straniera, quanti non potevano vantare
una “pura discendenza ariana” e soprattutto gli Ebrei; contro gli Ebrei
tedeschi si rivolsero, sin dal 1935, le Leggi di Norimberga che tolsero loro
la parità dei diritti civili e costituirono la premessa delle persecuzioni
che si sarebbero dovute concludere con lo sterminio esteso anche agli Ebrei
non tedeschi. Le persecuzioni antisemite si inserivano nel programma di
“difesa della razza” che Hitler aveva posto alla base del suo movimento: si
procedette all’eliminazione fisica degli infermi di mente, alla
sterilizzazione imposta per legge ai portatori di malattie ereditarie, alla
persecuzione di omosessuali. Luoghi tragicamente simbolici
dell’emarginazione dei “diversi” furono i Lager, campi di concentramento
gestiti dalle SS o SA;molti oppositori ( politici,uomini di cultura, Ebrei)
riuscirono a mettersi in salvo con la fuga,tra i più illustri ricordiamo il
fisico Einstein, il romanziere Mann, il drammaturgo Brecht. Quindi le
persecuzioni non si arrestarono neppure di fronte alle opere dell’arte e
della cultura,il nazismo condannò tutta l’arte moderna, all’architettura del
Bauhaus fu contrapposta quella nazionalsocialista,ideata dallo stesso Hitler.
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Il simbolo del Nazismo
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Hindenburg

NSDAP

La notte dei lunghi coltelli

Leggi di Norimberga

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