14 luglio 1789: la Presa alla Bastiglia

14 luglio 1789: la Presa alla Bastiglia

La Presa della Bastiglia: tutto quello che dovresti sapere sull'evento, simbolo della Rivoluzione Francese, che ha avuto luogo il 14 luglio 1789.

PRESA DELLA BASTIGLIA: COSA SAPERE SULL’EVENTO SIMBOLO DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE

 La Presa della Bastiglia è considerata l’evento simbolo della Rivoluzione Francese, celebrata dai francesi come il trionfo degli ideali di libertà, uguaglianza, fratellanza, e la fine dell’assolutismo monarchico. Era il 14 luglio 1789 quando una folla di parigini infuriati si diresse verso la Bastiglia, carcere reale e simbolo della repressione monarchica. Perché proprio la Presa della Bastiglia? Vi sono diverse motivazioni: i parigini hanno attaccato il carcere reale perché simbolo dell’assolutismo monarchico, per appropriarsi delle armi depositate al suo interno, per mettere fine a sprechi di denaro che avvenivano al suo interno. Negli anni questo evento è sempre stato celebrato dai francesi come momento di comunione nazionale e simbolo della lotta per la libertà degli oppressi.

Ecco un riassunto su La rivoluzione francese

RIVOLUZIONE FRANCESE, PRESA DELLA BASTIGLIA: COS’ERA LA BASTIGLIA

La Bastiglia, in principio, era una fortezza con 8 torri, fatta costruire da Carlo V tra il 1365 e il 1383. Tuttavia, come mezzo di difesa era servita a ben poco, in quanto fu ripetutamente assalita da rivoltosi, occasioni in cui essa si arrese quasi sempre. Per questo motivo venne adibita a carcere “speciale”: vi venivano rinchiusi, senza processo pubblico, alcune persone particolari, affinché non si arrecasse disonore al clero, alla nobiltà e soprattutto alla famiglia reale. Ecco il perchè principale della Presa della Bastiglia: essa simboleggiava il lato più oscuro della monarchia assoluta, della tirannia e dell’ingiustizia.

Ma c’è molto di più: i detenuti della Bastiglia avevano un trattamento speciale, soprattutto se si trattava di aristocratici. Essi infatti potevano portare i loro mobili e oggetti personali, arredando le camere a loro piacimento. Le spese del carcere reale erano tutte a carico dello Stato: mobili, vitto, domestici. Il governatore della Bastiglia riceveva uno stipendio altissimo, e bisogna considerare anche i pagamenti destinati ai medici, ai cappellani, alla manutenzione e persino ai parrucchieri!

PRESA DELLA BASTIGLIA: ANTEFATTI

 Nel 1789 il popolo francese era diviso in nobiltà, clero e terzo stato, che raccoglieva un gran numero di persone: borghesi, commercianti, contadini, proletariato urbano, artigiani.

L’ancient regime entrò in crisi a partire dal 1781, principalmente a causa dei problemi finanziari causati dalla partecipazione della Francia alla guerra d’indipendenza americana, m anche dal continuo sperpero di denaro alla corte di Versailles. Furono proposte varie riforme che però intaccavano i privilegi di nobiltà e clero, dunque furono convocati gli Stati Generali, un’assemblea in cui partecipava ogni ordine sociale attraverso un numero uguale di deputati. In tale occasione il terzo stato ottenne un numero doppio di deputati, in quanto rappresentava la fetta più ampia di popolazione.

Rimaneva da decidere le modalità di voto: a testa o per ordine? I nobili ottennero che si dovesse votare per ordine: in poche parole, ogni ordine esprimeva un voto, e visto che nobiltà e clero avevano gli stessi interessi, il terzo stato non avrebbe mai ottenuto la maggioranza. Esso dunque chiedeva il voto a testa, considerando anche il fatto che all’interno di clero e nobiltà vi erano persone a favore del terzo stato.

La discussione si protrasse per mesi, e visto che il Luigi XVI (uomo di scarsa personalità e inadatto a guidare un Paese) non riusciva a prendere una decisione, il terzo stato e alcuni esponenti di clero e nobiltà si riunirono nella sala della Pallacorda, dove giurarono di non sciogliere l’assemblea finché non avessero dato una Costituzione alla Francia (giuramento della Pallacorda). Si formò dunque l’Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI allora decise di ricorrere alla forza, ma il popolo guidato dalla borghesia reagì, organizzandosi per attaccare la Bastiglia.

LA PRESA DELLA BASTIGLIA: COME AVVENNE. 14 luglio 1789, Presa della Bastiglia: ecco cosa successe

 Qualunque sia stato il motivo della Presa della Bastiglia, resta il fatto che l’evento è considerato il simbolo della rivoluzione francese. Ma cosa successe nel dettaglio?

Tutto si svolse a Parigi: una folla crescente di parigini si diresse verso la Bastiglia, con armi prese dopo aver assalito negozi e il Palazzo degli Invalidi. A capo della folla vi era il curato Du Mont di Saint Etienne. Il governatore del carcere, Launay, dopo un’accesa discussione con i rivoltosi, ordinò alle guardie di sparare: ciò però servì veramente a poco, in quanto il corpo di guardia era costituito da 30 Svizzeri e 80 Invalidi. Riusciti ad entrare, i Parigini rimasero delusi in quanto trovarono l’arsenale vuoto, ma l’evento destò la felicità di tutta Parigi, poiché venne abbattuto il simbolo dell’ingiustizia e del libero arbitrio. I prigionieri trovati furono 7: 4 falsari di documenti, il conte Solages accusato di incesto, un nobile pazzo, un attentatore alla vita del re. Furono dunque liberati i prigionieri e e portati all’Hotel de Ville, mentre il governatore Launay fu fatto a pezzi. La sua testa fu infilzata su una picca come trofeo. Si dice che fu un certo Jourdan detto “il mozza-teste” a decapitare Launay, governatore vittima di un curioso destino, in quanto nato e morto nello stesso posto: era infatti figlio del governatore precedente. In città, intanto, il consigliere di Stato Foulon veniva impiccato, mentre il popolo massacrava i soldati facendone scempio: era l’inizio della Rivoluzione francese.
Che fine fece la Bastiglia? È improprio dire che la Bastiglia fu distrutta: in realtà, essa venne smantellata ad opera di un professionista, Pierre Francoise Palloy, imprenditore edile che aveva preso parte agli eventi del 14 luglio 1789. Incaricato della demolizione, Palloy, invece di distruggere tutto, recuperò ogni cosa, dagli oggetti di arredamento ai chiodi, rivendendo tutto pezzo per pezzo come “Souvenir della Rivoluzione”, riuscendo quindi a guadagnare un’enorme quantità di denaro.

Smontò poi la Bastiglia e vendette le pietre con cui era stata costruita: con queste pietre gli scalpellini crearono piccole riproduzioni della fortezza, acquistate da politici e collezionisti. Dopo sei mesi di lavori non vi era più traccia della Bastiglia: al suo posto fu creata un’area adibita a cerimonie e ricorrenze popolari.

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