Descrivi l’opera “La colazione sull’erba” di E. Manet - Studentville

Descrivi l’opera “La colazione sull’erba” di E. Manet

Colazione sull'Erba: descrizione dell'opera di Manet, con analisi comleta del soggetto e della tecnica.

La Colazione sull'Erba di Manet: scheda dell'opera

  • Artista: Édouard Manet
  • Dimensioni: 2,08 m x 2,64 m
  • Luogo di Conservazione: Museo d'Orsay
  • Anno di Realizzazione: 1862-63
  • Tecnica: olio su tela
  • Corrente Artistica: Impressionismo

La Colazione sull'Erba: descrizione dell'opera e analisi

'La colazione sull'erba' di Édouard Manet è un olio su tela di grandi dimensioni (208×265 cm) conservato al Musèe d'Orsay di Parigi e dipinto nel 1863. L'opera non fu accolta come il pittore immaginava, anzi, fu oggetto di svariate critiche e prese di posizione da parte degli accademici. Eppure Manet era pienamente convinto di essersi ispirato a opere rinascimentali, come il Concerto campestre di Tiziano, oppure a La tempesta di Giorgione, ma aveva commesso delle sviste, che all'epoca furono considerate quasi delle eresie.
L'indignazione della borghesia dell'epoca era dovuta al fatto che il pittore aveva accostato, al nudo femminile, personaggi maschili in abiti contemporanei. Fino ad allora infatti, il nudo femminile aveva rappresentato figure mitologiche o allegoriche, ed era sempre stato accostato ad altri personaggi, anche maschili, ma sempre in ambienti classicheggianti, che mai avrebbero avuto un collegamento con la realtà del tempo.
A  Manet fu rimproverato di aver dipinto una prostituta seduta licenziosamente sull'erba insieme a due figure maschili che conversano animatamente. Altro rimprovero che fu fatto a Manet, fu l'assenza totale di consistenza e di volume che scaturiva dalle figure che egli aveva rappresentato. I personaggi non hanno quasi nulla a che fare con il paesaggio che li circonda, privo di prospettiva, senza profondità, e dove ogni cosa è appena accennata, quasi fosse una bozza. L'assenza di chiaro scuri e l'uso di colori densi e contrastanti, faceva sembrare i personaggi in primo piano quasi come fossero stati ritagliati e incollati sul dipinto. Inoltre, man mano che ci si allontanava dal primo piano, gli oggetti diventavano delle macchie di colore dai contorni ben poco definiti. Cèzanne si trovò inaspettatamente ad essere il leader di un nuovo gruppo di pittori che volevano allontanarsi e distinguersi dall'arte ufficiale, i cui messaggi ideologici e politici erano sempre ben manifesti nelle loro opere.
Una delle critiche che gli furono rivolte diventò quasi il leit motiv del nuovo movimento pittorico, ossia la 'mania di vedere tramite macchie'.

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