Il futuro che sogni per l’umanità - Studentville

Il futuro che sogni per l’umanità

Tema svolto per la scuola media e il biennio delle superiori sul futuro dell'umanità.

Ci troviamo a vivere in un periodo storico molto particolare per l’umanità e questa particolarità non è del tutto positiva. Viviamo ogni giorno della nostra vita col terrore che possa essere l’ultimo. Questa situazione di paura, viene vissuta, più che dal nostro occidente, dal tormentato oriente e dai paesi del Terzo Mondo, ormai abbandonati da tutti.
Nel mondo milioni di persone combattono e subiscono le conseguenze di guerre da loro non volute. La nostra società è costretta anche a considerare la morte come una banale scelta quotidiana: ogni giorno si sente parlare di uomini e donne kamikaze che scelgono di uccidersi per i loro ideali, giusti o sbagliati che siano, e portano con loro in quel gesto ritenuto dai fanatici “patriottico”, altre vite innocenti.

Vi sono guerre molto seguite, come la guerra in Iraq, vi sono guerre dimenticate, come quelle civili che tormentano l’Africa o il Sud America; ma l’uomo sceglie di non vedere ciò che accade in questi paesi martoriati.
Forse è proprio questo il peggior difetto che in futuro non dovrebbe esistere più: l’egoismo.
Ognuno vive per se stesso, senza curarsi minimamente neanche del suo vicino, senza voler sapere e conoscere la situazione che affligge intere popolazioni.
Spero che l’umanità prima o poi capisca che ciò che la circonda e da cui si sente protetta è solo un velo di falsa sicurezza: magari in futuro chi oggi si sente forte potrà avere bisogno di chi oggi è visto come il più debole.

Sarebbe troppo banale dire che per il futuro dell’umanità si auspica la pace, poiché la pace può essere ottenuta solo se tutti i popoli di questa terra impareranno a rispettarsi; si potrà avere se la tecnologia verrà messa da parte per un po’, giusto il tempo di fare spazio a qualcosa di più naturale e puro.
Soprattutto sogno che per l’umanità ci sia un futuro. Intendo dire che se le società umane  continueranno a vivere come oggi, se l’aria sarà inquinata dall’uomo fino a diventare irrespirabile, se le acque diventeranno una discarica di rifiuti chimici; se non rimarrà più uno spazio verde e tutto sarà di cemento, allora si può già affermare senza paura che l’umanità non potrà avere futuro.
Perché si raggiunga nel mondo una serenità comune che ci permetta di vivere senza il terrore di uscire da casa, bisogna cercare prima di tutto una serenità interiore, che otterremo solo se avremo la volontà di lottare per averla.

Shopenhauer diceva che l’uomo con la volontà può raggiungere qualsiasi cosa, questa volontà deve solo trovare il modo di affermarsi.
Stendhal affermava che il futuro si costruisce sulle ribellioni e sulle rivoluzioni, dando così modo alla storia di cambiare il proprio corso.
François Mitterrand auspicava per il futuro l’abbattimento di tutte le differenze razziali, desiderava che ogni individuo potesse sentirsi realizzato nel lavoro e nella società, senza essere ostacolato dal razzismo e dalle differenze sociali.
Sotto questo punto di vista lo stesso Martin Luter King aveva un sogno che tutti conosciamo, ma che non riusciamo a realizzare.

Per il futuro desidererei che questi pensieri non fossero condivisi solo da filosofi, scrittori, presidenti e rappresentanti di minoranze.
Mi piacerebbe sapere che in futuro tutta l’umanità potrà condividere questi concetti. Mi piacerebbe sapere che tutte queste belle parole non rimarranno solo parole pronunciate in un lontano passato, oppure scritte in tempi in cui dire ciò che si pensava era un crimine.
Mi piacerebbe sapere che quei personaggi non sono morti invano, lasciando nella storia solo il loro nome, delle opere letterarie e nient’altro.
Vorrei che in futuro tutti avessero le stesse possibilità, che ognuno si sentisse libero di decidere se limitare la propria mente e farsi influenzare dai mezzi di comunicazione, oppure scegliere di aprirla verso orizzonti sconfinati.
Mi piacerebbe sapere che in futuro ogni bambino potrà essere libero di crescere con la voglia di scoprire il mondo e le diverse culture dei popoli che lo abitano, senza il timore di vedere i propri sogni infranti da qualche stupida legge razziale o da falsi e ipocriti pregiudizi.

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